Rimasero a chiacchierare a lungo. Un po' della gioia spensierata di Andy riscaldò il più grande, ma a sua volta un velo di quella malinconia tangibile nelle parole di quest'ultimo pervase il biondino all'ascolto dall'altro capo del telefono, lasciandoli alla fine a navigare tra sfumature sgargianti e cupe che mescolate tra loro avevano preso le sembianze di un colore indefinito, spennellato momentaneamente come sfondo alle anime di entrambi.-*-*-*-*-*-*-Su quella sedia rossa, Mika si sentiva decisamente come un bambino al parco giochi. Se X Factor gli piaceva, The Voice lo adorava. Forse era anche grazie a quel sentimento di festa che aveva ogni volta che si sedeva su quella scomoda sedia girevole, se le 8 ore di registrazioni protratte fino a notte fonda non lo uccidevano come avrebbero dovuto.
Si divertiva un mondo a inventarsi escamotage per attirare i talenti favoriti nella sua rete, per farli definitivamente suoi e i colleghi parevano accogliere le sue sfide creative sempre con altrettanto savoir-faire, rendendo il tuto irresistibilmente spassoso.
Dopo due giorni pregni in quel modo, con altrettanti alle spalle, Mika arrivò a Londra completamente esausto.
Sbrigò i suoi impegni con la BBC in maniera piuttosto formale. Grazie al cielo non aveva da registrare e non dovette fingere una voce gioviale e coinvolgente per portare a termine ciò che doveva.
Passò da casa di Dave a prendere Mel. Sarebbe stato a Londra solo un paio di giorni scarsi ma averla con sé era certo avrebbe aiutato il suo fisico spossato e la sua mente affaticata dai troppi impegni, i troppi spostamenti, le troppe lingue.
Avere qualcuno con cui bastava uno sguardo per capirsi e un altro per sentirsi amato, era decisamente ciò di cui sentiva il bisogno in quel momento. Quei due occhi color miele di castagno gli sapevano infondere tranquillità e spensieratezza quasi quanto due zaffiri lucenti erano in grado di fare, zaffiri in cui mancava di perdersi da 6 lunghe ed interminabili settimane.
Passò da casa con lei a recuperare il suo McBook e il suo fedele hard-drive, custode di tutte le sue creazioni recenti e non, e si passò una mano in viso, nel tentativo di ripigliarsi e levarsi di dosso quell'abbiocco spossante che lo stava travolgendo. Forse aveva sbagliato a fissare quella sessione in studio per quella sera, ma ormai il danno era fatto e i soldi spesi per quella stanza in cui rinchiudersi a comporre e mettere in musica le idee delle ultime settimane, nessuno glieli avrebbe restituiti. Si fece forza quindi e preso il guinzaglio di Melachi uscì nelle fredde strade di Londra, caricando la golden nella Range Rover e guidando stancamente verso gli studi non distanti.
Salutò Sam, tecnico del suono e suo grande amico dai tempi del liceo e poi si rintanò nella stanzetta chiudendo la porta dietro di sé.
Melachi non perse tempo, andandosi ad acciambellare stanca a sua volta dalla giornata spesa a correre per i prati con altri due Golden, sul tappeto colorato che adornava la stanza, e che la rendeva la preferita di Mika in assoluto.
Il ricciolo lasciò la giacca sul divanetto, buttò uno sguardo al pianoforte e poi afferrato il suo pc, un taccuino e una matita, si accucciò accanto a Mel, stendendosi pancia in giù sul tappeto, con una mano a sorreggersi la testa e l'altra a navigare tra le cartelle del pc in cerca di qualcosa che non sapeva nemmeno di voler cercare.
Il puntatore del suo mouse andò a finire sulla cartella dal nome semplice quanto portatore di immense e ansiose aspettative: 4th
Al suo interno file dai nomi inconcludenti, frammenti di idee sparse senza un filo logico, semi inerti pronti a sbocciare non appena avessero potuto trovare casa nel fertile terreno e poi lei, l'unica vera creazione già delineata. Il bandolo di quella matassa di pensieri da sbrogliare, da afferrare tra le dita e seguire lasciandosi trascinare non verso l'uscita, ma verso il cuore di quel labirinto al centro del quale le sue paure e le sue fragilità erano rinchiuse, con un mostro posto a sorveglianza.
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Two of a kind
FanficLa Mikandy più lunga che sia mai stata scritta. La loro vita raccontata dagli albori fino al 2015. 1000 pagine di word, 200 capitoli, 4 anni e mezzo di pubblicazione. Andò a posare le mani sulle sue ginocchia, accucciandosi di fronte a lui, cercan...