Louis strinse più forte la mano di Harry e intensificò la carezza sul suo mento. <<No, Harry.>> gli rispose semplicemente, guardandolo negli occhi. <<Tu sei stato così...coraggioso. Sono così fiero di te. Mi hai fatto sentire protetto, e al sicuro, come sempre. E...quello che hai fatto, Harry, è stato...bello.>> Louis non sapeva bene cosa dire, come prendere Harry per non farlo arrabbiare ulteriormente. Ma a quel punto sapeva che non poteva tenergli più nascosto un particolare così importante della sua vita.
Con estrema calma, raccontò al riccio chi erano quei ragazzi e perché avevano tirato in ballo qualcuno di nome Stan. Gli spiegò di quello che costantemente gli facevano a scuola, delle parole che gli urlavano e dei lividi che gli lasciavano - sia sulla pelle, sia nell'anima. E alla fine gli raccontò del bacio del bullo. Di come lo aveva fatto sentire, di cosa aveva provato sia durante che dopo. Cominciò a piangere quando gli raccontò di quanto si era sentito sporco e sbagliato, di quanto aveva sperato con ogni sua briciola di forza che il suo primo bacio fosse diverso, migliore, più speciale ed importante, pieno di valore e significato.
Harry ascoltò attentamente, facendo smorfie di dolore di tanto in tanto e riducendo gli occhi a una fessura per la rabbia. Iniziò ad accarezzargli la mano che Louis prima gli aveva stretto con le dita, lasciando cerchi distratti sul palmo e sul polso.
<<Harry, io...lo so che è sbagliato. Ma quei ragazzi se...se lo meritavano.>> Riuscì a dire infine, un piccolo rivolo di rabbia che lo fece trasalire. <<Quando ho visto cosa stavi facendo a Sam ho desiderato che...non ti fermassi. Mi faceva stare bene.>> confessò, sentendosi davvero sollevato dopo. Sapeva di dover essere migliore di loro, che la violenza non era il mezzo giusto per risolvere le cose, ma non poteva fare a meno di pensare che un pochino di sofferenza in qualche modo dovesse tornare a quei ragazzi che ci avevano messo così tanto impegno per rendergli ogni minuto di ogni giorno invivibile durante tutti quegli anni.
<<E questo rende anche me una persona cattiva, Harry. E sbagliata, e imperfetta.>> sussurrò, mordendosi poi il labbro. Pensò che Harry lo lasciasse lì, che gli dicesse di scendere dalla macchina per ciò che gli aveva confessato, mentre gli diceva che pensava che fosse una persona migliore. Invece lo avvolse con entrambe le braccia, facendo pressione in modo che il volto di Louis si adagiasse sul suo petto.
<<Sei bellissimo, Lou.>> disse inaspettatamente Harry. Stringendolo forte, quasi come se avesse paura che potesse sfuggire via da un momento all'altro. <<Lo sei sia fuori che dentro. Tutto di te lo è. Lo sei così tanto che...mi fa male, Lou, perché un cuore solo non può provare tutto questo.>> mormorò tra i suoi capelli. Il castano ruotò il capo per immergerlo totalmente dentro il petto di Harry, quasi come se potesse entrargli nel corpo.
<<Lou, credo che dopo tutto quello che ti hanno fatto passare, sia normale che tu pensi certe cose. Sei umano, non cattivo. Sei vulnerabile, non sbagliato. Ma io sono qui per proteggerti. Nessuno ti toccherà mai più, e se mai lo farà, ti prometto che...cancellerò via il dolore.>>Quando Louis iniziò a piangere contro il suo petto, Harry lo strinse più forte, e più forte ancora. Lasciò che si sfogasse, mentre lui gli accarezzava i capelli, il collo, la schiena, incontrando la sporgenza delle scapole e fermandosi a sfiorare con devozione anche quei piccoli dettagli. A un certo punto alzò il viso e il riccio notò quanto fosse triste e fragile, gli occhioni rossi e umidi per via del pianto. Harry scacciò via le lacrime con i pollici.
