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- Mo-molti morirono.- 156 continuó, anche se sembrava sul punto di crollare a terra.

Sembrava triste.
Era triste.

Si vedeva.
Teneva la testa bassa e continuava a raccontare, mentre 168 rincorreva 113 fuori.

168 sembrava provare una sorta di simpatia per 113.
Ma lei non sembrava ricambiare molto.

- Riuscimmo a ritrovarci...
Quasi tutti...- 156 continuava ad evidenziare il fatto che non tutti erano usciti vivi allo scontro, come se le importasse particolarmente di alcune persone, o forse, solo di una di loro
- E a formare un nuovo accampamento.
Volevamo rimanerci...
Ma...- sospirò - alcune...- non sembrava saper che dire - cause ci trattennero e ci trattengono tuttora.- guardò verso la porta, come a cercare 113, non vedendola, e tornando a guardare quelli davanti a lei.

- Presto...- sospirò di nuovo, si passò una mano sul viso e rialzò la testa.

Silenzio.

168 non tornava.

Silenzio.

Dov'era andata 113?

Silenzio.

Perché se me era andata?

Silenzio.

Era per qualcosa che 156 aveva detto?

Silenzio.

Era per quello che 156 stava dicendo?

Silenzio.

Stava forse anche lei ricordano qualcosa?
O qualcuno?

Jack si rese conto che c'era stato silenzio per quasi un minuto.
Tutti stavano zitti.

- Qualcosa... Qualcosa non va?- chiese quasi sottovoce.

- Scusate.
È solo che...-

Di nuovo, silenzio.

156 aveva la testa bassa.

- Che?- la incitò Jack, cercando di aiutarla.

Non gli era mai piaciuto vedere le altre persone tristi, il che era anche un po' strano, dato che il primo ad essere silenzioso e quasi enigmatico la maggior parte delle volte.

156 alzò la testa.
Lo guardò dritto negli occhi, sorridendogli debolmente.

A Jack sembrò che i suoi occhi, guardando i suoi, fossero leggermente più rasserenati di prima.

- C'era una persona tra quelle.
Io... Mi importava di lui.- disse, quasi ammettendolo, confessando, liberamente.

Disse "lui".
Jack aveva indovinato.
156 stava pensando a qualcuno.

156 tenne gli occhi attaccati ai suoi.
Sembrava aver visto qualcosa.

Non gli era mai capitato molte volte di trovarsi in situazioni del genere, ma ora aveva capito che forse era bravo ad indovinare i sentimenti altrui.

Ed effettivamente, non capiva come potesse.
Aveva passato gli ultimi sedici mesi in un mondo pieno di gente drogata al cento per cento di quella strana droga della Cecità Mentale, che non esternava emozioni.

Forse con la Resistenza avrebbe potuto capire meglio chi fosse.

Lo sperava.

156 sospirò.

- Comunque... Presto...
Vi guideremo nelle vostre casupole.
Siete in quattro... Quindi...
Assegneremo a due di voi una casupola in comune, e gli altri due li separeremo.- disse.

Sembrava stare meglio.

Come aveva potuto Jack aiutarla, così, semplicemente chiedendole quasi deliberatamente di dire quel che pensava, aiutarla?

156 la guardava con quegli occhi leggermente allungati, vispi, dal colore indecifrabile per colpa dei vetrini azzurri presenti sulla maschera che indossava da quasi tre giorni di fila ormai (Jack la notte in cui era uscito di notte dal bus, aveva notato che la indossava, stranamente, pure quando dormiva).

- Vi abbiamo già illustrato la mappa dell'accampamento, ma se per caso avrete problemi a localizzarvi e capire dove vi trovate o dove andare, potete chiederci ogni informazione di cui avrete bisogno.
Non preocuupatevi di chiedere anche a persone della Resistenza che non conoscete.
Non siamo poi così tanti...- sospirò
- ... Ma conoscersi è vitale.
Soprattutto...
Ora che dovrete fare una scelta.-

Una scelta?
Ognuno si chiese cosa potessere riguardare quella scelta.

Jack ebbe un brutto presentimento.

- Dovrete scegliere...
Se... Se diventare soldati.-

Jack sussultò.

Avrebbe dovuto essere un soldato?
Che intendeva 156 con "soldato", poi?

Avrebbe dovuto combattere con loro?
Come loro?

Avrebbe dovuto combattere contro gli uomini delle Forze Governative, contro il Governo, con le armi?
Con quelle strane pistole laser con cui combattevano 156 e 168?

Oppure...
Avrebbe dovuto combattere come 113?
Con strategie corpo a corpo, che a lui sembrano complicate anche solo a pensarci?

Non credeva di poterlo fare.
Non aveva mai combattuto.
Non sapeva neache quanto fossero "buoni" i suoi riflessi.

Semplicemente non gli erano mai interessate quelle cose.

- Per coloro che hanno superato i 60 anni e per coloro che ne hanno meno di 18... Fare i soldati non è concesso.
Ma per coloro che hanno un'età compresa tra queste due...
La scelta andrà compiuta.
Entro domani.-

Jack improvvisamente, dal suo stato di preoccupazione riguardo alla sua possibile situazione come soldato, spostò la sua attenzione verso una persona che non era più lí con loro.

113.

156 aveva appena detto che l'età minima per diventare soldati a tutti gli effetti era di 18 anni.

Ed era a dir poco palese che 113 non avesse 18 anni.




- Spazio Mr Doctor Man

Seriamente, quanto è bella Mr Doctor Man dei Palaye Royale?
In questo periodo sono in fissa, e stamattina ho imparato l'itro con la chitarra, anche se in realtá sono partita cercando di imparare Clockwork, sempre dei Palaye Royale.
A proposito, tra non molto uscirà il secondo album,
"Boom Boom Room Side B", e non vedo l'ora di sentire quel che hanno prodotto di nuovo.
Conoscete i Palaye Royale?





~Francy

Soldier 113 [First Arc]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora