Off we go

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"Nessun problema. Oggi ho incontrato Dario Fo!" scrisse velocemente in risposta.

Le due frasi erano così apparentemente sconnesse che era certo di poter sentire il suo ragazzo ridere dall'altro lato del mediterraneo, ma a lui non importava.

Aveva incontrato Dario Fo!!

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Gennaio trascorse tra impegni vari. Andy proseguì le sue riprese in Grecia e iniziò altre due commissioni, mentre Mika si dedicò alle riprese di The Voice e ad altri piccoli progetti che aveva in ballo.

Andy aveva appena finito di ricevere i complimenti dal suo capo per un lavoro svolto in tempo record ed in maniera impeccabile e stava per congedarsi da lui, quando l'ennesimo messaggio alquanto minatorio, lo fece tornare sui suoi passi.

"Allora?? Questi giorni??" gli aveva scritto infatti Mika, più di un'ora prima.
"Senti Tyrsos... ti creo problemi se sparisco una decina di giorni... tipo dal 26 gennaio al 3 febbraio?" chiese con sguardo fin troppo supplichevole all'uomo.

Il capo gli sorrise ridacchiando "Se mi porti un altro lavoro come questo entro due giorni, puoi anche sparire tutto il mese caro..." gli concesse, ben sapendo come la cosa fosse assolutamente alla sua portata.

Andy si animò radioso, "Sarà fatto!" trillò, contento di aver ricevuto quella concessione così facilmente, quindi lo salutò e uscito dagli uffici ateniesi si sbrigò a chiamare il compagno, che dai numerosi punti di domanda nel messaggio, gli pareva alquanto impaziente.

Il cellulare di Mika non fece quasi in tempo a squillare, che il moro aveva già risposto.

"Allora??" chiese immediatamente, senza nemmeno degnarlo di un saluto.
Il greco rise a quella sua impazienza, che aveva letto impeccabilmente tra le righe, ma non sganciò subito la risposta assertiva alla sua domanda.

"E allora.... Perché 10 giorni Moosie? Che ti servo a fare?" gli chiese, certo che così facendo avrebbe solo accresciuto la sua insofferenza.

Il biondo lo sentì sbuffare sonoramente "Ma sentiiiii! Chiedili e basta!!" si animò il libanese, girovagando freneticamente per la villetta di Londra.

Andy rise ancora più sfacciatamente "...sto aspettando eh..." rincarò la dose, facendogli intendere di volere prima una spiegazione.

Mika emise un lungo lamento scocciato "Magaaaari, perché il 31 facciamo 7 anni insieme e voglio passarlo con te...??" gli rispose in tono tra il lagnoso e l'irritato.

Andy sorrise, ovviamente ci era arrivato, ma voleva farlo penare ancora un attimo "Aaahh! E devo chiedere tutti questi giorni, per festeggiare il 31...?" domandò di nuovo.

Mika a quel punto sospirò, capendo di essere finito fino al collo nelle provocazioni dell'astuto greco "Va beh... fa niente... se non vieni tu, vado in vacanza con mio fratello!" sentenziò certo che a quel punto il biondino avrebbe fatto un passo, se non due, indietro.

"Vacanza????" trillò infatti Andy, non appena lo udì pronunciare quella parola.

"Eeeeeccolo là... adesso scommetto che correrai dal capo a chiedere eh... stronzo approfittatore!" lo redarguì il libanese, sforzandosi di fingere un tono incavolato.

Andy rise, per nulla convinto dalla sua farsa "Non ce n'è bisogno caro il mio adorato Penniman... ho già tutti i giorni che mi hai chiesto" lo mise al corrente, schioccando la lingua con fare da ragazzo perfetto.

Mika rimase un attimo interdetto a quelle parole "Ma se mi hai detto che volevi sapere dove si andasse!!!" gli ricordò, nel tentativo di sbugiardare la sua farsa e incolparlo di averlo raggirato.

"Esatto. Non ti ho detto lo volessi sapere PER chiedere i giorni però... quello l'hai aggiunto tu nella tua mente..." gli fece notare con la pacata tranquillità di chi sa di avere la ragione dalla propria.

Il silenzio fu la risposta che ottenne e che gli fece quindi aggiungere la confessione finale "Volevo sapere cosa avessi in mente, non me l'avresti mai detto nemmeno sotto tortura, se fossi stato certo che avessi già ottenuto i giorni di permesso..." asserì vittorioso.

Mika rimase di sasso a quella confessione, dandosi dell'idiota. "Come faccio a farmi ancora ingannare da te in questo modo........." Si chiese, esprimendo anche apertamente la sua riflessione.

Una risata sentita gli fece immancabilmente capire di essere totalmente in mano al compagno e alla sua astuzia.

"Per farmi confessare la meta, mi ingegnerò nei prossimi giorni..." lo mise in guardia con una breve ghignata.

"MAI! Non te lo dirò MAI!!!" si animò Mika, facendo ridere il biondino di gusto.

"Questo lo vedremo Moosie!" affermò confidente "Adesso fuggo che scendo in metro e non prende. A dopo mio agente di viaggio!" lo salutò con un bacio, prima di scendere le scale della linea blu.


Una decina di giorni più tardi, i due girovagavano per la stanza davanti a due valigie aperte e vuote.

"Non me la fai tu la valigia! Dimentichi qualcosa DI SICURO!" si animò Andy, dopo che il compagno aveva dribblato la domanda su che tipo di abbigliamento necessitasse la loro meta, offrendosi di pensare lui ai bagagli di entrambi.

"Non te lo dico dove andiamo... mettiti il cuore in pace occhioni blu..." rispose Mika con un sorrisone innamorato, passando davanti al compagno con aria soddisfatta.

"Non voglio sapere dove andiamo! Voglio solo sapere se devo vestirmi per andare a scalare il K2 o per fare snorkeling sulla barriera corallina!" specificò allargando le braccia in un vano tentativo di spiegargli le sue ragioni.

"È un no in ogni caso, e adesso, per cortesia, porta fuori Mel intanto che organizzo le cose, che se continui a ronzarmi intorno, dimentico sul serio qualcosa." Chiese cortesemente indicandogli la porta con espressione dolce e paziente.

Andy lo squadrò con un sopracciglio alzato, scettico a dir poco e poi allungò una mano. "Scommetto un mese di servigi da parte tua che lascerai a casa qualcosa per me di vitale importanza..." propose lasciando spuntare un mezzo sorrisino furbo.

"Andata! E adesso sciò!" accettò Mika stringendogli la mano. Andy approfittò della presa per tirarlo a sé e coinvolgerlo in un bacio passionale che sapeva di tacito ringraziamento per tutto quel piccolo teatrino e per il motivo per cui era nato.

"Vado... Penniman avvisato, Penniman mezzo salvato... a dopo!!" concluse quindi, lasciando la stanza con un sorriso radioso in direzione del ricciolino, che con la stessa espressione in faccia lo salutò con una linguaccia.

.
Il giorno seguente, Mika si svegliò con l'argento vivo addosso, trascinando in quella sua euforia anche il biondino che per una volta fu colui che si svegliò con maggiore difficoltà.

"Dermaniiiiiis! Su!! Muoversi!!" lo provocò battendo le mani un paio di volte per enfatizzare il concetto.

"Mamma mia Mika!! Cos'hai addosso??" replicò il biondo sbrigandosi a prendere le sue cose, caricandosi in spalla lo zaino, anch'esso preparato dal fidanzato e di cui non conosceva il contenuto.

Lasciarono la casa di Londra con lo stesso spirito con cui arrivarono in aeroporto. Pura eccitazione da parte di Mika, gioia e spirito d'avventura misto a perplessità per il greco.

Non appena mise piede nell'area partenze di Heathrow, Andy iniziò la veloce ma attenta scansione degli enormi pannelli blu, dove dozzine di destinazioni, voli e compagnie aeree si susseguivano con regolare cadenza, escludendo mete scontate e voli con orari di partenza troppo prossimi o troppo lontani dall'orario che il grande orologio a muro segnava poco distante.

"Deduzione numero 1, Sherlock Holmes?" chiese Mika affiancandoglisi e osservando a sua volta il pannello su cui in quella rotazione il loro volo non compariva.

"Hmm... ho qualche ipotesi..." rifletté facendo scorrere il dito davanti agli occhi per tenere il segno.

"Direi che Cancún mi ispira...così come Reikiavik, Dubai... Manila...Rio de Janeiro... Madagascar" scelse in base a orari e fattibilità, elencando a mano a mano che comparivano.

"Vedo che hai una localizzazione ristretta, ottimo!" rimarcò Mika palesemente sfottendo le sue ipotesi che andavano dal sud America, al nord Europa passando per sud-est asiatico e Africa.

"Hmm" borbottò Andy allungandogli una leggera gomitata. "Ringrazia la mia buona fede, o avrei potuto sbirciare nello zainetto!" gli fece notare.

"Ma io infatti mi fido di te e so che non lo faresti mai!" gli ricordò il moro, sottolineando la spiccata fiducia nei suoi confronti che sapeva avrebbe accresciuto il senso di colpa nel caso in cui avesse anche solo osato pensare ad aprire la zip dello zaino e frugare al suo interno.

Andy sospirò assottigliando le labbra sussurrando un "Odioso!" tra sé e sé, che non mancò di raggiungere le orecchie della figura in piedi alla sua destra, che infatti ridacchiò appena.

Si recarono agli imbarchi delle valige, dove una signorina dall'aria scocciata e frustrata già di prima mattina si rivolse a Mika con un "Da quella parte!!" allungando un braccio verso la postazione appena accanto alla sua per poi alzare la voce e avvisare la coda di seguito ai ragazzi asserendo seccata

"Lo dico per l'ennesima volta! Per Bangkok, gli imbarchi di là!!"
Mika si voltò verso la hostess di terra con uno sguardo di fuoco, mentre Andy dietro di lui esultava teatralmente, cercando di contenersi quel tanto che bastava. "Tailandiaaaa!!!" Trillò euforico sorridendo di pura estasi al compagno che ancora con fare corrucciato squadrava colei che gli aveva appena rovinato i piani.

"Stupida gallina frustrata!" borbottò a bassa voce, fregandosene di poter essere sentito, mentre Andy scoppiava a ridere stavolta senza premurarsi di trattenersi.

"Dai Moosie, l'avrei scoperto tra un'oretta al massimo" gli ricordò con un sorriso dolce, sperando di mitigare quello sguardo inceneritore.

"Avresti dovuto scoprirlo DA ME!!" continuò lanciando l'ennesima occhiata glaciale alla signorina che si era appena lasciati alle spalle.

Andy ridacchiò sommessamente avvicinandosi al bancone con la valigia "E' il karma... io sono stato bravo e diligente e il karma mi ha ripagato..." continuò mettendo in mostra tutta la sua euforia.

Mika invece borbottò a bassa voce passando la valigia all'addetta ai check-in stavolta gentile e sorridente, a cui lui però non ricambiò la spiccata cordialità, limitandosi a risponderle cortesemente e facendosi poi da parte.

.

"Perché hai prenotato solo una notte qui...?" chiese Andy salendo in ascensore verso la camera d'hotel nella capitale tailandese, osservando il compagno con insistenza dopo che la receptionist aveva gentilmente confermato la prenotazione a nome Penniman per una notte, nella camera da lui richiesta.

Andy lo conosceva bene da sapere che gli piacesse gironzolare e non mettere le tende in una città per settimane, nemmeno in vacanza, ma il suo sesto senso gli diceva che c'era qualcosa che gli stava sfuggendo.

A conferma della sua tesi, Mika fece lo gnorri per alcuni attimi, poi gli sorrise di sbieco, sfoderando tutta la sua aria furba e birichina.

"Mah... chissà..." bofonchiò con un sorrisone uscendo dall'ascensore, le cui porte si erano appena spalancate sul corridoio ocra del loro piano.

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Buuuuuuuon lunedì.
Colpa del weekend con Mika, Lormarghe e Lady Francoise se aggiorno oggi! :P
In ogni caso here we go!
Caramelle
I
I
V

- "Tra l'altro, due piccioni con una fava... Era dall'anno scorso che ti dovevo un viaggio in Tailandia" ricordò andando a prelevare dalla memoria quella promessa che Andy gli aveva strappato dopo aver accettato la sua folle idea di vacanza di Capodanno alternativa, che un anno e un mese prima l'aveva portato a congelare in una tenda a – 25°. -

- Poi tornò a leggere con entusiasmo la guida appena ricevuta in dono, commentando raggiante "Che bello! La mia collezione si amplia!!"-

- Andy, invece di ribattere allo stesso modo, lo rimirò con sguardo innamorato, cogliendo perfettamente il sarcasmo di quella sua uscita e ridacchiando. "No beh... lo sai che colleziono guide solo di posti in cui sono stato, quindi è implicito..." spiegò con nonchalance accarezzando la copertina satinata del libricino.-

- "Aaaandy!! Stiamo qui 3 giorni... c'è tutto questo bisogno di buttarmi giù dal letto alle 7 di mattinaaaa??" si lamentò stropicciandosi gli occhi assonnato.-

- Mika avanzava al suo fianco con mani in tasca e sguardo sognante, respirando quell'atmosfera d'altri tempi a pieni polmoni, senza che nulla potesse interferire con la sua profonda contemplazione di quei luoghi che senza bisogno di spiegazioni, gli stavano trasmettendo una serenità e una pace che pochi altri luoghi erano riusciti a insinuargli sottopelle. -

- "Non so quale delle due sia l'opera d'arte migliore" sussurrò avvicinandoglisi con la fotocamera tra le mani, voltandola alla sua portata, affinché potesse vedere.-

Eccovi tutto. Vi aspetto per le prossime caramelle!
A presto e grazie!
Vv

Two of a kindDove le storie prendono vita. Scoprilo ora