<<Il tuo primo bacio avrebbe dovuto essere perfetto. Come lo sei tu, Lou.>> Harry si chinò per lasciargli un bacio sull'angolo della bocca, un tocco lungo e destabilizzante. <<Avrebbe dovuto toglierti il respiro.>> sospirò poi, percorrendo con le labbra il profilo della sua guancia. <<Avrebbe dovuto farti tremare tutto.>> soffiò, arrivando alla sua fronte e lasciando anche lì un piccolo bacio. Poi scese per baciare la punta del suo naso. <<Avrebbe dovuto storditi per quanto era bello e destabilizzante.>> Louis chiuse gli occhi, e Harry ne approfittò per baciargli le palpebre.
<<Avresti meritato questo e molto, molto di più, amore mio. Mi dispiace.>> mormorò Harry, tornando a sfiorare le sue labbra senza mai baciarlo davvero.
<<Ma il mio primo bacio è stato perfetto.>> disse Louis, accennando un sorriso. <<Perchè tu hai avuto il mio primo bacio, Haz.>>Quando le loro labbra alla fine si trovarono, sussultarono entrambi. Si aggrapparono saldamente l'uno all'altro per non cadere, le loro lingue che si intrecciavano e lottavano languidamente. E Louis pensò che quel bacio effettivamente lo stava stordendo. Che gli stava togliendo il respiro, che lo stava facendo tremare tutto.
Si sentì incredibilmente giusto in quel momento, perché poteva decidere di trovare la forza di credere che il bacio di Stan non fosse realmente mai esistito. Non era stata colpa sua se l'aveva baciato, lui non lo aveva mai provocato o detto delle cose ambigue. Poteva scegliere di cancellarlo. Poteva scegliere insieme a Harry che insieme avrebbero aggiustato tutto. Potevano decidere che ogni loro bacio fosse il primo. Potevano decidere che ogni loro bacio fosse nuovo, meglio di quello precedente perché sempre diverso, sempre destabilizzante, che tendeva a lasciare un vuoto al posto dello stomaco. I loro cuori battevano all'unisono e sembravano voler scivolare fuori dal petto con prepotenza. Quando si staccarono, rimasero comunque l'uno ancorato all'altro, il fiato corto e gli occhi che brillavano di una luce speciale.<<Avrai tutti i baci della mia vita, Lou.>> sussurrò il riccio guardandogli le labbra. <<Questo posso promettertelo. Devi solo...darmene la possibilità.>>
<<...Ti desidero così tanto che mi fa male, Haz.>> disse Louis, senza rendersi conto immediatamente di cosa avesse detto. Ma era vero, più vero di ogni altra cosa avesse mai detto in vita sua. Desiderava tutto di Harry, e lo voleva così tanto che il suo cuore si stringeva e lo stomaco che cominciava a contorcersi. <<Muo Dio, Harry, hai cambiato tutto. Tutto. Io solo- voglio...>>
Lo baciò ancora, e ancora e ancora, finchè non si trovò sopra al ricciolino e continuò a lottare con la sua lingua anche da quella nuova posizione, mentre Harry rideva sotto di lui e gli accarezzava la schiena. Quando dovette irrimediabilmente prendere fiato, Louis adagiò il corpo sopra quello di Haz, appoggiando il volto nell'incavo del suo collo e afferrando con le mani i lembi della sua camicia.<<Vorrei poter fermare il tempo.>> propose il castano.
<<Sei felice?>> gli chiese l'altro, accarezzandogli distrattamente la schiena mentre guardava il soffitto della sua auto.
<<Adesso sì.>>
<<Lou?>>
<<Mmmmh?>>
<<Non pensare mai più di essere sbagliato. O ingiusto, o imperfetto. E se mai ti capiterà di farlo, vieni da me.>> gli disse.
Il ragazzo alzò la testa per poterlo guardare negli occhi.
<<Perchè?>>
<<Perchè troverò un modo per farti capire che ti sbagli.>> rispose, prima di annullare di nuovo la distanza fra di loro - e rubargli un nuovo primo bacio.
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Wherever You Will Go
FanfictionLouis è un ragazzo che dentro di sé porta un segreto: da piccolo la sua vita è stata salvata da un lupo. Lo stesso lupo che ogni inverno lo viene a trovare e che Louis stringe di nascosto per sentirsi meno solo, in un mondo che ha deciso che lui è t...