Fortuné invece assunse un'espressione imbronciata, incrociando le braccia al petto e squadrando la coppietta che riunita stava festeggiando il successo.
"Odiosi" borbottò dirigendosi verso la poppa della barca e riprendendo a salire sulla fettuccia, pronto a battere almeno il fratello, per orgoglio personale, dopo il giro di sfottò in cui era passato da carnefice a vittima.
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Il frinire delle cicale e l'inconfondibile profumo di erba secca per Andy erano da sempre parte della trama della sua casupola, incastonata nel nulla che contraddistingueva il versante sud dell'isola.
A tutto ciò in quei giorni, in casa si era aggiunto il profumo morbido e melato del legno di ulivo appena intagliato, che il nuovo tavolo della sala da pranzo emanava lievemente e che era lo stesso del dondolo elegantemente collocato in veranda non più di una settimana prima.
"La pensione ti fa bene eh!" Commentò Andy vedendo arrivare Alexis con un paio di enormi dentici in una mano e un coltello per il pesce nell'altra.
"Benissimo!" commentò il sessantaquattrenne lasciando ricadere i pesci sul tagliere in centro al tavolo esterno in pietra.
La nuova casa era stata quasi del tutto ristrutturata in poco meno di un anno e mezzo e il greco naturalizzato inglese si era stabilito quasi in pianta stabile nella vecchia casa di famiglia.
"Quando finisco questa casa, vado a Ioannina e inizio a sistemare quella di nonna Ariana" annunciò fiero, con un enorme sorrisone in volto.
"Pure! Ma se l'ultima volta che siamo saliti lassù avevo 12 anni...." gli ricordò il ventinovenne, facendolo ragionare sul fatto che la casa dei nonni materni del padre non fosse mai stata davvero loro, soprattutto emotivamente parlando.
"E quindi? E' su che cade a pezzi... ho già parlato con i tuoi cugini and co... sarebbero solo contenti se gli dessi una mano a sistemarla un minimo" spiegò sfilettando il pesce con maestria.
"Hmmmm.... Sarà..." commentò il biondo, spostando i tozzi di brace ai lati aggiungendo altra legna al barbecue, mentre Mika accucciato a poca distanza li ascoltava coccolando il gatto dei vicini venuto in visita.
"Dovrò pur fare qualcosa eh... se no sai che noia..!" ragionò l'uomo lanciando una testa di dentice al gatto, che abbandonò Mika e corse a mangiarla.
"Oh scusa Mika! Non ho visto che lo stavi coccolando" si scusò con un sorriso.
Mika si alzò e si spolverò i pantaloncini, raggiungendo il suocero.
"No ma figurati! Posso aiutare piuttosto?" chiese servizievole squadrando il tavolo.
Alexis non perse tempo e con un cenno gli indicò i pesci "Puoi metterli sulla griglia direi.
Amanda arriverà a breve e se non li trova già in cottura me ne dice di ogni" ridacchiò pulendosi le mani.
"Non preoccuparti, sono morti, non mordono!" intervenne Andy, prima che il compagno potesse replicare, indicando i dentici con lo sguardo.
Mika gli rispose prima con una linguaccia, poi prendendo in mano i pesci e piazzandoli sulla griglia davanti a lui. "Lo so!" rispose fiero con un sorrisino di scherno.
"Oooooh indomito Mikaaaaa wooohoooo" lo elogiò sfottendolo platealmente.
"Che rompipalle colossale che sei Andy... come fai a sopportarlo ancora dopo tanti anni tu povero martire...?" intervenne Alexis, prendendo le difese assolute del genero, interpellandolo direttamente.
Mika rise di gusto a quel gioco di complicità che ormai andava avanti da anni tra lui e il suocero a scapito del biondino "Sai che spesso mi faccio la stessa domanda...?" gli diede ragione senza pensarci nemmeno un secondo, facendo assumere un'espressione piatta ad Andy.
Quest'ultimo stava per ribattere ai due mori, quando la voce di Eleni trillò raggiante nel cortiletto "Profumissssimooooooo!" disse avanzando a grandi passi, seguita dalla madre.
