Capitolo 127

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<<Non potrei mai stancarmi di sentirtelo dire, Haz. Puoi credermi su questo. >>

Louis gli baciò i capelli, dopo fece su di lui un po' di pressione per far si che si distendessero sulla coperta. Adesso il castano accarezzava i capelli di Harry e lui aveva la testa appoggiata ancora alla sua spalla.

<<Credi che ti mancherà...essere lupo?>> chiese incerto Louis improvvisamente.
<<Temo che la mia risposta ti ferirà. E non voglio farlo.>> mormorò Harry.
<<No, solo...io lo so, va bene Haz? Era parte di te. Quindi...io lo capisco.>>
Harry deglutì e sbattè più volte le palpebre. <<Sì. Mi mancherà. Ma non nel modo in cui pensi tu, credo.>> cercò di spiegare Harry. <<Non mi mancheranno le ossa rotte e il malessere, tanto per cominciare. Però mi mancherà cercarti di inverno e trovarti sorridere. Mi mancherà il modo in cui mi facevi sentire, mi mancheranno i tuoi racconti e le tua dita su di me. So che è strano, perché adesso sono qui e posso averti comunque. Ma è come se se ne fosse andata via una parte di me.>>
<<Hai ragione.>> borbottò Louis. <<Un po' ferisce. Anche a me mancheranno quelle cose...di te.>>
<<Lo so.>> disse semplicemente Harry. <<Ma sono comunque sicuro che andrà tutto bene. Adesso possiamo avere il per sempre. E' tutto quello che ho sempre desiderato e tu me lo hai dato, Lou. Mi hai accettato e amato e guarito, e non passerà giorno in cui io non ti ringrazierò per questo. Ti amo, lo sai? Ti amo da sempre, da molto prima che tu lo sapessi. Non è una colpa che ti do, è solo che voglio che tu lo sappia. Voglio che tu sappia che io sono sempre, sempre stato tuo, anche quando non potevi saperlo.>>

Louis sorrise e si sporse per rubargli via un piccolo bacio. <<Non smetterai mai di esserlo?>>
Harry fece in modo di voltare Louis completamente per averlo di fronte e poterlo baciare con più intensità. <<Non smetterò. Promesso.>> ansimò, poi si lasciò andare in un bacio umido e lento, tutto denti e labbra che si cercavano per trovare sollievo. Il riccio strinse più forte i fianchi di Louis per farli aderire ai propri, i loro corpi che ora si completavano alla perfezione, tutti gli angoli e i confini che di nuovo finivano per completarsi. Il castano posò una mano sul collo di Harry e con l'altra si aggrappò alla sua maglietta e dio, il bacio era così intenso, così tutto; Louis sentiva il cuore pompare sangue veloce nelle vene sapendo che Harry poteva sentirlo battere, poteva sentire che effetto aveva su di lui. Quando il ricciolino spostò una mano sul suo sedere per poterlo stringere in parte e per poter avvicinare il ragazzo ulteriormente, Louis si lasciò scappare un gemito e immerse la testa nell'incavo del collo di Harry.

<<Haz... >> mormorò, la voce un po' affannosa e i fianchi che scattavano in avanti per cercare un minimo di sollievo. <<Oh, Harry.>> ripeté, stringendolo più forte.
<<Sono qui.>> Harry ansimò. <<Sono proprio qui, Lou.>>
E Harry era lì. Lì che lo stringeva e lo baciava e lo faceva stare bene - e Louis lo realizzò, a pieno. Harry sarebbe stato suo per sempre.

<<Non lasciarmi, Haz. Non lasciarmi più>>
<<Non andrò da nessuna parte, Lou.>> Promise Harry, le mani che accarezzavano ovunque e la sua bocca che lo baciava con più insistenza. <<Sono qui, sentimi, proprio qui...>>
Il castano si lasciò scappare un gemito strozzato quando sentì l'altro cercare con le mani i solchi che portavano al suo inguine. Lo accarezzò con dolcezza proprio lì, sapendo che era un punto particolarmente sensibile per Louis, e poi si abbassò per potergli togliere i jeans. Il castano interruppe il bacio.

<<Haz, sei- ah, sicuro? Siamo all'aperto e...>>
<<Shhh>> lo zittì Harry con nuovo bacio, la mano che accarezzava la porzione di pelle sopra i boxer con desiderio e dolcezza. <<Lasciamelo fare.>> disse, la voce roca. <<Lou ti prego, lasciamelo fare.>>

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