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Improvvisamente, il bus si fermò.

156 scese dal bus, attraversando con sicurezza la parte del bus in cui si trovavano Jack, Camille, Brian e Conrad.

Camille si svegliò.

Jack guardò cosa 156 stesse facendo da un finestrino.

La donna, dopo aver sistemato la maschera e dopo essersi guardata intorno con molta cura (probabilmente per essere sicura che le Forze Governative non li stessero seguendo), estrasse da una tasca uno strano oggetto.

Era nero, lucente, aveva un manico e un piccolo schermo.

156 iniziò a premere dei tasti che si trovavano sul manico e ai lati dell'aggeggio, mentre quest'ultimo, sullo schermo, proiettava dei numeri in verde lucente.

I numero passavano veloci, e Jack dal finestrino non riusciva a vederli.

Improvvisamente, sullo schermo, comparve una scritta nera, su un grande rettangolo rosso, in mezzo allo schermo, mentre i numeri si cancellavano sullo sfondo.

Jack riuscí a leggerla, anche se con difficoltà.

"Access Granted"

I finestrini, tramite un comando dalla cabina dell'autista, si chiusero.

Senza preavviso, la sabbia iniziò ad alzarsi.
Il terreno iniziò ad alzarsi.

Quando il vento causato dalla sabbia e dalle polveri della terra si abbassò, si mostrarono sotto la terra dei pannelli metallici, grigi, e sotto di esso, una strada, anch'essa metallica.

156 risalí sul bus, in tutta calma, e subito dopo esso ripartí.

Scomparve in quel tunnel metallico, su quella strada in discesa e circondato dal buio.

Il soffito si richiuse, mentre loro avanzavano, non lasciando nessuna traccia del loro passaggio.

Dal buio si accesero delle luci, bianche.

Sui muri improvvisamente furono visibili delle scritte, colorate, contornate da cerchi neri.

Dentro ai cerchi si distinguevano le scritte "MI" e "ZeroM".
Sotto di esse, in giallo, c'era scritto "Entrata Sud N.2".

156 premette un pulsante sul soffito della cabina dell'autista (Jack poté vederlo in quanto la donna aveva lasciato la porta semi-aperta, poco prima)

Davanti al bus si separarono due parti di una parete, che prima, insieme costituivano un muro che creava un vicolo cieco davanti a loro.

Ora, il luogo in cui si trovavano era di cemento.
Era freddo, grigio.

Il bus ora era parcheggiatoi, e non era l'unica vettura nel "parcheggio" dell'Entrata Sud N.2.

Non molto lontano si trovavano un'automobile rossa, rovinata, e un'automobile verde.
Quest'ultima non aveva una ruota.

Jack solo ora si accorse che davanti a loro si trovava un portone.
Un portone molto grande.
Rettangolare.
Più lungo in larghezza che in altezza.

Accanto ad esso, si trovavano dei pulsanti, in un ripiano attaccato al muro e sporgente di qualche centimetro.

156 digitò una combinazione, per poi causare un rumore stridulo proveniente da un punto della stanza, mentre il portone emetteva un rumore metallico, ormai sbloccato.

Salendo nuovamente sulla vettura, questa ripartí, mentre il portone si apriva da solo.

Jack spalancò gli occhi.

Soldier 113 [First Arc]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora