"Dai, Splendido ragazzO, buonanotte!" concluse poi Andy, ormai sicuro che il compagno fosse tranquillo e sereno, enfatizzando le due parole, attribuendogli entrambi i significati.
"Notte! <3 " chiuse quindi la conversazione definitivamente anche Mika, correndo in bagno e finendo di sistemarsi, prima di buttarsi a letto e dormire finalmente sogni tranquilli.
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Un'estate così pesante Mika non la ricordava da parecchio tempo.
L'orologio per Swatch in dirittura d'arrivo, gli occhiali di Lozza in lavorazione, il songbook in fase creativa, la casa di Miami in crescita di qualche metro la settimana, il suo italiano in miglioramento costante, Xfactor in piena fase selettiva con l'ultima data di audizioni, i bootcamp e gli home visit, l'idea di firmare per The voice sempre più concreta e le prime idee per il nuovo album in cantiere.
Il tutto condito da una costante frenesia e adrenalina in circolo.
"Anche io voglio le ferieeeee" piagnucolò al telefono ad un Andy comodamente sbragato al sole greco con suo padre e sua sorella, sull'isoletta di Egina. Il giovincello infatti aveva preso la palla al balzo alla proposta di Alexis di inaugurare l'avvento della pensione trascorrendo qualche giorno nella vecchia casetta dei nonni sull'isoletta che aveva dato i natali a suo padre.
"Dai, ad agosto ci facciamo una bella vacanza!" lo rassicurò il ragazzo, cercando di non infierire sulle differenti giornate che i due stavano avendo al momento.
Mika mugugnò sconsolato "Eh ma siamo a fine giugno..." gli fece notare tristemente, puntualizzando le quasi 5 settimane che ancora aveva da lavorare prima di arrivare a poter godere dell'attività a cui Andy si stava invece già dedicando.
"Non dire così, sembra ieri che eravamo in Nepal... e sono già passati quasi 7 mesi..." evidenziò il biondino, spronandolo a vederla in maniera positiva, sicuro che quelle settimane gli sarebbero volate senza che se ne accorgesse.
"Già, speriamo..." si lasciò andare il riccio, buttando un occhio all'orologio e notando di essere quasi in ritardo, di nuovo, per il suo incontro con Isabella.
"Vado che sono già in ritardo, tanto per cambiare..." gli riferì tristemente.
"Eleni e papà ti salutano, se non te lo dico mi ammazzano!" gli riferì notando per l'ennesima volta la sorella mimargli l'ordine perentorio con le labbra.
Si salutarono con un velo di nostalgia e poi ognuno tornò alle proprie giornate.
"Scendo al porto da Hektor a prendere i polipi" annunciò Alexis uscendo dalla porticina di casa con un cesto di vimini in mano ed uno strano cappello verde militare in testa, dall'aria alquanto sgualcita.
"Vengo anche io!" Trillò immediatamente Andy, raggiungendolo a corse.
Eleni nel vedere uscire il padre conciato in quel modo scoppiò in una fragorosa risata, indicandolo "Cosa ci fai col cappello del nonno??" chiese tra le risa.
Alexis la guardò con un sorriso canzonatorio, per poi rivolgersi al figlio, indicarsi e chiedergli in tono fintamente ferito "Mi trovi ridicolo?"
Andy sorrise gioiosamente a quello scambio di battute "No pa', sei fighissimo!" gli disse, avvicinandosi e levando un filamento di ragnatela penzolante da un lato del copricapo recuperato in qualche anfratto polveroso della casetta ormai in disuso da anni.
"Questo cappello nuovo di zecca ti sta proprio da Dio!" enfatizzò con un mezzo ghigno liberandosi della ragnatela sulla maglietta della sorella, beccandosi un "ANDREAS!!" schifato.
"Se vi sentisse vostro nonno, ne direbbe quattro a entrambi!" si risentì giocosamente il padre guardando verso il cielo con un sorriso, conscio delle battute dei figli, che se la ridevano di gusto.
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Two of a kind
FanficLa Mikandy più lunga che sia mai stata scritta. La loro vita raccontata dagli albori fino al 2015. 1000 pagine di word, 200 capitoli, 4 anni e mezzo di pubblicazione. Andò a posare le mani sulle sue ginocchia, accucciandosi di fronte a lui, cercan...