"Dentici alla griglia!" annunciò il capofamiglia aiutando le sue donne a sistemare il pane che avevano appena comprato, e altre piccole cose.
"Mika guarda!" si avvicinò Amanda, mostrando al genero una spezia libanese che aveva trovato casualmente nel negozietto paesano.
Mika stappò il barattolino inspirando con piacere. "Mamma mia! Questa è spettacolare sul pesce e nelle falafel!" si esaltò il moretto, ricordando come venisse usata da sua mamma, che a sua volta aveva imparato da sua nonna.
"Ottimo, allora la proviamo subito!" si animò Amanda, passandola con fare entusiasta al marito e approfittandone per lasciargli una carezza sulla schiena.
Il pranzetto succulento in famiglia venne aggiunto senza pensarci un attimo, nell'album dei bei ricordi che Mika stava accumulando nella casupola familiare del suo ragazzo. Nel giro di pochi anni, erano passati dall'essere una non-famiglia, completamente disgregata ad una affiatata compagnia nella quale figli e consorti erano gli assoluti benvenuti.
Ciononostante, un po' per non essere di troppo disturbo, un po' per godersi un po' di meritata solitudine di coppia, i due ragazzi non trascorsero più di un paio di giorni coi genitori, facendo rotta tra le isolette Saroniche che ancora non avevano avuto modo di visitare.
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"Dopo fine agosto.... Arriva settembre.... uffff"
Andy aveva sentito quella frase praticamente ogni anno negli ultimi 8, dal 2007, al 2014 compreso e sapeva bene che non si riferiva ad un altro dei suoi calcoli difficili da dislessico, ma alla presa di coscienza che dopo il festeggiamento del compleanno con relativa vacanza, fosse ora di rimettersi sotto col lavoro.
"Suvviaaaa, ce ne andiamo in California!! Praticamente continuiamo la vacanza!" gli ricordò Andy continuando a girare la zuppa fantasiosa cucinata dal compagno durante il pomeriggio.
Mika sistemò i bicchieri sul tavolo con uno live sbuffo. "Sì ma... non so, quest'anno non ho voglia..." si lamentò blandamente. "Normalmente aspetto con ansia il momento della produzione con Greg, ma quest'anno avendo già fatto le sessioni complete con i ragazzi della band, mi sembra quasi che aggiungere la produzione alle canzoni potrebbe snaturarle solo..." lo mise al corrente dei suoi pensieri artistici che lo stavano facendo arrovellare da quando aveva iniziato a pensare al lavoro da svolgere con il suo storico produttore discografico.
Andy rimase in ascolto attento delle sue riflessioni e quando capì che Mika stesse aspettando un suo cenno, gli rispose liberamente con ciò che gli passava per la testa.
"Il mio pensiero lo conosci Moosie... mi piacciono i tuoi arrangiamenti elettronici e non, ma quando mi suoni qualche cosa solo tu e il piano, io vado in brodo di giuggiole" disse sorridendogli dolcemente.
Mika ricambiò il sorriso giocherellando con il coltello e la forchetta sovrappensiero.
"Credo che vedere cosa Greg ti può proporre sia comunque una mossa intelligente, sia perché hai già preso accordi con lui, sia perché magari adesso non ti viene in mente nulla in più da aggiungere, ma lavorandoci sì" Andy spense il fuoco e portando la pentola al tavolo concluse la frase.
Mika gli allungò il piatto fondo e si lasciò servire la cena, annuendo intanto, vagliando il consiglio del compagno.
"Sì, hai ragione credo... o forse non vuoi rinunciare a farti due settimane in California..." Lo punzecchiò giocosamente.
"Anche!!" annuì con un sorriso furbo il greco in risposta, prendendo posto e intingendo poi il pane croccante nella zuppa e portandoselo famelicamente alla bocca.
"Non so cosa tu ci abbia messo, ma bravo Mika!! Squisita!" lo lodò non appena ebbe finito il primo boccone, sbrigandosi a prendere un secondo.
