Il riccio assecondò la sorella prendendo posto accanto a lei. La circondò con il braccio libero dal piccolo Bobo e le stampò un affettuoso bacio in fronte.
"Mamma Pal!"
La trentatreenne strinse il fratellino in un abbraccio e ricambiò il gesto di affetto. "Ebbene sì! Chi l'avrebbe mai detto eh" ridacchiò.
-*- 3 ANNI DI TWO OF A KIND -*-Andy osservava il piccolo biondino, in braccio al compagno dallo schermo del suo cellulare, senza riuscire a smettere di pronunciare parole dolci e pucciose una dopo l'altra "Dio ma che meraviglia che seeeeei!!!!".
Thyrsos l'aveva incastrato in un impegno di lavoro proprio in quei giorni e volare immediatamente a Londra per far visita al nipotino si stava rivelando più problematico del previsto, così Mika aveva pensato bene di rimediare.
Paloma se la rideva alla grossa, invasa da una tenerezza sconfinata, scrutando fratello e cognato completamente rapiti dal suo bimbo.
"Pal io te lo rubo, te lo giuro!" la mise in guardia con espressione estasiata, fregandosene se i colleghi lo stessero osservando curiosi.
La secondogenita di casa Penniman rise di più "Adesso aspetto che vi decidiate voi due!" li spronò, alludendo alla spiccata aura di tenerezza che avvolgeva entrambi in quel momento.
"Eeeeh, è un filino più complicato di così..." ridacchio Andy, sorridendo sia alla cognata, che al compagno.
"Suvvia..." commentò la ragazza, prendendo Bobo che stava dando segni di fame, mugolando contrariato, tra le braccia di Mika.
"Sempre affamato, sei proprio un Penniman!" rise chiacchierando amabilmente col suo pargolo, scoprendo il seno e dando il via alla poppata di mezzogiorno.
"Decisamente affamato!!" concordò Mika accarezzandogli il braccino, notandolo succhiare avidamente.
"Speriamo che succhi anche un po' di ciccia qui" si lamentò Paloma toccandosi le cosce tonde degli ultimi 9 mesi.
"Ma vaaaa, sei bella così! Un po' di curve stanno bene" le tirò un lievissimo pizzicotto a cui lei replicò immediatamente aggiungendo "Certo, facile dirlo quando sei 1.90 e pesi 70kg"
"Shhhhh taci!" la zittì giocosamente, poi all'ennesimo squillo del suo cellulare, ignorato fino a quel momento, sbuffò e procedette col rispondere.
Il suo manager gli ricordava con fare perentorio i suoi impegni francesi, e lo invitava senza troppi giri di parole, a prendere il primo Eurostar disponibile e rimettere piede in suolo parigino.
La finale del talent numero uno in Francia, era ormai imminente e il suo finalista Kendji aveva decisamente bisogno dei suoi consigli e delle sue direttive per portare a casa la vittoria.
Tutti quanti lo davano come il favorito, e a Mika quell'aspettativa da soddisfare metteva un'ansia inarrivabile.
Se ne accorse perfino il diciassettenne, leggendogli in volto la preoccupazione non appena varcò la porta della sala prove, e per una volta fu lui a rassicurare il proprio coach.
"Ma sì Mika... se non vinco non fa nulla, io la mia musica continuo a farlo lo stesso. E poi faccio già parte di quelli che andranno in tournée" gli ricordò, scrollandogli di dosso un po' della tensione che lo stava attanagliando, ricordandogli come, a prescindere dal risultato finale, lui aveva comunque raggiunto il suo scopo nonché il suo sogno.
"Shhhhhh! Ricomincia da capo questa strofa che ci sei quasi" lo invitò concitatamente a non cincischiare oltre e a prendere sul serio la sessione. Quel ragazzino aveva la capacità di trasformare qualunque canzone a suo modo e certe volte aveva il dovere di riportarlo sui binari giusti, per evitare che si perdesse e che quella sua peculiarità divenisse un difetto.
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Two of a kind
Fiksi PenggemarLa Mikandy più lunga che sia mai stata scritta. La loro vita raccontata dagli albori fino al 2015. 1000 pagine di word, 200 capitoli, 4 anni e mezzo di pubblicazione. Andò a posare le mani sulle sue ginocchia, accucciandosi di fronte a lui, cercan...