Capitolo 135

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ATTEEEEENZIONE: Capitolo vietato ai minori di Tanti anni!
Sono consapevole che lo leggerete ugualmente..... Gente di poca fede! ♡

Harry si concesse una lunga occhiata sul corpo di Louis bagnandosi le labbra, e il castano rabbrividì solo per l'intensità di quello sguardo.
<<Haz, sembra che...mi- mi guardi come se volessi mangiarmi.>>
Qualcosa nello stomaco del ricciolino si contorse. <<Io...scusa. E' Che sei...non ci sono parole, e io solo- ti voglio. Ti voglio così tanto che mi fa male.>> grugnì Harry, prima di baciare l'altro con foga, avvolgendogli il volto con le mani. Gli lasciò poi una scia di baci lungo tutta la guancia, per poi arrivare al lobo. Prese tra i denti la morbida porzione di pelle e poi la mordicchiò piano.
<<Ti va se cambiamo un po'?>> chiese poi, la voce incredibilmente roca ma al contempo dolce. Louis non seppe capire perché il suo corpo tremò dopo aver realizzato quello che Harry gli aveva detto - il suo membro che aveva reagito praticamente contorcendosi dal piacere. Non disse nulla, si limitò a guardare gli occhi verdi dell'altro - così belli e innamorati e scuri, in quel momento - che lo stavano guardando di rimando.
<<Fidati di me.>> gli disse Harry, la voce soffice e bassa. Lo aiutò a mettersi a sedere, gli diede un breve bacio sulle labbra e mentre lo faceva accarezzò il punto in cui arrivava il ciondolo a forma di areoplanino di Louis.
<<Adesso solo- girati. Ma rimani in ginocchio.>> lo istruì piano Harry. Louis semplicemente ubbidì. Con movimenti aggraziati - perché lui aveva sempre questa capacità di mostrare grazia, anche in momenti come quelli - si girò dando le spalle all'altro. A quel punto si sentiva piuttosto scoperto, e in modo strano, quasi vulnerabile. Ma nel giro di un secondo sentì le braccia del ricciolino avvolgerlo e il suo petto appoggiarsi dolcemente contro la sua schiena. Poi le labbra di Harry furono tra i suoi capelli, sul suo collo, sulla spalla. Calde e lente e delicate, e Louis non potè fare altro che lasciar cadere la testa all'indietro e sospirare per tutto ciò che stava provando. E dio, l'erezione di Harry era pressata contro il suo fianco, ed era tutto davvero meraviglioso.

Harry con le dita accarezzava dolcemente il suo petto, i solchi che arrivavano all'inguine e la pelle al livello dello stomaco, mentre con le labbra lavorava lasciando baci sulla scapola, scendendo poi sulla spina dorsale. Louis si morse il labbro quando sentì le mani dell'altro afferrare i suoi boxer per poterli togliere, ma non ebbe il tempo di registrare il movimento che sentì Harry cominciare a mordicchiare il suo sedere, ormai completamente scoperto.
<<Oddio, Haz!>> protestò. Louis non riusciva a capire se quella cosa lo facesse più ridere o eccitare. Certo, avere la bocca di Harry lì era semplicemente fantastico, ma-
<<Oh. Oh, Har- Cristo santo...>> Louis ridacchiò, e dovette aggrapparsi con le mani alla testata del letto per non rischiare di cedere. Potenti scosse lo invadevano tutto facendolo rabbrividire.
<<Shhh, Lou.>> lo rimproverò Harry. <<Era da una vita che volevo farlo.>> disse poi, ricominciando a risalire lungo la schiena del castano lasciando scie umide di baci. A quel punto, Louis sapeva di essere arrossito molto più del dovuto. Perché Harry non poteva permettersi di dire che era da una vita che voleva...voleva-

Lasciò che l'altro continuasse a baciargli la pelle. Lasciò che continuasse a toccarlo e a venerarlo come se fosse la cosa più bella dell'intero mondo. Quando sentì Harry spostarsi un attimo e poi la bottiglietta di lubrificante che veniva aperta, Louis non aveva alcun dubbio di non essersi mai sentito più pronto in vita sua.
Il riccio non smise mai di baciarlo e accarezzarlo mentre lo preparava con cura. Inserì piano il primo dito tastando con calma le calde e strette pareti dell'apertura di Louis, e solo quando questo cominciò a muoversi contro di lui introdusse il secondo e poi il terzo dito. Il ragazzo cercava in tutti modi di trattenersi dal gemere, magari mordendosi le labbra o portandosi la mano alla bocca di tanto in tanto, ma quando con una decisa spinta Harry finalmente trovò la sua prostata, Louis non riuscì proprio a impedirsi di urlare. E poi chiamare il nome di Harry, perché ne aveva bisogno.

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