Capitolo 156

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Louis non smise di tremare. Si piegò altre due volte, vomitando quel poco che gli era rimasto nello stomaco, Harry che lo sosteneva e che accarezzava all'indietro i suoi capelli. Aspettò cinque, dieci minuti, le membra del ragazzo che piano piano si rilassavano sotto il suo tocco e il suo respiro che tornava a farsi regolare.
Con estrema cautela, il riccio si mosse per poter avere Louis di fronte e alzò il suo volto con le mani. E letteralmente, come conseguenza, perse parecchi anni di vita.

<<Oh- oddio, Lou. Mio dio.>> mormorò, gli occhi che gli si riempivano di lacrime. Louis era distrutto, ma non era solo quello a spaventarlo. La sua pelle era estremamente pallida e dalle narici del naso scendeva una piccola goccia di sangue.
<<H-Haz...>> quello del castano fu un sussurro strozzato, e il cuore di Harry fece mille capriole perché davvero quella non poteva essere la voce del suo Lou. Non la delicata, meravigliosa e perfetta voce del suo amore. Riuscì a tenere il suo corpo mentre si sporgeva in avanti per afferrare un asciugamano, lo bagnò con un po' d'acqua fresca e cominciò ad occuparsi del suo viso.
<<Cazzo- perché ti succede questo?>> quasi ringhiò Harry. <<Stai prendendo tutte le medicine!>>
Louis tremava ancora. <<Io...io non lo so, Haz.>> rispose flebilmente. <<Credo che non abbiano più effetto. E' un po' che sono peggiorato, e...>>

Harry si immobilizzò di colpo, il suo braccio rimase fermo a mezz'aria, l'asciugamano ancora umido nella mano.
<<Un po'?>> chiese in un sussurro. Louis sentì il suo cuore precipitargli nello stomaco quando si rese conto di quanto gli occhi del riccio fossero chiari. <<Cosa vuol dire esattamente un po', Lou?>> chiese, e il castano davvero non l'aveva mai visto così prima. Sembrava quasi più che arrabbiato, e cominciò ad aver paura. Tremò forse più di prima, le lacrime che presero a scorrere frenetiche. Harry capì anche perché Louis si trovava nel bagno al piano di sotto: era evidente che non volesse farsi sentire né da lui, né da suo padre, nascondendo tutto il suo dolore.
<<Io non- non...>> cercò di dire Louis, poi si morse il labbro inferiore, incapace di continuare. Si sentiva in colpa per aver mentito a Harry, per non avergli detto che ormai era da tempo che sentiva il suo corpo indebolirsi sempre di più. Distolse lo sguardo, troppo spaventato per guardarlo negli occhi.
<<Dio Lou! Da quanto cazzo va avanti questa cosa?>> quasi gridò Harry, scuotendolo leggermente per le spalle. E a quel punto davvero, il castano non potè fare a meno di evitarlo.

Scoppiò a piangere.

Era certo fin dal primo momento che quel pianto fosse estremamente diverso da tutti quelli che aveva fatto in passato. Le lacrime scendevano ininterrottamente annebbiandogli la vista e i singhiozzi gli rompevano il petto come sempre, ma quella volta tutto faceva male. Il cuore, il corpo, ogni piccola cosa di lui. Perché aveva mentito a Harry. E perché francamente, non aveva mai avuto più paura in vita sua.
<<L-Lou.>> sussurrò il riccio, sbarrando gli occhi. Cercò di dire qualcosa, qualsiasi cosa, ma nulla era abbastanza per chiedere scusa al ragazzo per averlo spaventato in quel modo. Dio, si odiava, si odiava così tanto in quel momento. Strinse a sé più forte il corpo di Louis, e il suo cuore precipitò da qualche parte nello stomaco quando il ragazzo praticamente si gettò tra le sue braccia aggrappandosi a lui con le poche forze che ancora aveva. Immerse il volto nel suo petto e pianse così tanto da sentire dolore.
<<Non- non arrabbiarti.>> singhiozzò Louis a un certo punto, stringendo la sua maglietta tra le dita. <<Harry ti prego non- non essere arrabbiato con me. Ti prego>>
<<Shhh.>> sussurrò il ragazzo, accarezzandogli i capelli e cominciando a piangere a sua volta. <<L-Lou- Louis ehi, guardami. Ho bisogno che mi guardi.>> continuò afferrando dolcemente il suo volto con le mani. <<Ehi, shhh, respira. Solo- guardami e respira. Va tutto bene. Va tutto benissimo.>>
Harry scacciò via le sue lacrime con i pollici e accarezzò le sue guance con cautela, quasi come se si potesse spezzare da un momento all'altro. Louis lo guardò e respirò, a fondo, chiudendo gli occhi e concentrandosi su quelle due semplici azioni che doveva fare.
<<Ecco, proprio così. Sei bravissimo, piccolo.>>
<<H-Haz, mi dispiace. Mi dispiace tantissimo>>

E Harry a quel punto lo baciò. Lo baciò perché lo amava con ogni piccola fibra del suo essere e perché voleva che stesse bene e perché voleva che guarisse e perché meritava il meglio dalla vita e non quello e dio, faceva così male vederlo soffrire.
Quando si staccarono, Louis ebbe un piccolo fremito e rimase a guardarlo con le labbra socchiuse e gli occhioni spalancati. Una nuova lacrima cadde e il riccio gliela baciò via.
<<Non azzardarti a dire che ti dispiace, amore mio. Okay? A me dispiace, non avrei mai dovuto spaventarti. Solo che- mi arrabbio perché ti amo, Lou. Ti amo e voglio che tu stia bene e...cazzo, vorrei solo impedirti di soffrire.>> ammise Harry, prendendolo poi tra le braccia e tenendolo lì, al sicuro. Accarezzò capelli e porzioni di pelle, appoggiando di tanto in tanto le sue labbra sulla sua tempia, aspettando che questo ricominciasse a respirare regolarmente tra le sue braccia.

Quasi credette per un momento che Louis si fosse addormentato, quando invece il suo corpo fu scosso da un piccolo singhiozzo che proveniva dal ragazzo. Lo strinse più forte, e poi-
<<Io davvero non capisco cosa mi sta succedendo, Haz.>> ammise Louis, immergendo la testa nel suo petto e ricominciando a piangere. Il riccio lasciò che lo facesse. Lasciò che prendesse ogni briciolo della forza che era rimasta a Harry e che la usasse per stare meglio.
Non seppero capire quanto tempo passò. Forse qualche minuto, forse ore intere. A un certo punto Louis semplicemente smise di piangere e Harry lo aiutò ad appoggiare la schiena al muro del bagno, rimanendo di fronte a lui a osservare ogni suo piccolo movimento.
<<Devo...devo portarti all'ospedale, Lou.>> mormorò a un certo punto il riccio. Louis si irrigidì.
<<No. Non se ne parla, io>>
<<Allora lascia almeno che lo dica a tuo padre. Lou>>

Una mano leggermente fredda si strinse attorno al polso di Harry. Quando guardò gli occhi di Louis non gli aveva davvero mai visti più chiari e spaventati.
<<Non dirlo a mio padre, Haz. Non...ti prego. Davvero Harry, ho bisogno che tu me lo prometta.>>
Il riccio davvero non riusciva a capire perché Louis si comportasse in quel modo, ma si convinse di fare come diceva di lui. Perché si fidava e perché non lo avrebbe mai deluso o tradito.
<<Te lo prometto.>> sussurrò infine, avvicinandosi al ragazzo per baciargli i capelli. <<Però lascia che vada a parlare con un medico, o un farmacista. Non posso starmene qui con le mani in mano, Lou. Davvero non puoi chiedermi questo.>>
Il ragazzo si morse il labbro inferiore guardando un punto imprecisato del pavimento. <<Va...va bene. Ma torna presto. Per favore? Ho...ho bisogno di te. Solo di te per stare meglio, Haz.>>




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Ed io no comment! 😏

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