Jack osservò con meraviglia ciò che aveva davanti.

156 aveva lavorato con cura e impegno, e nonostante le continue preoccupazioni di Jack (che comunque lei aveva apprezzato), era andata avanti con il suo lavoro, finendolo.

La maschera era nera, come aveva promesso 156.

Era però munita di bordi verdi fluo, intenso ed una "X" dello stesso colore sull'occhio destro della maschera.

156 aveva riso dopo averlo fatto.

"Te ne faccio solo uno perché tanto l'altro non si vede mai" aveva detto, scoppiando a ridere.

Jack in quel momento aveva pensato che se fosse stato ubriaco pure lui, in quel momento, si sarebbe creata una situazione simile a quella che avevano vissuto nella locanda dell'Accampamento tempo prima.

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- Dov'è la tua casupola?-

Dopo un momento di silenzio e riflessione da parte di 156, lei rispose.

- Ti ricordi il luogo di ritrovo...?
La casupola prima è la mia.- disse.

Sbiascicava meno di prima, ma sempre in un modo alquanto evidente.

Jack ora la teneva sottobraccio, cercando di mettere da parte l'imbarazzo per mettere al primo posto la necessità di 156.

La donna stava letteralmente cadendo a terra prima, e Jack non aveva neanche pensato di provare a vedere se adesso era capace di stare in piedi da sola, rischiando di farla cadere di nuovo.

156 faceva passi piccoli, strascicati a terra e abbastanza lenti, e Jack cercava di tenerla saldamente nonostante per l'imbarazzo dell'azione che stava compiendo avesse i muscoli totalmente tesi.

Adesso, in piena mattinata, l'Accampamento era decisamente più vivo di prima.

Dalle casupole e dai magazzini si sentivano vari rumori, nell'aria c'era un odore di benzina e nell'aria riecheggiavano i passi dei soldati della Resistenza che camminavano sulla terra secca e sabbiosa della Zona Desertica.

Alcuni di essi guardavano straniti Jack, che ricambiava gli sguardi con sorrisi a metà tra l'imbarazzo e l'ironia.

La maggior parte di quelli che gli stavano intorno adesso non li conosceva nemmeno.

Aveva passato la maggior parte del suo tempo, all'Accampamento e al MI, parlando di soldati, con 113, 156 e 168, ignorando totalmente l'esistenza di tutti gli altri.

Ora però, questi ultimi gli stavano intorno, e probabilmente sarebbero diventati parte della quotidianità per lui.

Aveva l'impressione poco piacevole che lo guardassero male.

Forse era solo un po' di paranoia che si stava autoinfliggendo.

Forse invece era perché, legittimamente e giustamente, quei soldati si chiedevano chi fosse.

Jack era appena diventato soldato e giá si trovava ad operare nell'Accampamento.

Non aveva avuto occasione di incontrare soldati al MI e di farne la conoscenza, e nell'Accampamento, a parte 113, 156 e 168 che gli erano sempre stati intorno in qualche modo, non conosceva nessuno.

Soldier 113 [First Arc]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora