Mercoledì

257 10 0
                                        

Giornata no. Quando riusciresti?" Andy sospirò leggendo, per lo meno non aveva negato, ma non gli aveva comunque dato la spiegazione che voleva, e come previsto aveva sapientemente avanzato nuovamente la domanda per cui quella conversazione era iniziata.

Iniziò a digitare la risposta nella chat ma poi cambiò idea.

-*-*-*-*-

"Ragazzi vi saluto. Ci vediamo lunedì! Buon fine settimana." Asserì finendo l'ultimo goccio di birra rimasto nel boccale e alzandosi, salutando il gruppetto con un cenno della mano, per poi uscire per strada e riprendere da dove era rimasto, ma invece di aprire Whatsapp andò dritto nelle chiamate recenti e picchiettò un dito sul suo nome.

Mika attese pazientemente, notando però la scritta online sparire dall'app di messaggistica sotto al nome del biondo e sospirando sconsolato. Solo un minuto dopo apparve una chiamata in entrata che non poteva essere di nient'altri che lui.

Il riccio sbuffò. Sapeva che se Andy lo stava chiamando era perché voleva parlargli e approfondire ciò che per messaggio non gli aveva detto, ma lui non aveva per nulla voglia di raccontargli la sua mattinata.

La verità era che la lezione di quella mattina lo aveva riportato indietro nel tempo e aveva riaperto vecchie ferite che da tempo era state sepolte.

Sapeva benissimo che non era tutta colpa del suo professore di italiano e del suo metodo, sapeva che se, come lui stesso aveva puntualizzato, il suo modo di insegnare italiano agli stranieri usato da anni aveva sempre funzionato con tutti e con lui non stava dando i risultati consueti, non era solamente per via di come le lezioni e gli esercizi erano strutturati, ma era piuttosto imputabile a come il suo cervello recepiva le cose.

All'inizio della prima lezione Mika gli aveva fatto presente di avere qualche piccolo impiccio nella lettura e nella scrittura ma l'uomo gli aveva semplicemente risposto con un "ok" non molto convinto.

Il milanese aveva seguito il riccio per quasi una settimana, e già al terzo giorno Mika aveva iniziato a mal sopportarlo, convinto però fosse un problema suo e dei suoi troppi impegni lavorativi che andavano a collidere con le lezioni di italiano. Gli aveva quindi concesso il beneficio del dubbio e aveva mantenuto la pazienza ancora per altri 4 giorni, ma dopo la massacrante lezione appena conclusasi, aveva deciso che di quel passo sarebbe finito senza dubbio con l'impazzire e prima di buttare la sua sanità mentale al vento, decise che fosse meglio licenziare l'uomo e tentare con qualcun altro.

Nonostante la decisione di liberarsi di lui gli avesse apportato serenità però, in lui era rimasta quella frustrazione per l'incapacità che aveva dimostrato. Erano anni che la sua dislessia non tornava ad intralciargli la vita in maniera così plateale. Da quando aveva intrapreso la sua carriera musicale, non aveva più avuto bisogno di gettarsi di nuovo a capofitto sui libri e aveva dimenticato quella sgradevole sensazione.

"Pronto" ci mise ben 5 squilli ad accettare la chiamata. Pensò per un attimo di lasciarla cadere nel vuoto ma poi capì che se non gli avesse risposto, Andy avrebbe potuto preoccuparsi e fu forse proprio l'amore verso di lui che lo spinse a scorrere il dito sullo schermo.

"Mercoledì" udì come prima cosa dall'altro lato della cornetta dalla voce profonda e calma del suo compagno di vita.

Mika sbattè le ciglia un attimo confuso ma poi realizzò cosa quel giorno della settimana stesse a significare.

"Mercoledì?" chiese a conferma, facendo scorrere le iridi nocciola sui monti distanti dello Utah che poteva scorgere in lontananza. "Ma..." bisbigliò cercando di mettere a fuoco i piani del ragazzo, lottando contro la testa che ancora sembrava volergli scoppiare "Costerà un sacco..." rifletté considerando le tariffe dei voli intercontinentali che con così pochi giorni di anticipo sarebbero state a dir poco da salasso. "Te lo prenoto io..." aggiunse quindi, certo di non voler vedere sparire metà dello stipendio del suo ragazzo per quello che di fatto era un favore che gli stava facendo.

Two of a kindDove le storie prendono vita. Scoprilo ora