Il libanese sorrise fiero mangiando a sua volta piuttosto velocemente tanto era affamato "Mah... in sostanza al mercato ho preso le verdure che più stavano meglio insieme cromaticamente" confessò con nonchalance.
Andy alzò un sopracciglio decisamente scettico "...cromaticamente...?" chiese scandendo bene la parola.
"Sì! Verde, arancione, viola, giallo, rosso!" confermò vantandosi della sua scelta, che trovava geniale e artisticamente degna di nota.
"...quindi il fatto che sia squisita è solo questione di...culo?" domandò grattandosi la fronte con fare incerto.
Mika ridacchiò prima, poi finse di accigliarsi "No! E' arte!!" lo apostrofò facendo scorrere il pane concentricamente nel piatto per ripulire anche l'ultimo rimasuglio di zuppa.
Andy scosse la testa, riproducendo il suo stesso gesto, lasciando il piatto completamente immacolato "Giusto... a volte dimentico con chi convivo..." finse di ragionare intimamente, strappando un sorriso orgoglioso al compagno che silente si prese il complimento.
Finirono di cena che avevano ancora un certo languorino e non gli ci volle che un minuto per decidere di andare a prendersi un waffle con miele e cioccolato al parco.
Mel al guinzaglio e pantaloncini corti, la coppia si avviò verso Battersea Park, passeggiando in riva al Tamigi, godendosi la fresca brezza serale degli ultimi giorni di agosto.
Mika trovato un ramoscello delle giuste dimensioni iniziò a far giocare la golden, mentre Andy li osservava seduto sulla sabbiolina grigiastra.
Erano in un'ansa piuttosto solitaria e appartata, dove giacevano solo alcune barche di legno in disuso, il posto giusto dove concedersi un attimo di intimità solitaria e cittadina.
Mika dopo aver fatto correre Melachi per un bel momento, prese posto accanto a Andy, iniziando a slacciargli le all star da bravo burlone quale sapeva essere.
"Che rompiballe che sei Mika!" lo apostrofò con un lieve spintone, sorridendogli complice.
Il riccio scrutò gli occhi azzurri che gli sorridevano e senza troppo impegnarsi ci vide una lieve sfumatura insolita. D'istinto andò con le nocche della mano ad accarezzargli la guancia, intensificando e addolcendo il suo sguardo.
Non disse nulla, non lo forzò in alcun modo ad esprimere quel sentimento insolito che aveva intravisto, si limitò semplicemente a fargli intuire di aver capito, lasciandogli totale libertà di azione.
Libertà che decise di sfruttare, aprendosi con lui. "Oggi pomeriggio, mentre tu stavi cucinando, quando sono sparito di sopra, stavo parlando al telefono con un produttore greco di documentari" ammise.
"L'ho conosciuto tramite Thyrsos e so bene che tipo di lavori gli piacciano." Spiegò tranquillamente.
"L'ho chiamato per proporgli la mia idea di documentario su Egina e mi ha risposto super entusiasta, dicendomi che è interessato..." disse quindi tutto d'un fiato, quasi si aspettasse una reazione negativa da parte sua e volesse togliersi un peso dal petto "quindi da settembre per un paio di mesi credo proprio sarò in Grecia. Lo so che ti avevo promesso di venire a Milano con t..." si scusò per la piccola promessa che si sentiva di dover infrangere, ma Mika lo zittì nel più efficace dei modi, appiccicando le labbra alle sue in un bacio urgente di quelli nei quali traspariva tutto l'orgoglio e la passione di cui era in possesso, condito da un abbraccio a braccia e cuore aperto.
"Ma è fantastico Andy!!!! Il tuo primo progetto!!!!" esordì Mika entusiasta, trattenendo la stretta sulle sue spalle muscolose, quasi non volesse che gli sfuggisse di mano. "Lo sapevo!!! Lo sapevo che la fuori era pieno di gente che aspettava solo artisti come te!!! Non hai idea di quanto io sia contentooooo!!!!" continuò la sua gioiosa esternazione di fierezza e orgoglio.
