Il corridoio era illuminato dalla luce pallida che proveniva dalla stanza di Louis. Harry lo aspettava sulla porta, già infilato nel suo enorme pigiama e bello come sempre.
Il castano cercò di donargli il sorriso più vero del suo repertorio, ma si rese conto di quanto poco fosse stato efficacie quando vide l'altro aggrottare le sopracciglia.
<<Stai bene, Lou?>>Il ragazzo chiuse la porta del bagno molto lentamente, la testa che ancora un po' girava. Le parole di Harry gli arrivarono un po' offuscate, come se fossero state dette attraverso una parete.
<<Io...sì.>> mentì, azzardando un passo verso Harry. <<Sto...sto benissimo.>> sussurrò. Non fece nemmeno in tempo a fare un altro passo che si sentì mancare.
<<Dio, Lou!>> Harry fece uno scatto in avanti e riuscì a prendere per miracolo il castano tra le braccia, che si aggrappò con tutte le poche forze che aveva in corpo alle spalle di Harry. Il ragazzo non riuscì nemmeno a capire come aveva fatto a intervenire con così tanta velocità - un secondo prima stava per cadere, un secondo dopo si trovava stretto al corpo dell'altro.<<Ehi, ci sono io. Sono qui, piccolo, ti tengo.>> sussurrò Harry al suo orecchio. Poi il riccio appoggiò le labbra alla fronte di Louis e sibillò. <<Merda. Lou, tu hai la febbre>>
Louis grugnì in risposta, affondando la testa nell'incavo del collo di Harry. <<Non è vero. Io sto...sto benissimo.>>
<<No, piccolo. Hai bisogno di riposare perché decisamente, non stai bene. Vieni qui.>> Harry si abbassò per poter prendere il castano tra le braccia, facendo passare un braccio al di sotto delle sue ginocchia e l'altro sulla schiena. Louis lanciò un piccolo gridolino.
<<Ti tengo.>> gli promise il riccio con voce dolce. <<Non ti lascio cadere.>>
Louis non disse più nulla. Lasciò che l'altro lo portasse in camera e lo adagiasse sul letto con estrema delicatezza, quasi come se fosse un oggetto di vetro pronto a spezzarsi da un momento all'altro.
Gli lasciò un bacio sulla fronte, poi prese ad accarezzargli le guance. <<Non dormire Lou, okay? Ho bisogno che tu rimanga sveglio. Hai qualcosa in casa per abbassare la febbre?>>
<<Io, uhm...n-non ricordo...>>
<<Avanti, piccolo! Rimani sveglio per me, okay? Cose per la febbre. Dove le tenete?>>
Louis sbadigliò, facendo ridacchiare Harry. <<Giù in cucina, in qualche cassetto. Ma sto bene, Haz, davvero. Non voglio le medicine.>>
<<Le medicine invece ti servono.>>
<<No, io...mi servi tu, okay? Rimani solo qui. Ho bisogno di te e delle tue coccole, non voglio nient'altro.>> balbettò il ragazzo, abbracciando Harry stretto stretto. Il riccio non potè fare a meno di ridere.
<<Diventi così dolce quando sei malato, Lou.>> sussurrò, lasciandogli un bacio tra i capelli. <<Però hai davvero bisogno di quelle medicine, per cui adesso vado a prenderle, okay? Poi avrai tutte le coccole che vorrai.>>Il castano borbottò in protesta, ma alla fine lasciò andare Harry.
Non ci mise molto a recuperare le medicine, in realtà. Nel giro di qualche minuto era tornato in camera di Louis con in mano una bacinella d'acqua, dei piccoli panni bagnati e una confezione con un cucchiaio. Il ragazzo arricciò il naso quando vide tutte quelle cose.
Harry gli fece prendere la medicina - che aveva un gusto troppo dolce di fragola e qualcosa che Louis non riusciva bene a riconoscere - e poi gli appoggiò sulla fronte un panno bagnato, in modo così da aiutarlo ad abbassare la temperatura.
<<Mi piace prendermi cura di te.>> ammise Harry con voce dolce, mentre osservava il suo ragazzo.
<<Sei così bravo. In realtà lo fai sempre, Harry. Lo hai sempre fatto.>>Il riccio avvicinò il volto a quello di Louis. <<Perchè voglio farlo.>> sussurrò, per poi lasciargli un tenero bacio sulle labbra. Louis sorrise.
<<Se vai avanti così ti ammalerai.>>
<<Io non mi posso ammalare.>> disse semplicemente Harry scrollando le spalle. Il castano alzò un sopracciglio.
<<Non che mi dispiaccia che continui a baciarmi, Harry...ma davvero dovresti stare attento.>>
<<Lou.>> disse fermamente il riccio. <<Io non posso ammalarmi. Quindi ti bacerò ogni volta che ne avrò voglia.>>
<<Bene.>> borbottò Louis. <<Non ho nulla da obiettare a riguardo.>>Il castano a quel punto chiuse gli occhi, aspettandosi di sentire il familiare calore di Harry che lo avvolgeva per la notte - ma quel familiare calore non arrivò.
<<Non vieni a dormire?>> chiese dolcemente, la voce flebile.
<<No, io...voglio assicurarmi che tu stia bene, prima. Tu riposa, va bene? Io resterò proprio qui.>> il riccio afferrò una mano di Louis e la tenne stretta, e il ragazzo si beò di quel tocco, lasciandosi scappare un piccolo sorriso.
<<Grazie, Haz.>> mormorò.
<<Non c'è niente di cui tu mi debba ringraziare>>
<<No, Haz. Solo- grazie, okay? Per ogni piccola cosa.>>Harry si morse il labbro e abbassò il volto imbarazzato, il cuore che mancava un battito dopo le parole che gli aveva detto Louis. Stava per ringraziarlo di rimando, quando alzò la testa e si rese conto che ormai era troppo tardi, perché il suo ragazzo stava già dormendo, il volto incredibilmente bello e rilassato....
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Wherever You Will Go
FanfictionLouis è un ragazzo che dentro di sé porta un segreto: da piccolo la sua vita è stata salvata da un lupo. Lo stesso lupo che ogni inverno lo viene a trovare e che Louis stringe di nascosto per sentirsi meno solo, in un mondo che ha deciso che lui è t...