Capitolo 175

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Il riccio gli rubò un nuovo bacio, forse ancora più insistente e famelico di tutti gli altri, e Louis non potè fare a meno di notare di quando disperata fosse la sua bocca.
<<Harry tesoro- fermati. Va tutto bene, okay? Guardami.>> insistè, riuscendo finalmente a guardarlo negli occhi. Dio, era così fragile in quel momento. <<Voglio...voglio fare l'amore con te anche io, ma- ma hai bisogno di riposare>>
<<Ho bisogno di te.>> quasi ringhiò Harry, gettandosi di nuovo sulle sue labbra e artigliando un suo fianco. Louis gemette sonoramente quando sentì la lingua dell'altro spingere per trovare e lambire la propria. Respingere Harry era la cosa più difficile che avesse mai fatto in tutta la sua vita, ma non voleva averlo in quel modo. Fragile e spento e spaventato e sconvolto. Voleva averlo quando era il suo Harry- solo il suo meraviglioso, immacolato Harry.
<<Sei qui.>> sussurrò il riccio a un certo punto. Abbandonò le sue labbra e tornò a dedicarsi al suo collo, e Louis non potè fare a meno di inarcare la schiena per far scontrare i loro corpi. <<Non ho idea di cosa avrei fatto se- dio, ti voglio così tanto>>

Louis dovette mordersi il labbro quando il ragazzo fece scivolare una mano tra i loro corpi per appoggiarla sopra la sua erezione, che pulsava attraverso i pantaloni. Dovette usare tutta la volontà che aveva in corpo per non far scattare il bacino in avanti e far si che Harry gli desse tutto quello che voleva dargli. Con un autocontrollo che avrebbe fatto invidia a chiunque, abbassò lo sguardo e afferrò delicatamente il viso del riccio, di nuovo.

E lui stava piangendo.

<<Lou, va tutto bene. Lascia che continui, okay? Ti voglio, ho bisogno di te>>
<<Shhh.>> gli disse dolcemente il castano. Si mise piano a sedere senza mai lasciare il suo volto. <<Harry, sono qui. Sono proprio qui. E'...è okay, puoi lasciarti andare.>>
Gli occhi del ragazzo furono attraversati da qualcosa che Louis in un primo momento non riuscì nemmeno a decifrare. Lesse sollievo, incredulità, stupore e affetto. Poi amore. Amore amore amore, e pensò che un corpo solo non potesse contenere tutto quel sentimento. Era impossibile.

Harry si morse il labbro per reprimere un singhiozzo. <<È- è che ho paura che tu sparisca da un momento all'altro, Lou>>
Il castano avvicinò i loro corpi ancora di più. <<Mai. Non ti lascerò mai. Puoi credermi, Haz?>>
Il ragazzo lo guardò negli occhi per un altro interminabile istante, poi abbassò la testa e finalmente, come un cucciolo che ha assorbito troppo, si lasciò andare. Scoppiò a piangere così forte che Louis temette che si spezzasse davanti a suoi occhi, e davvero non lo aveva visto così triste dal giorno in cui gli aveva raccontato dei suoi genitori.
Avvolse il suo corpo con cautela, quasi come fosse di vetro. E Harry si aggrappò a lui come se fosse Louis fosse la sua ancora e lui un naufrago che non aveva più speranze.

<<E' solo che- che è stato un inferno, capisci?>> Harry cominciò a parlare velocemente, e lui lasciò che si sfogasse contro il suo collo. <<Un mese senza te è stato peggio di morire, Lou e- e non sapevo dove fossi, se stessi bene, se ti avrei più rivisto o toccato o...perchè sto urlando? Lo so che non è colpa tua Lou,lo so che dovrei essere più forte perché sei tu quello a cui adesso è stata sconvolta la vita, ma>>
<<Harry, shhh. E' okay. Sono qui adesso.>> sussurrò il castano dritto nel suo orecchio, e Louis non seppe capire se era per il tono che aveva usato o perché era quello il momento giusto per dirglielo, ma finalmente l'altro si rilassò tra le sue braccia. <<Lo so che è stato un inferno e mi dispiace. Mi dispiace da morire, tesoro, non hai idea- però adesso sono qui. Sono qui e tu mi hai trovato, Haz, sei stato così forte, capito? Così forte.>>

Il riccio si aggrappò saldamente a lui e pianse ancora. Louis non lo lasciò andare un attimo, gli permise di sentire la consistenza del suo corpo e accarezzò i suoi ricci per calmarlo e per farlo sentire al sicuro.
A un certo punto, lo aiutò a distendersi accanto a lui e fu praticamente in quel momento che si accorse che indossava una delle sue felpe. Sorrise, e poi baciò piano Harry sul naso perché gli mancava farlo. Gli mancava tutto di lui, e non vedeva l'ora di recuperare il tempo perduto.

<<Cambierà tutto adesso, vero?>> chiese piano Harry, gli occhi e la punta del naso arrossati.
<<Sì.>> sussurrò piano Louis. Afferrò la sua mano che ormai era disteso di fronte a sé e lo guardò negli occhi. <<O forse no. Una cosa non cambierà mai, Haz.>>
Il riccio sbattè le palpebre una singola volta, poi Louis continuò a parlare.
<<Quello che provo per te.>> soffiò, avvicinando il viso a quello del riccio fino a fare scontrare dolcemente le loro fronti. <<Ti amo ancora più di prima, Haz. Non smetterò mai, qualsiasi cosa accada, perché troverò comunque il modo di tornare e ritrovarti. Sempre.>>
<<Ti amo.>> gli disse Harry di rimando a quel punto. <<Così tanto che fa quasi male, Lou, te- te lo giuro. Più di quanto delle semplici parole possano esprimere.>> ammise, chiudendo gli occhi e ispirando forte. Il castano gli baciò una tempia, indugiando con le labbra diverso tempo sulla sua pelle.

<<Lou, puoi- puoi stringermi forte mentre dormiamo? Mi è mancato così tanto averti vicino durante la notte.>> sussurrò timidamente Harry. Il castano a quel punto gli si fece più vicino e gli cinse il corpo, permettendogli di immergere il volto nell'incavo del suo collo.
<<Va tutto bene, Haz. Sono proprio qui, non vado da nessuna parte. Non avere paura.>> mormorò, e Harry si accoccolò meglio tra le sue braccia stringendo forte con le dita il suo maglioncino.

Louis pensò che Harry ormai stesse già dormendo quando gli baciò una guancia e sussurrò al suo orecchio: <<Grazie di aver mantenuto la tua promessa.>>
Ma invece sentì ogni parola. Pianse una nuova lacrima, e si ritrovò a stringere Louis a sé con più forza.

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