Evanescent

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"Io direi che vado a nanna, qui è l'una e mezza e domani alle 8 sono in piedi. È quello che dovresti fare anche tu... domani torni in Italia, giusto?" chiese, spronandolo a prendersi un minimo cura del suo sonno per non finire stremato, non troppo certo lo avrebbe ascoltato.


"Sì, domani Milano di nuovo" confermò portandosi una mano tra i riccioli, sospirando "Ma sapere che ti rivedrò presto mi basta come carburante per tutta settimana" ammise teneramente.
Con una buonanotte dal sapore dolce e zuccherato, si lasciarono ognuno alle proprie nottate solitarie.

-*-*-*-*-*-La pioggia che doveva tormentare Egina e Atene per una settimana, arrivò puntuale come un orologio svizzero e Andy ne fu sia estremamente contento che lievemente scocciato.


Il suo capo gli aveva concesso ben 4 giorni di ferie, ma prima di lasciarlo partire, lo aveva nuovamente intrappolato con i ragazzi del documentario artistico-culturale con la scusa di volere uno come lui a spronarli come si conveniva.

Giunto al suo terzo giorno di lavoro, l'ultimo prima di lasciare la Grecia per la fredda Italia, si sforzò di essere più cordiale con tutti, compreso Stef, che nei giorni precedenti non aveva mancato di stargli appiccicato e lagnarlo con i suoi discorsi sempre corredati dallo stesso preciso fine.

"È vero che domani non ci sei?" chiese il ventottenne portandoglisi accanto durante uno dei necessari tempi morti della registrazione. Andy sorrise al pensiero di levarselo dalle scatole per qualche giorno e lui sorrise di rimando, finalmente soddisfatto di vederlo chiacchierare con lui senza la sua solita espressione risoluta e professionale.

"Vero, e nemmeno per i giorni a seguire" si lasciò sfuggire forse troppo gongolante al pensiero di rivedere Mika dopo più di un mese e mezzo, da riuscire a contenersi.

"Vacanzina eh... Dove te ne vai di bello?" chiese lui, approfittando della sua buona indole e della parlantina improvvisamente sbocciata chissà come.

"Un po' qua un po' la... Italia, Francia..." rimase vago, osservando fuori dalla finestra la pioggia fitta che contornava Atene.

Stef gli riservò uno sguardo sognante "Splendido! Io a parte Barcellona non sono mai uscito dalla Grecia..." confessò ricevendo uno sguardo quasi incredulo dal biondino che in pochi anni aveva visitato letteralmente tutti i continenti. "E ci vai tutto solo?" si fece avanti nuovamente.

Andy ci pensò brevemente, poi decise che fosse cosa saggia parlare sinceramente e cogliere l'occasione per fargli capire la sua situazione sentimentale una volta per tutte: "Vado a trovare il mio ragazzo che lavora là"

Il cameraman greco rimase un attimo interdetto, ma fu contento di avere la conferma che il collega viaggiasse sulla sua stessa linea d'onda in quanto a gusti.

"Oh, è italiano?" chiese quindi curioso "No, non lo è, ma ci lavora" spiegò stavolta sbrigativamente, sperando di chiudere la faccenda e sgusciare via.

"Immagino non vi vedrete troppo spesso..." insinuò però ancora, lasciandosi sfuggire un timido sorriso.

Andy trattenne lo sguardo tagliente e si limitò a liquidarlo con un veloce "Sappiamo gestire bene il nostro tempo" prima di annuire al cenno del collega che da in fondo alla sala aveva dato il via alla nuova sessione di riprese che li tenne impegnati a ritmo serrato a lungo.

Verso sera, una volta concluso il tutto, la comitiva uscì per una veloce cena e Andy si trovò a non poter rifiutare, data la presenza del capo e la sua prossima dipartita.

Quello che però non si aspettava di dover sopportare era la presenza nuovamente ravvicinata si Stef, che con scaltrezza sgusciò velocemente accanto a lui sulla panca del pub, intrappolandolo tra sé stesso e un altro collega.

Two of a kindDove le storie prendono vita. Scoprilo ora