Two of a kind

To the man I love

"...adesso ho da fare..." gli rispose poi continuando la frase iniziata con quel vocativo, "ne parliamo dopo." concluse con un bacio di quelli profondi di cui tanto si ha bisogno a volte,salutandolo quindi con un inmchino e sparendo oltre la porta, infilandosi in corridoio e avviandosi dietro le quinte.

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Andy sospirò sconfitto al tentativo fallito e senza nessun altro motivo per restare dov'era, si incamminò verso la balconata superiore con i posti a sedere dove Nikolas lo attendeva già comodo da una buona mezz'oretta.

Non fece in tempo a sedersi che Mika sbucò da dietro la band, facendo esplodere la folla in un boato festante e partendo alla grande sulle note di Grace Kelly.

La smorfia tesa e irrequieta che solo pochi attimi prima gli aveva visto rovinare i bei tratti mediterranei, era completamente sparita, sostituita dalla concentrazione e dalla spensieratezza della performance.

Il sinuoso pianoforte a mezza coda luccicante in mezzo al palcoscenico lo vide un secondo prima seduto al suo sgabello e un istante dopo zampettare allegramente sulla resistente tavola di legno lucida a ritmo della più conosciuta delle sue hit, mentre il pubblico in un coro uniforme urlava e cantava il ritornello a squarciagola.

La serata alternò momenti simili a sprazzi più tranquilli in cui le canzoni nuove fecero il loro primo ingresso ufficiale in scaletta, accolte sempre in maniera positiva dalla sala gremita dell'Heaven.

In accordo col suo manager Mika aveva sapientemente intrufolato i nuovi pezzi tra tormentoni e ballate famose, ottenendo sempre un certo movimento e una certa partecipazione del pubblico durante tutta la serata.

Dopo un'ora e mezza inoltrata di salti e acuti perfetti, Mika si fermò in centro al palco con l'asta del microfono allungata davanti a sé. Nel momento in cui le note di Underwater si insinuarono in ogni angolo della sala, il ragazzo chiuse gli occhi beandosi di quelle note a cui era così profondamente legato e attese con pazienza che arrivasse il momento giusto per attaccare.

Prima di intonare la nota iniziale trasse un respiro profondo recuperando l'aria necessaria quasi volesse tuffarsi nelle acque chiare e poi spiccare il volo verso il cielo, quindi serrò gli occhi e lasciò che fossero le parole a parlare per lui e i gesti delle sue mani a guidare il significato di ognuno di quei versi in direzione di ogni singola persona in ascolto.

Improvvisò una sua personalissima interpretazione delle parole nel linguaggio dei segni, così come glielo dettava il cuore in quell'istante, lasciando da parte ogni pensiero esterno.

Si sentì immerso in quell'oceano di musica e mentre intonava la fine della prima strofa schiuse piano gli occhi e senza nemmeno sforzarsi troppo li direzionò nell'unico punto della sala in cui in quel frangente dovevano andare a gettarsi.

Le iridi azzurre di Andy erano troppo lontane per arrivare a donargli le sfumature in cui in quel momento si sarebbe tanto volentieri voluto perdere, ma riuscirono comunque a trasmettergli gran parte delle emozioni che stavano attraversando il suo compagno durante l'esibizione di quella canzone di cui il grecoera l'indiscusso assoluto protagonista.

La voce del riccio danzò sulle onde sinuose di quella poesia senza vacillare nemmeno negli acuti più alti, donando a molti spettatori fremiti intensi e del tutto inaspettati.

Nikolas tenne gli occhi semichiusi per l'intera durata della performance godendo a pieno di ogni brivido sulla pelle, di ogni battito in più, perdendosi in quei pochi momenti di veglia ad osservare gli occhi di Andy brillare di gioia e soddisfazione, intrecciati con quelli del moretto ad una manciata di metri da loro.

Quando le note del piano cessarono, Mika si levò il cappello e con un veloce inchino ed un saluto sparì dietro le quinte del palco per la consueta uscita prima dell'encore.