"Non mi importa se non ci sei a Milano! Cioè mi importa, ma non se invece di startene in Italia a romperti le scatole, te ne stai in Grecia a lavorare ai tuoi sogni!!" proseguì puntualizzando come gli sarebbe certamente mancato, ma mettendo in chiaro tutto il suo entusiasmo per la strada che lui stesso lo aveva tanto spronato a percorrere.
"Beh!! Allora dobbiamo andare a festeggiare!!!" asserì quindi alzandosi e tendendogli la mano euforico, aiutandolo ad alzarsi e trattenendolo a sé in un caloroso bacio, prima di richiamare Melachi e dirigersi tutti insieme verso il centro di Chelsea, per una meritata birra di festeggiamento.
"Vedi! Alla fine ti vengono utili fin da subito le attrezzature nuove!" si beò sorseggiando la birra al limone, sorridendogli furbo.
Andy scosse la testa ridacchiando, consapevole di non aver argomenti con cui controbattere la sua uscita perfettamente piazzata al momento più opportuno.
"Se sono a questo punto è solo perché tu mi hai spronato..." gli ricordò dolcemente, sfiorandogli il ginocchio con la mano. Mika ricambio lo sguardo amorevole e lo scrutò intensamente "La stessa cosa l'hai fatta tu con la tv per me. Senza il tuo incoraggiamento non avrei mai considerato davvero l'idea, lo sai."
Andy annuì "Credo sia uno dei motivi per cui tra noi funziona così bene, sai..." rifletté ad alta voce il ventinovenne "Entrambi abbiamo bisogno di rincorrere i nostri obbiettivi così come abbiamo bisogno di qualcuno che ci convinca davvero a farlo, per esporci nel modo giusto." Considerò analizzando la loro coppia, con le esigenze di ciascuno dei due, molto simili per quanto differenti.
"Mah... a dire il vero io sto con te così ho le vacanze in Grecia a costo zero..." Mika spezzò la solennità di quel loro discorso nel suo solito eccentrico modo, che Andy catturò replicandolo in tempo zero.
"E io per sfruttare le tue case sparse per il mondo, mica per altro eh!" rispose per le rime, facendo scontrare la bottiglia di birra con quella del compagno, indicendo un brindisi "Al nostro reciproco opportunismo!"
"Alle vacanze in Grecia!"
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Giornooooooooooo!
Scusate il ritardo, ieri sono stata via tutto il giorno e tornata, post doccia, ero assorta nel nostro Mika e nelle sue elucubrazioni sulla pestA, la tronçonneuse, il casting ai legni e la nuova storia dietro Billy Brown.
Eccovi qui! Io invece sarà meglio che mi metta sotto a scrivere tra un impegno e l'altro e il lavoro, perchè inizio ad avere pochi capitoli in avanzo.
- Andy riconobbe i passi di Mika appena entrato dalla porta dell'appartamento californiano che avevano in affitto da una settimana e intuì come la sessione in studio non dovesse essere andata esattamente come auspicato.-- "...che gli hai risposto tu...?" chiese un filo intimorito. Conosceva la sua bontà d'animo, ma allo stesso modo conosceva i suoi momenti di collera.-
- "...ma devo lavorare Andy... mi ero preso queste due settimane per l'album..." cercò di fargli capire "posso sfruttare questa settimana a Londra in studio".-
- Andy lo abbracciò teneramente a quelle parole, appendendosi al suo collo con le braccia "Sei proprio un uomo da sposare!" affermò baciandolo con trasporto, provocando in Mika uno sfarfallio incontrollato e una sferzata di serotonina che lo sconquassò da capo a piedi, dandogli la conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, di aver fatto la scelta giusta.-
Eeeeeccovi! Buona settimana a tutti!
Vv
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Two of a kind
FanfictionLa Mikandy più lunga che sia mai stata scritta. La loro vita raccontata dagli albori fino al 2015. 1000 pagine di word, 200 capitoli, 4 anni e mezzo di pubblicazione. Andò a posare le mani sulle sue ginocchia, accucciandosi di fronte a lui, cercan...