Καλλιτέχνης

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Era esattamente quello, ciò che voleva fare con quella canzone. Voleva prendere per mano e aiutare chi ancora non ci era riuscito,ad alzare la testa verso il mondo.

Non ci ragionò nemmeno troppo, lo aveva capito. Percorrere la sua vita e raccontare il suo percorso per aiutare e aiutarsi a capire, sarebbe stato il suo nuovo obbiettivo.

Aveva trovato la sua strada

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Mika rientrò a casa che erano ormai le 6 e mezza di sera di quella calda giornata inglese di agosto, salutò Melachi e velocemente andò a lasciare la torta Sacher appena comprata in pasticceria, sul ripiano in marmo.

Andy, sentito il trafficare in cucina e vista la reazione di Mel, fece per alzarsi dalla sua comoda sdraio in giardino, abbandonando il libro ormai a metà, ma fu raggiunto da un raggiante Mika e da una scodinzolante golden a seguire.

"L'hai presa sul serio questa cosa dell'abbronzatura vedo..." rimarcò immediatamente il libanese con aria furba, notando come il compagno fosse disteso al sole in nient'altro che un costume da bagno.

"Mi godo il tepore del sole di fine serata..." sviò lui, senza dargli né torto né ragione "Tu piuttosto, ti vedo contento" notò, riconoscendo l'aura gioiosa che Mika si portava appresso e riconoscendone la fonte "Hai iniziato a scrivere..." esponendola quindi fieramente senza bisogno di chiedere.

"Sìììììì!" L'acuto quasi sussurrato del riccio, il sorrisone raggiante che lo illuminò e il suo saltellare euforico, furono per Andy una scarica di fierezza e gioia immensa.

Mika si premurò di prenderlo per mano e trascinarlo in casa. Bramava troppo un contatto fisico con lui in quel preciso istante e non era troppo smanioso di condividerlo anche coi vicini.

Andy lo lasciò fare, trasportato da quello sfolgorio di emozioni che il compagno stava sprigionando nella tranquilla sera londinese.

Il libanese prese posto quasi con premura, sedendosi sul tavolo della cucina, facendo cenno al greco di avvicinarsi e avvolgendolo immediatamente in uno stretto abbraccio, intrecciando arti superiori e inferiori alla figura che in piedi lo osservava dolcemente e che lo accolse con un sorriso.

"Non sai quanto mi faccia piacere vederti così" sussurrò il biondino, carezzandogli il collo delicatamente, sfiorandogli poi il neo con le labbra e soffiando piano, infondendo un velo di freschezza in quell'abbraccio rovente d'estate.

Mika rimase accoccolato a lui ancora per un istante, poi si separò, decisamente accaldato, sentendo il bisogno di una doccia rinfrescante, a cui non si dedicò però, prima di aver racchiuso il viso di Andy tra le mani, come adorava fare, ed essersi perso in uno dei loro baci più sinceri e innamorati.

Dopo una cena sostanziosa ed una altrettanto sostanziosa fettona di Sacher, Andy decise per una passeggiata con Melachi e una conclusione di serata tranquilla sul divano, difronte a una qualche sciocca puntata di uno dei tanti inutili reality inglesi.

Il divano bianco panna, su cui i suoi 185 centimetri erano allungati, accolse dopo una manciata di minuti anche il secondo ed il terzo componente della casa.

Mel prese posto nell'angolino più distante del divano, memore delle lamentele del suo padroncino, che nei giorni precedenti le aveva gentilmente chiesto di levarsi di dosso, che di caldo ce n'era già abbastanza.

Mika prese posto tra i freschi cuscini, giocherellando un breve attimo con le orecchie morbide della sua quadrupede, poi, una volta che i cuscini ebbero acquisito la sua stessa temperatura, sgattaiolando furtivamente sull'altro lato del divano.

Two of a kindDove le storie prendono vita. Scoprilo ora