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Jack si svegliò così:
Due uomini delle Forze Governative, in smoking, lo stavano prendendo a calci, senza neanche troppa forza, ma completamente noncuranti.

Jack ne paró molti d'istinto, con le mani, dicendo qualche parola sconnessa, ancora impastata dal sonno, per far capire agli uomini di smettere di calciarlo.

Gli uomini, senza dire niente, lo presero per le braccia iniziando a trascinarlo, contro la sua volontà, fino allo sbocco del vicolo cieco sulle affollate strada della città.

Un furgoncino nero era davanti a loro.

Gli uomini lasciarono la presa lasciandolo cadere a terra con violenza, davanti al furgone.

Aprirono la portiera posteriore.

-Entra.- dissero solo, preparando i teaser, pronti a colpirlo con l'elettricità se si fosse ribellato.

Jack si alzò, per poi sedersi, un po' stordito dentro il furgone.

Non se ne rese neanche conto, che il furgone era partito, e due uomini lo avevano affiancato, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra.

- Jack Smith.- dissero.

Non era una domanda.

Loro erano sicuri che lui fosse questo Jack Smith.

- Questo è il nome che mi hanno dato...- sospirò Jack.

- Amnesia.- dissero.

Non avevano in mano registri, documenti, o aggeggi tecnologici.
Sapevano.

Loro sapevano.
E questa cosa a parere di Jack era molto inquietante.

- Dove... Dove mi state portand-

Una fitta di dolore, che si propagò per tutto il suo corpo, lo fece smettere di parlare.

Era il teaser.

Jack strinse il posto sedile con le mani, strinse i denti e gli occhi, cercando di non urlare, ma emettendo un forte ringhio.

Sentì appena gli uomini intorno a lui dire:
- Qui non si fanno domande.-

- Ma... Ma... Perch-
Non finí la frase che lo colpirono di nuovo.

Ripeterono:
- Qui non si fanno domande.-

Jack la prese come una legge.

Niente domande, niente problemi, no?

Ma non gli stava bene.
Non pensava affatto fosse giusto.

Ma davvero, che ci poteva fare una persona, e tralaltro, uno come lui?
Un ragazzo senzatetto, senza un soldo, senza un nome che lui fosse certo di avere, senza una data di nascita, senza una famiglia, senza niente, in un mondo sotto dittatura, pieno di gente che sembrava non avere emozioni?

Tutto questo per Jack era strano.
Molto strano.

Nessuno sembrava provare emozioni, in quel mondo.

I medici che lo avevano assistito non sorridevano, non ridevano, e i loro sguardi e le loro parole erano totalmente piatti, come i commessi, la gente per strada a cui chiedeva indicazioni.

Soldier 113 [First Arc]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora