"Ceeeerto. Adesso glissa sul clima milanese per non ammettere che l'inverno inizia a fine dicembre!" lo sfotté bellamente puntandogli contro la forchetta e ridendo.
"Mamma che pesante che sei Dermanis! Hai rotto! Io tre mesi insieme non ce li passo con te, sennò ti mollo!" sbuffò teatralmente Mika alzando gli occhi al cielo.
Il clima pesante di poco prima completamente dimenticato.
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"ANDY!!!!" l'urlo quasi infuriato di Mika fece sobbalzare il biondino che in boxer se ne stava davanti alla cabina armadio del fidanzato spalancata, in cerca di una felpa che lo salvasse dai 12 gradi scesi sulla cittadina italiana dopo gli acquazzoni degli ultimi tre giorni.
"Ma sei cretino??! Quasi mi viene un infar..." sbottò in risposta, voltandosi con sguardo truce verso il moretto che a lunghe falcate lo aveva raggiunto nella sua stanzetta personale e gli stava sbraitando contro quasi avesse visto un ragno gigante.
"Esci subito da qua!!" tuonò il libanese, indicandogli la porta, prendendolo per un braccio per velocizzare la cosa.
"Eh?? Ma no! Sto cercando una felpa, fa freddo! Che cosa cavolo sbraiti??!" gli fece eco a voce un tono più bassa ma comunque adirata. Gli strilli del compagno decisamente non graditi a quell'ora del mattino, nemmeno per uno come lui.
"Ti ho detto esci!" puntualizzò nuovamente il libanese, senza rendersi conto che quel comportamento a dire poco folle stava per prima cosa infastidendo il biondo all'inverosimile, e per seconda, lo stava decisamente insospettendo.
Andy a quel punto, un po' per dar contro a quei modi sgarbati che non gli piacevano minimamente, un po' per spirito di sfida, si impuntò in mezzo alla cabina a braccia conserte, enunciando un sonoro e chiaro "NO!"
Mika lo scrutò con sguardo di fuoco senza mollare la presa sul suo braccio.
"No ma dico ma ti vedi?? Sembri indemoniato..." lo indicò con una mano, alzando le sopracciglia beffamente con fare sospettoso. "E tu sei così solamente in una circostanza......." Constatò andando a frugare nei 7 anni di memorie che aveva di lui e con lui.
"...ossia quando il controllo della situazione ti sfugge di mano" concluse con un mezzo sorriso sbieco.
"E se hai sclerano vedendomi nella tua cabina armadio e stai gridando come un ossesso perché mi vuoi fuori, significa che stai nascondendo qualcosa esattamente qui!" disse facendo roteare un dito sopra la sua testa, indicando gli intorni della stanzetta.
Mika assottigliò gli occhi nocciola riducendoli a due fessure. "Ok, il livello di incazzatura sta crescendo, ergo, ci ho preso!" continuò Andy.
"Dopotutto domani è il mio compleanno... che stupido... dovevo arrivarci subito..." sentenziò con un sorriso raggiante che fece inspirare nervosamente Mika.
"Se non avessi fatto tutta sta pantomima, io avrei rubato la prima felpa non glitterata, non millecolori, non con bruchi, farfalle e unicorni che mi fosse capitata sotto mano, e me ne sarei uscito ignaro di tutto. Ma a sto punto hai appena dichiarato aperta la mia caccia al tesoro!!" sorrise a 32 denti strofinandosi le mani e iniziando a guardarsi attorno.
Mika lo guardò torvo "Ti odio, ti odio, TI ODIO!" strillò uscendo dalla cabina a passi lunghi e ben distesi, infuriato con sé stesso, più che con Andy per essersi tradito in modo così stupido e ingenuo. Il suo istinto protettivo aveva appena fatto a pezzi la sua sorpresa.
Andy intuì la questione e con un grande sforzo di buona volontà e un sospiro rassegnato, fermò il suo sguardo vagante, afferrò la prima felpa che trovò a portata di mano e si diresse fuori dalla cabina, spegnendo la luce e chiudendo la porta dietro di sé.
Senza attendere oltre, in boxer e felpa raggiunse la cucina, dove Mika nervosamente stava ammucchiando sul tavolo i diversi componenti della colazione. Prese posto alla penisola, osservando lo zigzagare del compagno avanti e indietro dalla credenza, al frigo, al tavolo.
"I regali in sé sono solo regali... quello che mi piace di più delle tue sorprese, sono i tuoi occhi e il tuo sorriso quando mi sveli ciò che hai elaborato con tanto amore." Parlò dolcemente, senza imporre a Mika un freno alla sua marcia costante.
"Quindi no... non passo al setaccio la tua cabina sapendo che così facendo rovinerei tutto. Giustamente vuoi che aspettiamo domani... e così sarà" concluse aspettando che Mika si fermasse per potergli rivolgere un sorriso sincero e grato.
Ad ogni frase infatti Mika aveva rallentato la sua camminata frenetica e arrivato all'ultima, piazzò sul tavolo il panetto di burro e l'avocado, prendendo posto definitivamente di fronte a Andy, osservandolo.
Un sorriso gli nacque spontaneo sulle labbra alla vista della maglia azzurro sgargiante con tanto di stelline gialle e cuoricini rossi cuciti ovunque, addosso all'uomo dalle perenni maglie tinta unita sobrie.
"Quanto sono coglione da 1 a Marte...?" chiese scuotendo la testa piano, tagliando l'avocado a metà.
"Marte...." Rispose Andy con una risatina, lasciandogli un buffetto giocoso sulla guancia.
"Sì ma davvero eh" annuì il moro "Non te ne saresti mai accorto..." considerò ad alta voce "Fortuna che sei leale" commentò con uno sguardo dolce verso il suo uomo, che gli carezzò la mano.
Mika la prese nella sua stringendola "E' un regalo che devo darti con una piccola premessa e una spiegazione. Se lo avessi trovato prima... sarebbe stato un casino. Quindi grazie" asserì sporgendosi a lasciargli un bacio lento e amorevole.
"Adesso sono ancora più curioso... ma aspetterò!" gli sussurrò sulle labbra, lasciandovi un ultimo bacio a schiocco.
Mika tornò a imbastire il suo sandwich "Comunque Mika... mi hai fatto saltare le coronarie con quell'urlo prima! Se vuoi che arrivo ai 30 anni, ti conviene non farlo mai più!" puntualizzò tirando in ballo lo spavento che si era preso.
"Tuu?? E IO?? Quasi mi viene un infarto!!!" tornò però all'attacco Mika, attingendo dalla sua vena scherzosa ma nemmeno troppo.
Andy alzò un sopracciglio. "Adesso IO devo sapere dove TUUU nascondi le MIE sorprese?? Ma ti pare??" ribadì con un gesto della mano a indicare il suo grado acuto di psicosi.
Mika sbuffò intuendo di non essere per nulla dalla parte della ragione "E comunque con quella felpa sembri un clown!" partì quindi all'attacco su un fronte differente.
Andy a quel punto scoppiò a ridere senza ritegno, sputacchiando pezzi di panino. "Ma se è la tuaaaaa??!" gli fece notare palesemente. Ma Mika aveva di che commentare a riguardo "Appunto! Su di me fa dandy boy, su di te fa clown!"
Il greco lo scrutò di sottecchi, ma alla sua faccia giocosamente saccente, raccattò il suo sandwich e quello appena farcito dal compagno per sé e con un teatrale "...io dopo questa emigro in Islanda" si spostò in salotto.
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"Taaaanti auuuguuuri a MEEEE, tanti auguuuuri a MEEEE, tanti auguri al tuo ragaaaazzzzzooooo, svegliati e dammi il reeeeegaaaaloooooo!" Andy non aveva saputo resistere. Sveglio dalle 8 di mattina, aveva aspettato una mezz'oretta girandosi nel letto, e poi aveva deciso che non avrebbe aspettato fino alle 10 o alle 11 per levarsi la curiosità di ciò che Mika aveva in serbo per lui.
Era conscio che così facendo in una normale mattinata qualsiasi lo avrebbe ucciso, ma giocandosi la carta compleanno, sperava nella sua grazia.
Lo sguardo torvo che Mika assunse ancora prima di aprire gli occhi gli fece capire che se non avesse agito dolcemente si sarebbe scordato probabilmente il regalo e un sorriso da parte sua fino a sera.
"Daaai amorino mioooo, voglio passare la giornata del mio ultimo compleanno da ventenne con te in giro per Milano..." tentò allungandosi su di lui facendo salire le mani da sotto la maglietta leggera lungo tutta la schiena, finendo in un leggero massaggio a spalle e collo.
"No, tu vuoi solo il regalo" mugugnò lui affondando la testa nel cuscino e godendosi senza ammetterlo, le attenzioni del suo neo 29enne.
Andy proseguì lasciandogli piacevoli grattini lungo i muscoli rilassati della schiena e dei fianchi sentendolo sospirare di piacere. "...anche il regalo... ma voglio te..." asserì spostando le mani al collo e quindi alla nuca, affondandole nei capelli scarmigliati ma morbidi del libanese.
"Hmmm" mugolò in risposta, aprendosi in un sorriso alle coccole delicate del compagno. "Continua ti prego..." si lasciò andare in un sussurro implorante, certo che dopo quella piccola richiesta, non avrebbe potuto negare quelle che sarebbero seguite dal compagno, in diretta conseguenza.
Andy ridacchiò soddisfatto allungandosi meglio su di lui e passando a massaggiare le braccia, lasciando leggeri graffi innocui ma piacevoli, a giudicare dalla pelle d'oca che vide formarsi a poco a poco.
"Hmmmmmm" Mika si lasciò andare ad un mugugno di pura estasi, aprendosi in un sorriso sincero e incantato.
"Non mi stai convincendo ad alzarmi così però eh..." aggiunse sbadigliando, strusciando il viso contro il cuscino senza mai socchiudere nemmeno gli occhi.
Andy passò i pollici alla base del collo premendo dolcemente "Noto..." annuì sorridente continuando.
"Ma io sono un ragazzo modello che mette il benessere del proprio compagno di vita prima di tutto" gli sussurrò ad un orecchio.
Mika si sentì avvampare e formicolare lo stomaco alla definizione che Andy aveva appena dato di lui, e sorrise senza ritegno "Sono proprio fortunato... pensare che credevo mi avessi svegliato per avere il tuo regalo..." gli ricordò facendo lo gnorri.
"Noooo! Non oserei mai svegliare il mio ghiro alle 8 e mezza del mattino solo per avere il mio regalo prima delle 11........." ammise senza riuscire a celare un sorriso menzognero, che Mika pur non vedendo, percepì dalla voce.
"Noooo, non lo faresti mai.............bugiardo!" incalzò il moro a quel punto, voltandosi sotto di lui e degnandolo finalmente del primo vero sguardo della mattinata, carico di furbizia mista a amore.
"Oh buongiorno Moosiiiiie! Ti sei svegliato presto stamattina!" trillò Andy strizzandogli le guance giocoso.
Mika non riuscì a non ridere a quell'uscita a dir poco canzonatoria "Mavaffanculo va!"
Andy rise a sua volta di cuore abbassandosi a baciarlo passionalmente.
Mika ricambiò ben lieto e poi si premurò di fargli gli auguri prima che Andy glielo ricordasse nel suo classico modo saccente "Buon compleanno scassapalle!" asserì iniziando poi a tirargli le orecchie per le 29 volte di rito, alternano destra e sinistra.
"AHIOOOOOOOOOO!" l'urlo di dolore che si alzò dalla camera all'ultima sonora tirata, fece ridere a crepapelle il moretto che fingendosi preoccupato, gli lasciò una carezza in viso esordendo con un "Ooooh povero cuccioliiiino" che gli fece guadagnare un pugno su una spalla.
"Dopo tutto questo dolore, il regalo me lo devi!!" si imbronciò Andy squadrandolo risoluto.
Mika si mise seduto finalmente alzando giocosamente gli occhi al cielo "Tutto questo dolore... mamma mia sentitelo, il delicato" stiracchiandosi quindi e dirigendosi verso il bagno.
Una mezz'oretta più tardi, i due erano seduti sul divano del salotto del loro appartamento in centro a Milano.
"Allora??" chiese Andy impaziente, spronando il compagno a svelargli la sua sorpresa.
"Alloooora..." iniziò Mika, incrociando le gambe come era solito fare e ponendosi esattamente di fronte al compagno di lato sul divano.
"Ti ho detto che serviva una premessa, ed è così, ci tengo a spiegarti un paio di cose prima di darti il regalo" iniziò il suo piccolo discorso, attendendo che Andy annuisse.
"Punto primo: dammi la definizione di regalo..." chiese a bruciapelo, ricevendo uno sguardo perplesso dal biondo.
"Ehm... qualcosa che qualcuno ti dà per compleanno o per altri motivi e che di solito non ti aspetti e che... boh che altro...?" chiese non troppo sicuro di dove quel discorso sarebbe andato a finire.
"Sì... esatto... qualcosa che si riceve, inaspettato, personale... gratuito..." continuò il libanese, aggiungendo un aggettivo fondamentale che Andy non aveva citato.
Quest'ultimo annuì attendendo che continuasse.
"Ogni anno mi devo ingegnare sempre di più, per lavorare sulla questione inaspettato perché spesso vado sul sicuro, facendoti regali che in un certo qual modo tu mi hai richiesto, senza chiedermelo veramente, nel corso dell'anno. Cose che so che ti servono o ti fa piacere ricevere." Continuò mentre Andy lo ascoltava attentamente.
"Anche stavolta ho lavorato in questo senso, anche se forse più sul ti serve che sul ti fa piacere ricevere" aggiunse, lasciando il greco sempre più perplesso.
"Non ti sto seguendo..." asserì ad un certo punto Andy, infatti, mettendo in mostra la sua totale non comprensione.
"In breve, quello che ti sto chiedendo, è di accettare questo regalo per quello che è... un regalo." Disse scrutandolo negli occhi intensamente.
"Senza fare storie, senza insultarmi, senza pretendere io faccia un passo indietro." Continuò "Sii conscio che sarai liberissimo di farne l'uso che vorrai, e che non sta ad implicare da parte mia nessuna forzatura di nessun tipo nei tuoi confronti." Concluse mantenendo un atteggiamento risoluto ma amorevole nello sguardo e nei gesti.
Andy lo scrutò incerto e un attimo intimidito "...mi stai spaventando..." ammise.
Mika in risposta gli sorrise innamorato. "Aspetta qui un attimo per favore, e chiudi gli occhi, grazie."
Poi sparì in corridoio, andando a recuperare le tre scatole di grandezza decrescente, impilandole una sull'altra attendo a non sciupare il fiocco di ognuna.
Andy percepì il viavai e udì il fruscio delle scatole sul tappeto e dovette armarsi di tutta la buona volontà di cui era capace per non aprire gli occhi e sbirciare.
"E' un regalo a pezzi...?" chiese quando sentì il compagno finalmente sedersi accanto a lui.
"Più o meno" ammise Mika con una risatina da fanciullo. "Aprili pure" gli diede finalmente il via con un sorriso.
Lo vide aprire gli occhi e spalancare appena la bocca notando i tre scatoloni davanti a sé.
"Wow! Non uno, 3! Figo!" si avvicinò osservandoli da vicino. "Devo cominciare da uno in particolare?" chiese impaziente.
Mika fece spallucce "Non per forza, ma fossi in te aprirei il più grosso per primo".
Andy non se lo fece ripetere due volte e spostando gli altri due pacchetti più piccoli da sopra, strappò delicatamente la carta del pacco più grande, rivelando il nome con tanto di codice specifico di ciò che vi era contenuto.
Sgranò gli occhi incredulo tirando trasversalmente la carta e svelando l'immagine per intero.
In un batter d'occhio tutto il discorso di Mika pareva avere un senso logico, ogni sua singola parola.
Ancora a bocca aperta e occhi spalancati si sedette per terra sul tappeto di fronte al pacco, finendo di togliere la carta con cura e accarezzando lo scatolone.
"Adesso ho capito..." ammise in un sussurro "e scommetto anche di sapere cosa ci sarà in quei due pacchi" ammise ancora incredulo.
Si voltò verso Mika, che nel frattempo si era seduto a sua volta per terra e con un sospiro ammise tutto ciò che avrebbe voluto dirgli, ma non poteva "Ti direi che non dovevi, che ti avevo esplicitamente detto che non volevo in alcun modo che in tutto questo ci mettessi economicamente del tuo, che non so nemmeno se sarò in grado di far fruttare tutto questo ben di Dio, ma tu mi hai praticamente impedito di insultarti in ogni maniera possibile perché mi tocca accettare queste cose come regalo di compleanno da parte tua, mi tocca riconoscerti l'astuzia di avermi fregato, e non posso nemmeno arrabbiarmi fingendo tu mi stai mettendo pressione su una decisione che sai volevo prendere con calma, perché mi ha già detto che posso farne quello che voglio. Allo stesso tempo però lo sai benissimo che mi sentirei in colpa a non andare avanti con i miei progetti, e con l'idea di diventare freelancer dal momento che mi hai risolto tutti i problemi maggiori, quindi sai che finirò per farlo. Mi hai incastrato e basta... su ogni fronte!"
Mika lo guardo sorridendogli teneramente e gattonò accanto a lui prendendogli le mani nelle sue.
"Sì amore, ti ho incastrato perché so che sei una testa dura e non avresti accettato tutto ciò in nessun altro modo che non fosse questo. Non ti sto forzando e non voglio farlo, ma ti conosco abbastanza da sapere che ci sono volte in cui hai bisogno di una spintarella per andare avanti e fare ciò che vuoi. Se non fossi certo al 100% che tu ne fossi in grado e perfettamente all'altezza non lo farei, credimi. Tu hai fatto lo stesso con me una marea di volte, guarda solo con l'idea di fare televisione... non credo l'avrei presa questa decisione senza la tua spintarella. Lo sto facendo perché credo in te e nelle tue idee. Riconosco nel tuo sguardo la stessa scintilla creativa che ho anche io e voglio essere certo che tu abbia la possibilità di fare ciò che ti senti, perché sono convinto che saprai fare grandi cose e perché so come ci si sente a realizzare i propri progetti.
Quindi sì, ti ho incastrato ma se funzionerà mi ringrazierai molto presto. Se non funzionerà beh... potrai sempre usare quella roba figa per fare le riprese con Thyrsos... ne sarà solo che contento!"
Andy sospirò dolcemente a quelle parole. Dovette ammettere a sé stesso che il compagno aveva gestito la cosa in modo scaltro e geniale, tale da non lasciargli adito a scontri o lamentele.
Con null'altro da fare se non ringraziarlo infinitamente si sporse a lasciargli uno dei suoi baci più sentiti, per poi ricevere l'invito giocoso ad aprire il resto dei pacchi.
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Buoooondì!
Eccovi qui il nuovo capitolo!
Allora... vi avviso che in settimana me ne vo' in ferie, quindi non so esattamente quando riuscirò a postare dato che dal telefono è un'impresa titanica. Vi lascio le caramelline e ci aggiorniamo appena ne avrò tempo e occasione.
-Andy dal tavolo della sala da pranzo, adibito temporaneamente a studio per sfruttare il fresco naturale del piano interrato a dispetto dello studio al secondo piano, lo guardava curioso, buttando un occhio al rendering del suo video di tanto in tanto.--"In quel caso, non devi fare altro che salire due piani di scale, anzi tre, perché scommetto che ce l'hai in studio, e recuperare quella cosina chiamata trasformatore che il tuo pc ti stava chiedendo da mezz'ora buona, senza che tu lo degnassi di attenzione." Gli fece segno verso la porta con un sorrisino beffardo in volto.-
-"DEVO PRENOTARE IL VOOOLOOOOO!!!!" lo sentì sbraitare dal salotto e non poté esimersi dal tornare da dove era appena venuto e cercare di capire cosa stesse succedendo.-
-Poi notò il tablet con il file aperto in mano a Andy e si sentì gelare.
"Ehm... Andy.... Non è come sembra......." si premurò di giustificare quanto sicuramente letto dal biondo.-
Eccovi!
Ok, l'ultima caramella è un po' da suspance... è un po' che non chiudo capitoli illegalmente... dovete concedermelo!
Se vi viene in mente mandatemi un messaggio venerdì ricordandomi di aggiornare, sono un po' presa da 1000 cose e sicuramente finirò per dimenticarmi, se me lo ricordate forse evitate di leggere il capitolo il venerdì successivo! :P
A presto e grazie folks!
Vv

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Two of a kind
FanfictionLa Mikandy più lunga che sia mai stata scritta. La loro vita raccontata dagli albori fino al 2015. 1000 pagine di word, 200 capitoli, 4 anni e mezzo di pubblicazione. Andò a posare le mani sulle sue ginocchia, accucciandosi di fronte a lui, cercan...