Capitolo 184

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<<Io...io non lo so, non ne sono sicuro, ma credo di aver capito che tuo padre sta organizzando una battuta di caccia. Una grande, questa volta, molto più grande di quella di mesi fa, e credo che intenda coinvolgere anche la polizia. Zay...c'è- c'è tutto il mio branco, là fuori>>

Zayn non aspettò un secondo di più. Prese Liam per mano e lo portò al piano di sopra con sé, poi bussò tre volte alla porta dello studio del padre. Aspettò la sua risposta con trepidazione, il cuore che batteva fortissimo nel petto.
Dalla piccola stanza arrivò uno stanco "avanti", così Zayn si decise a entrare. Prima di farlo lasciò un bacio sulle labbra di Liam, sperando che quello l'aiutasse ad affrontare tutto quello che doveva affrontare.

Lui aveva sempre detestato lo studio di suo padre. Lì era dove andava quando voleva staccare dal mondo e non sentire le lamentele di sua madre, o di Stan, o proprio le sue. C'era un vago sentore di sigari e acqua di colonia, ma per qualche motivo, anche se quelli erano i profumi che dovevano ricordargli sicurezza e protezione, Zayn non riusciva proprio a farseli piacere. Incrociò le braccia e rimase fermo davanti alla scrivania del padre a guardarlo per diversi istanti, probabilmente sperando che capisse da solo il motivo per cui ora si trovava lì.
<<Sono un po' occupato in questo momento, Zay. Ti dispiacerebbe venire più tardi>>
<<Perchè non mi hai detto che volevi organizzare una battuta di caccia per i lupi?>> chiese così, senza filtri o bugie o sotterfugi, la voce limpida che non si incrinò nemmeno un pochino. Suo padre sbattè le palpebre un paio di volte prima di parlare.
<<Mi dispiace, Zay. Ti chiedo scusa, so che avrei dovuto, ma la polizia mi ha chiesto di non parlarne con nessuno almeno finchè non saremmo stati certi della cosa, e>>
<<La polizia?>> chiese allarmato, realizzando che Liam poco prima aveva avuto ragione. <<Papà, che diamine sta succedendo?>>
<<Succede che la scorsa volta ho dato troppe cose per scontante, Zayn. Non abbiamo concluso niente nella battuta di caccia che abbiamo fatto a settembre come ben sai, e infatti tuo fratello rimane ancora da vendicare.>>
<<Da...da vendicare?>> il ragazzo sentì una fitta allo stomaco realizzando che lui un tempo ragionava proprio come suo padre. <<Papà, ascolta...so che sei arrabbiato. Ti capisco più di chiunque altro, ma non credo davvero che dovresti fare questa cosa. Insomma, i lupi sono protetti, no? Non puoi semplicemente andare là e ucciderli tutti quanti.>>

Suo padre si limitò a distogliere lo sguardo e girare un paio di pagine della rubrica che aveva tra le mani. <<Invece temo proprio di potere, visto che ho ottenuto un permesso speciale dalla città. I lupi sono ufficialmente ritenuti una specie pericolosa, e pertanto devono essere eliminati.>>
Il ragazzo sentì il cuore precipitargli nello stomaco e il respiro venirgli meno. Dio, cosa avrebbe fatto il branco di Liam? O peggio, e se lui e Louis e Ashton si fossero trasformati improvvisamente?
<<Papà, credo che tu stia commettendo un grave errore, e non posso permetterti di farlo.>> sputò tutto d'un fiato, cercando di aggrapparsi a qualsiasi cosa pur di far cambiare idea a suo padre.
<<Ma cosa dici, Zay? Eri dalla mia parte mesi fa quando organizzammo tutto per vendicare Stan. Perchè adesso dovresti dire queste cose?>>

Perché sono innamorato di uno di loro. Perché non posso permettere che Harry e Louis soffrano di nuovo e che perdano il loro branco.

<<Io...>> Zayn non sapeva cosa dire, e si maledisse quando sentì i propri occhi diventare lucidi. <<Io non credo che Stan l'avrebbe voluto, papà.>> disse semplicemente, mordendosi poi il labbro.
Suo padre sbuffò sconvolto. <<Ti ricordo che è praticamente impazzito per colpa di quei lupi, Zayn. Non avrebbe mai cominciato ad assumere droghe se non fosse stato per quelle bestie e per quello che gli hanno fatto>>
Quel nome fu una pugnalata. Zayn si sentiva così male, perché in realtà suo padre non sapeva niente della morte di Stan.
<<Lui...beh, forse hai ragione, ma sai che ti dico? Uccidere quelle bestie, come le chiami tu, non lo riporterà indietro, papà. Come non riporterà indietro la mamma o di certo non sistemerà questa famiglia>>

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