Capitolo 23

1.3K 193 26
                                    

<<Puoi farmi le domande, Louis.>> gli disse il riccio, una vaga scia di preoccupazione negli occhi che Louis in qualche modo trovò tenera e forte al contempo. Perchè Harry era forte, e coraggioso, lui riusciva a percepirlo; doveva solo conoscerlo meglio per averne la certezza. <<Puoi chiedermi qualsiasi cosa. Io- io ti dirò tutto, Louis, tutto. Non mi nasconderò mai più, non da te. Non adesso che finalmente siamo qui e siamo insieme.>>

E Louis, finalmente, sotto quegli strati di pelle umana e di voce con un timbro e di movimenti e sorrisi, lo vide. Lo riconobbe e lo accolse dentro di sé come se lo aspettasse da una vita, come se avesse sempre saputo - dentro di sé, dentro il sangue e l'anima - che in qualche modo sarebbe arrivato, che in un modo o nell'altro, un giorno, sarebbe stato suo, contro ogni ostacolo ed ogni previsione. Lo vide, attraverso gli occhi di Harry, quella stessa creatura che tempo prima aveva lottato per tenerlo in vita con i denti e con le unghie, che aveva ringhiato e sofferto con lui, per lui. Lo vide, nel medesimo istante in cui Harry strinse più forte le sue dita e avvolse il suo fianco con una mano per tenerlo più vicino.

Il suo lupo.

Il suo lupo era davvero davanti a lui e lo stava guardando.

Perchè il suo lupo era Harry.

<<Sei tu.>> sussurrò Louis semplicemente. E non era una domanda. I suoi occhi bruciavano e aveva una voglia tremenda di piangere, ma non perché era triste, ma al contrario, perché tutto quello che aveva sempre sperato con tutto sé stesso credendo fermamente di essere impazzito era diventato realtà, e Louis era felice, così felice; non credeva neanche di poter mai provare un'emozione così intensa. La sentiva ovunque, pulsare nel sangue e nelle vene, che gli dava una spinta in più per vivere e credere che la vita ha sempre in serbo sorprese meravigliose.

<<Sei tu, Harry.>> ripeté, allungando una mano e artigliando i suoi ricci, cominciando ad accarezzarli distrattamente.
Harry sorrise - e, Dio, gli regalò il più bello dei sorrisi. Sembrava quasi che stesse per piangere, sovrastato dalla consapevolezza che Louis finalmente lo avesse riconosciuto, che lo avesse trovato, ma cercava nello stesso tempo di trattenersi perché non voleva rovinare quel momento con le lacrime, voleva semplicemente regalare felicità e donare tutto quello che aveva in corpo. Perchè se c'era una cosa bella e certa e sicura nella sua vita spezzata a metà, quella era Louis. Sempre e solo Louis.

<<Sono proprio io, Louis.>> mormorò alla fine, una leggera commozione nella voce. <<E ti ho trovato. Dio, Louis, finalmente ti ho trovato, sei mio>>
Harry fu costretto a interrompersi perché Louis aveva cominciato a lasciare delle tenere carezze al livello del suo collo, poi risalì fino ad arrivare alle sue sopracciglia e qui sorrise ampiamente. I suoi occhioni blu saettarono tra queste e le sue labbra, poi i suoi occhi e di nuovo le sue labbra, in una richiesta tacita e straziante di essere baciato.

E Harry, seguendo i suoi istinti - perché era quello che faceva sempre, quello che era nato per fare - si avvicinò a lui e raccolse le sue labbra in un bacio. Un incontro di labbra che sembravano essere state costruite per incontrarsi e combaciare in una linea perfetta, come due pezzetti di puzzle che finalmente si incastravano. Spinse Louis più verso il bancone per sentirlo più vicino, Louis che artigliò i suoi ricci con una mano mentre l'altra rimase lì, ancora intrecciate a quella di Harry, a mezz'aria; di tanto in tanto aprivano e chiudevano le dita per sentire meglio la consistenza della pelle dell'altro.

Si baciarono in modo semplice, all'inizio, con le loro labbra che si incontravano e basta; poi Louis schiuse leggermente la bocca per accarezzare con la lingua quella di Harry e, quando la trovò, si sentì finalmente al suo posto, giusto, al sicuro.
Quando Harry aprì meglio la bocca per raccogliere languidamente la lingua di Louis, questo emise un piccolo gemito a cui il riccio reagì con un sorriso soddisfatto.

Si baciarono a lungo e lentamente. Come due persone che aspettavano quel momento da una vita ma sapevano che dovevano aspettare l'istante giusto per vederlo accadere, l'istante di due sguardi che si incatenavano alla perfezione o mani che per sbaglio si sfioravano. A conti fatti per loro quello non era mai avvenuto; si erano appena conosciuti, ma era come se aspettassero quel bacio da una vita. Come se si aspettassero da una vita.

Quando si staccarono, rimasero a fissarsi per un po', gli occhi sognanti di due anime ritrovate dopo millenni di ricerche. Verde nel blu e blu nel verde.

Louis sorrise nel medesimo istante in cui lo fece Harry.

<<Eccoti qui.>> mormorò Harry, sollevando una mano e appoggiandola alla guancia di Louis. <<Ti sto aspettando da una vita.>>

Wherever You Will GoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora