Capitolo 104

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<<Cazzo quanto sei bello. Sei così bello, Lou.>> mormorò Harry, baciandogli entrambe le palpebre, poi. Si sistemò meglio tra le sue gambe e gli mordicchiò la mandibola. <<Non ho ancora finito con te, piccolo. Ti farò stare così bene. Lou...>> lo chiamò dolcemente, accarezzandogli il petto e soffermandosi dove batteva il cuore.
Louis dubitava di avere le forze di riuscire ad arrivare a un altro orgasmo, ma non oppose alcun tipo di resistenza quando l'altro prese a masturbare le loro erezioni insieme. Sentiva scosse in ovunque sul suo corpo per essere appena venuto - ed era ancora ipersensibile, ma il tutto era anche estremamente piacevole. Lasciò che Harry lo toccasse e sentì le sue labbra indugiare ovunque; i suoi piccoli gemiti di piacere che accompagnavano Louis come una dolce melodia. Harry aveva davvero una delle voci più belle e limpide che avesse mai sentito - anche in quel momento, quando era modificata dall'accecante desiderio.

Riaprì gli occhi quando i suoi tocchi di cessarono. Si accorse che il riccio si era messo a sedere meglio e che teneva fra le mani un preservativo. Con attenzione, Harry lo estrasse dalla confezione e rimase a fissarlo per qualche istante, indeciso su come procedere - poco dopo, Louis vide un ragazzo impacciatissimo cercare in qualche modo di infilarselo con mani tremanti. Nel giro di un istante, le sue mani avvolsero quelle di Harry per aiutarlo nel movimento e avvicinò le labbra al suo orecchio per potergli mormorare: <<Va tutto bene, Haz. Stai andando così bene. E' tutto a posto.>> lo rassicurò, per poi lasciargli un bacio sul lobo. Il riccio si rilassò molto dopo aver sentito quelle parole e ruotò il capo per lasciare un bacio sul collo di Louis.

Quando questo si distese, Harry riprese nuovamente il lubrificante e ne versò una buona quantità sulla mano. Cominciò a lubrificare il suo membro sotto lo sguardo attento del'altro - i suoi occhi che trasparivano una vena di pura lussuria - gemendo piano per il piccolo sollievo che si stava procurando.
<<Sei meraviglioso, Harry.>> sussurrò Louis. Allungò le braccia per arrampicarsi alle spalle dell'altro e il riccio gli sorrise in tutta risposta.
<<Dovresti vedere te in questo istante.>> mormorò, prima di sistemare il suo corpo in modo da allineare il suo membro all'apertura di Louis. Respirò a fondo e cercò i suoi occhi, prima di spingere solo un pochino in modo da essere dentro solo con la punta.

Louis si morse il labbro, ma tenne gli occhi aperti. <<Non aver paura, Haz. Sono qui. Sono proprio qui>>
E forse per il modo in cui l'aveva detto, o per il modo in cui lo aveva guardato - completamente devoto, gli occhi che sembravano gridare Mi fido di te - che Harry affondò completamente dentro di lui.

Ed era fantastico.

Harry sentiva Louis ovunque. Ovunque. Louis era come conficcato dentro di lui, nel suo corpo e nel suo cuore e nella carne, come se lo stesse marchiando, come se gli stesse entrando dentro, nel sangue, e cominciasse a scorrergli nelle vene donandogli nient'altro che vita. Il cuore del castano batteva come mille cuori e Harry sentiva il suo respiro sull'orecchio, rotto e soffocato, e si morse il labbro quando poco dopo l'altro avvolse le gambe attorno al suo bacino e Harry si sentì ancora più conficcato dentro il suo corpo.
<<Lou.>> riuscì a dire. <<LouLouLouLou. >> Solo e semplicemente il suo nome, come se da quello dipendesse la sua vita. Poi si sollevò per poterlo guardare negli occhi e vide che lo guardava a sua volta, gli occhi completamente dilatati per il piacere più radicale dell'intero mondo e colmi di liquida lussuria. Gli accarezzò piano i capelli.
<<Stai bene?>>
<<Sto bene. E' bellissimo, Harry.>> ammise dolcemente, muovendo il bacino verso l'altro che si ritrovò a gemere forte e chiudere gli occhi di scatto. Era tutto così intenso, molto più che perfetto. E solo dopo aver capito che sì, Louis stava bene e sì, aveva bisogno che Harry continuasse, che lui cominciò a muoversi. Spinte lente e cadenzate, all'inizio; assaporando ogni centimetro di Louis attorno a sé. Continuò a spingere spingere spingere, il mondo attorno a lui che perdeva consistenza perché tutto ciò che era rimasto di vero e di reale era il corpo del castano sotto il suo.
<<Così stretto intorno a me, Lou.>> soffiò Harry, continuando i suoi movimenti, dentro e fuori dentro e fuori dentro e fuori. <<E così caldo. Sei così dannatamente caldo e avvolgente e- vorrei poter stare dentro di te per sempre. Sempre, Lou, sempre>>

Louis gemette, aggrappandosi più forte alle spalle di Harry e artigliandole con le unghie curate. Probabilmente gli avrebbe lasciato i segni, ma sperava davvero che il riccio non si lamentasse perché aveva bisogno di aggrapparsi qualcosa, qualsiasi cosa. Harry si spingeva sempre con più insistenza dentro di lui e Louis sentì il suo membro eccitarsi di nuovo, raggiungendo una nuova, completa erezione quasi dolorosa.
Harry a un certo punto abbassò il volto per potergli mordere la mandibola, e forse per quel movimento improvviso e dalla nuova angolazione, riuscì a colpire la prostata di Louis, che di riflesso cacciò un urlo. Poco importa se lo avevano sentito fino al paese vicino - era una sensazione totalmente fantastica. E il riccio poi continuò a colpire quel punto senza fermarsi mai, gemendo e sospirando e di tanto in tanto chiamando il nome dell'altro. In mezzo ai loro corpi, il ciondolo che Harry aveva regalato a Louis luccicava come un piccolo promemoria della promessa che si erano scambiati prima.
Poi tornò su e gli morse il lobo. <<Dimmi che ti ricordai di me, Lou. Solo- dimmi che ti ricorderai di questo. Promettimelo.>> ansimò, continuando a spingersi con sempre più decisione dentro di lui.

Louis era senza fiato...

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