Capitolo 74

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Come si dice? Chi non muore si rivede? Esatto! Proprio quello! :3
Comunque, bando alle ciance, triplo aggiornamento oggi!
E..... Per finire, la ciliegina sulla torta: la morte di Harry!
Buona lettura! :3 ♡





Più tardi quello stesso giorno, Louis era in camera sua sdraiato sul letto, con la schiena appoggiata alla testata, in modo da poter essere comodo mentre sistemava alcuni degli appunti che aveva preso ad una delle ultime lezioni di storia.
Harry era andato a farsi una doccia veloce e lui ne aveva approfittato per dedicarsi un po' ai compiti, anche perché sapeva che appena avrebbe rivisto il riccio - tutto coi capelli bagnati e quegli enormi occhi verdi - di sicuro avrebbe abbandonato i libri e sarebbero finiti sul letto a coccolarsi.

Louis si stava dedicando alle ultime frasi, quando Harry entrò in camera solo in biancheria intima - una leggera canottiera bianca e i boxer scuri - e gli rivolse un sorriso enorme. Il castano non potè far a meno di nascondere il rossore delle guance abbassando il volto e facendo finta di essere concentratissimo in ciò che stava facendo - ma in realtà sapeva che l'altro era consapevole di avere quell'effetto su di lui.
Era da un po' che il loro rapporto si era fatto inevitabilmente e meravigliosamente più intimo. Sicuramente dalla sera dopo le provinciali, quando era accaduto quello che era accaduto. Louis aveva sentito da quel giorno qualcosa, di radicale e importante, cambiare tra di loro, pur sentendo che comunque non era un cambiamento negativo. Era come se piano piano si stessero evolvendo, lasciando da parte le insicurezze e la vergogna. E sempre più spesso si trovava a osservare le labbra di Harry con più urgenza di quanta non ne avesse mai sentita, o di perdersi nelle linee del suo corpo quando lo accarezzava, desiderando di sentirlo più vicino, sempre più vicino, quasi come se volesse accoglierlo dentro il suo corpo, inglobarlo.

Harry si faceva vedere sempre più spesso in biancheria intima e anche Louis non trovava più necessario coprirsi troppo quando andava a dormire insieme a lui. Era bello, perché era come se piano piano i loro confini si stessero espandendo per andare a trovare e comprendere quelli dell'altro. Il castano era certo di non aver mai avuto un così alto livello di intimità e sicurezza con nessuno nella sua vita e, più passavano i giorni, più si convinceva che dopo il riccio sarebbe stato difficile trovare una persona con cui condividere quelle stesse esperienze. Semplicemente, non voleva fosse nessun altro a parte Harry.

Harry si sedette sul letto di Louis e cominciò a passare un piccolo asciugamano sulle punte dei propri ricci. Il castano abbandonò il suo quaderno in angolino del letto e raggiunse con le dita le mani di Harry, per poter aiutarlo in quello che stava facendo. Quando la testa riemerse dall'asciugamano aveva ricci sparsi ovunque, e quello fece ridacchiare di gusto Louis. Poi si sporse per rubare un piccolo bacio a Harry.

Il ragazzo sorrideva ancora mentre osservava gli abbaglianti occhi del ragazzo posarsi sul borsone che conteneva i suoi vestiti. Il riccio cominciò a rovistare tra i vari capi e, dopo qualche istante, sbuffò contrariato.
<<Ma dove diamine l'ho messo?>> chiese più a sé stesso che all'altro, mordendosi poi il labbro.
<<Cosa cerchi?>>
<<Il maglioncino rosa, quello che ti piace tanto.>> rispose Harry facendo una specie di broncio. Il cuore di Louis si riscaldò all'istante quando sentì che voleva indossare quel maglioncino per lui. Qualche settimana prima glielo aveva visto addosso e gli aveva detto che stava particolarmente bene, e da quel giorno non aveva potuto fare a meno di notare che il ragazzo tendeva a metterselo molto più spesso.

<<Forse è finito in mezzo alla mia roba.>> propose Louis mettendosi a sedere con le gambe incrociate.
<<Ma ero sicuro di averlo messo qui...eccolo! Ma guarda te...oh.>> Harry si bloccò all'istante, quando dal maglione cadde sul pavimento accanto al letto un pezzetto di carta - o almeno quello fu ciò che Louis apparentemente vide. Quando seguì con gli occhi lo sguardo rapito e spaventato dell'altro, si costrinse a guardare meglio, notando che quello che era caduto non era un semplice pezzo di carta.

Era una foto.

Pensò seriamente che in quel momento il suo cuore avesse smesso di battere. Continuava a guardare Harry - gli occhi spaventati di Harry, le urla che contenevano, il suo volto sconvolto - e poi quella piccola, vecchia foto. Respirando profondamente, afferrò una mano del riccio tra le sue.

<<Harry, amore>> sussurrò dolcemente, cercando in tutti i modi di non spaventarlo e di non sbagliare nulla. Era in quei momenti che Louis aveva più paura, quando temeva di non trovare le parole giuste e non sapeva come l'altro avrebbe potuto reagire dopo. Stava valutando se alzarsi e raccogliere la foto, nasconderla, strapparla bruciarla distruggerla, ma proprio in quel momento il riccio si bagnò le labbra, e poi parlò.

<<Non ricordavo nemmeno che fosse finita tra i miei vestiti.>> mormorò, il labbro inferiore che tremava leggermente e gli occhi spalancati, come se fosse sul punto di cedere e scoppiare a piangere da un momento all'altro. Oppure gridare di rabbia finchè non gli fosse rimasto un filo d'aria nei polmoni.
Con una calma straziante, Harry si chinò per raccogliere la foto e poi si sedette sul letto accanto a Louis. A malapena sbatteva le palpebre e il castano poteva scorgere a fatica i movimenti dei suoi respiri.

<<Sono- sono i miei genitori.>> disse a un certo punto, la voce a malapena udibile, uscita come un sussurro soffocato. Louis gli si fece più vicino e avvolse una mano attorno ai fianchi di Harry. Era un po' più in alto di lui, per cui osservava la fotografia al di sopra della sua spalla. Raffigurava semplicemente un uomo e una donna dai capelli neri e i vestiti semplici con in braccio un bambino paffuto con tanto di fossette. Quando Louis notò il piccolo orsacchiotto che teneva sentì il cuore stringersi in una morsa.
Nella foto, sia la donna che l'uomo sorridevano, sereni. Guardavano dritto nell'obbiettivo, lei con in braccio Harry e l'uomo che invece si faceva stringere solo un dito dalla manina piccola di suo figlio. Dio, assomigliavano entrambi al ricciolino in una maniera impressionante.
Louis non potè fare a meno di pensare che quella foto fosse stata scattata molto prima della primissima trasformazione di Harry, quando tutto era ancora al suo posto, quando niente era cambiato e diventato sconvolgente.

Quando riportò lo sguardo su Harry, notò che stava versando qualche lacrima. Con la mano che non era stretta al suo fianco, accarezzò via con la punta del pollice quelle scie salate con delicatezza. Aveva paura che il suo ricciolino si potesse rompere.

Wherever You Will GoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora