Rimasero pochi secondi a guardarsi negli occhi, ma il tempo si dilató, facendo apparire quel lasso di tempo così corto come minuti interi.
197 era perso in quella gabbia vorticosa nera dai riflessi argentei, luminosi e splendenti, tanto da poter scomettere, in un primo momento, che si vedessero ai buio, di certo di un colore argentato e metallico, acceso, surreale e incredibile.
Si rese conto troppo tardi di una minaccia incombente.
Ed anche 113.
Una mano lo afferrò per il bordo della maglietta, tirandolo in avanti, per poi buttarlo all'indietro, facendolo cadere.
Quella figura controluce che non riconosceva stava per andargli addosso, con la palese intenzione di attaccarlo.
Cercò di tirarsi sú, ma tutto ciò che riuscí a fare fu mettersi sui gomiti, prima che delle braccia afferrassero la figura.
Tutto fu improvvisamente chiaro.
Colui che l'aveva aggredito era 168.
Chi l'aveva trattenuto invece era 113.
Era scattata il più in fretta possibile, prendendo 168 con forza, con i gomiti sotto le sue ascelle e le mani strette intorno alle spalle.
Jack si stupì della forza di 113.
Come poteva riuscire a trattenerlo?
Era esponenzialmente più bassa di lui, e la sua forza a quanto pare era più di quella che poteva sembrare.
- CHE STAVI FACENDO?!- urlò il rosso con rabbia.
- BASTA!- urlò 113.
Jack era attonito, a terra.
- CHE STAVI FACENDO A 113?!- urlò di nuovo 168.
113 con uno strattone improvviso lo atterrò, per poi prendergli un braccio e piegarglielo dietro la schiena, immobilizzandolo, a cavalcioni sulla sua schiena.
Il viso della ragazzina era contratto in una smorfia di rabbia, a denti stretti.
Jack si alzò in piedi, notando la ferocia di 113 nel neutralizzare 168.
Era certamente forte, ma Jack pensava, in fondo, e forse temeva di sapere che una ferocia tale nasceva solamente da un senso di protezione.
- 113 non voleva ricorrere a questo. Devi calmarti, 168.- disse, e finalmente 168 rilassò tutti i muscoli.
Alzò la testa, guardando Jack.
- Che stavi facendo a 113?- chiese, infuriato, ma decisamente con più calma.
- Non ho fatto niente a 113.- disse lui.
Alzò lo sguardo ed incontrò quello di 113.
Non seppe esattamente cosa fare.
Anzi, non lo seppe e basta.- Lasciami, 113. Non gli farò del male.-
- Si spera tu dica la verità.- disse 113, per poi spostarsi agilmente e alzarsi.
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Soldier 113 [First Arc]
AzioneAnno 4000 d.C circa. In seguito ad una guerra nucleare, la California è rimasta l'unica zona del mondo intatta dalle radiazioni. PerfectOne, con capitale NewElement, è l'unico segno di civiltà umana rimasto sulla Terra, governato da una stirpe imper...