Accordingly, non correspondingly

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  "Accomodati pure sul mio letto, intanto che sistemo il tuo" lo invitò il biondo, mentre iniziava ad estrarre il secondo letto ad una piazza, già pronto all'utilizzo con lenzuola e coperte, da sotto il suo. Era solito invitare amici da lui, e per questo lo teneva sempre già fatto.

Mika però intanto se ne stava fisso davanti alla scrivania, fissando la bacheca di sughero con espressione curiosa.

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"Fatto." asserì Andy sorridente, avendo sistemato il secondo letto, immediatamente accanto al suo, la stanza non era molto grande. Se non fosse stato per l'altezza del secondo letto, un po' più basso del suo, avrebbe potuto formare senza dubbio un letto a due piazze.

Mika si voltò appena osservando la sistemazione, poi tornò a portare l'attenzione sul foglio scritto a mano, appeso alla bacheca.

"Qui dico accordingly to plan, non correspondingly" spiegò puntando un dito dove il ragazzo aveva scritto la parola errata, sul testo della sua canzone.

Andy si voltò, notando ciò di cui Mika stava parlando ed arrossendo di colpo. Non si era reso conto di aver lasciato la trascrizione del testo che qualche sera prima aveva fatto, ascoltando la registrazione di quella canzone durante le prove della band.

"Ah! Infatti avevo... avevo qualche dubbio" ammise balbettando appena, imbarazzato.

Mika si voltò e si andò a sedere sul letto morbido, dalla coperta azzurra e verde acqua a motivi fantasiosi.

"Mi piacciono i colori di queste coperte una vicina all'altra." ammise candidamente Mika, guardando il piumino di Andy giallo e rosso in contrasto con i colori freddi della coperta che adornava il suo giaciglio.

"Sono... complementari, un po' come me e te." concluse poi, sdraiandosi con un braccio sotto la nuca e osservando il soffitto.

Andy si fermò un attimo, incredulo di ciò che aveva appena sentito, riflettendo su ciò che Mika aveva detto.

Pensava davvero che loro due fossero complementari?

La cosa lo straniva, ma in qualche modo lo rendeva speranzoso. 

Andy sparì in bagno, nascondendo un sorriso che quelle riflessioni gli avevano provocato, e recuperò un termometro ed un'aspirina per l'amico.

"Tieni" gli porse insieme ad un bicchiere, quando tornò in camera, prendendo poi posto sul suo letto, a gambe incrociate.

"Voltati" gli chiese subito dopo, tenendo in mano il termometro digitale ad infrarossi.
Mika si girò verso di lui, Andy gli scostò i riccioli dalla fronte e in meno di due secondi lesse la temperatura sull'apparecchio.

"38.8, direi che la prossima volta il cerbiatto lo lasciamo al suo destino." sentenziò il biondo spegnendo e riponendo il termometro sul comodino, osservando poi Mika trafficare con il cellulare, probabilmente avvertendo la madre che avrebbe dormito fuori.  

"Ma no dai poverino!" ridacchiò Mika abbandonando il telefono sul comodino a sua volta.
Si sdraiò, portando il gomito sul cuscino e sostenendo il capo con la mano, voltandosi verso Andy, osservandolo con sguardo curioso.

Andy avvertì i battiti del suo cuore farsi più accelerati. Era una situazione strana, avere gli occhi di Mika su di lui in quel modo, ma doveva ammettere che non gli dispiaceva.

"Sei carino anche in pigiama!" disse Mika ad un tratto, sinceramente esprimendo i suoi pensieri, aiutato anche dalla nebbiolina che la febbre provocava alla sua mente altrimenti vigile.

Andy immancabilmente arrossì. "Sei in vena di complimenti stasera, vedo." ridacchiò, provocando la risata divertita di Mika, che gli portò uno sfarfallio incontrollato allo stomaco.

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