Essere di nuovo sul bus, fece uno strano effetto a Jack.
Aveva un po' di paura che succedesse di nuovo qualcosa come il ritorno delle Forze Governative, accaduto quando erano in viaggio verso l'accampamento.
Camille era vicino a lui.
Dormiva, appoggiata a lui.
Dormiva da circa venti minuti.156 non c'era.
Era nella cabina del guidatore.113 non c'era.
Anche lei era nella cabina, con 156.Neanche 168 c'era.
Jack era più sereno, con 168 assente.
D'altronde, il giorno prima lo aveva minacciato di morte, puntandogli una pistola al collo, dicendogli inoltre che se fosse morto, avrebbe fatto credere a tutti che lui fosse una spia delle Forze Governative.Cercava comunque di non mostrarlo.
156 avrebbe potuto notarlo, nonostante Jack credesse che fosse impossibile che lei capisse ogni sua emozione e mossa, in anticipo, nonostante dicesse che i suoi modi di fare fossero simili a quelli di 104.
L'ultima cosa che voleva era sembrare timoroso di uno di loro.
Soprattutto davanti a 113.Lei avrebbe dovuto allenarlo.
Non voleva partire fin da subito con il piede sbagliato.
Non voleva apparire debole.Davanti a lui, si trovavano Brian e Conrad.
Non si erano ancora parlati.
Forse per paura.
Forse perché probabilmente non si sarebbero visti spesso.
Forse perché Jack secondo loro aveva scelto la strada sbagliata, la più pericolosa, quella che loro non avrebbero mai scelto, per la voglia di ricominciare, per la speranza di una vita nuova, più tranquilla, normale.- Quindi... Jack... Tu... Tu farai il soldato? Sul... Sul serio?- chiese ad un certo punto Brian, in seguito ad alcuni sguardi dati a Conrad, che erano stati ricambiati, in una sorta di intesa tra i due.
Jack annuì.
- P-Perché l'hai fatto?- chiese il biondo, chiudendosi meglio la felpa che aveva addosso, in seguito ad una curva che aveva fatto entrare dell'aria fredda dal finestrino dietro di lui.
Era mattina, e si erano svegliati molto prima rispetto al giorno precedente.
In più, era evidente che il bus stesse andando a tutta velocità.- Jack, ti rendi conto che ti stai condannando?
Ti stai suicidando.-Jack non rispose.
- Credete che non sia abbastanza forte per poter essere un soldato?- chiese.
- Jack... Non è quello...- intervenne Conrad - Anzi, sono più che sicuro che tu sia perfettamente in grado di essere un bravo soldato... Ma... Jack...
Brian ha ragione.
È... Pericoloso.
Ti rendi conto che...
Che rischi grosso... Vero?-- Certo che lo so.- rispose il corvino, sicuro delle sue parole.
Stavano per caso cercando di convincerlo a seguirli?
Non l'avrebbe fatto comunque.Ormai la sua scelta l'aveva fatta.
Niente gli avrebbe fatto cambiare idea, ormai.Sapeva i rischi.
Sapeva i pericoli.Non avrebbe cambiato idea.
- Sei... Sei ancora in tempo.- continuó Conrad.
- In tempo per cosa?-
- Non fare il finto tonto.
Sei ancora in tempo per tornare indietro.
Jack... Se... Se vieni con noi...
Avrai la possibilità di ricominciare.
Come... Come noi.-- Conrad, Brian... Io vi ringrazio.
Sul serio.
Vi state preoccupando per me.
Ma... Non dovreste.
Ho fatto la mia scelta.-- Jack... Potresti morire.- continuó imperterrito Conrad.
Non gli avrebbero fatto cambiare idea.
- E per cosa?
Che ti spinge a fare tutto questo?
Jack... Ti stai pure portando dietro la bambina, Camille.
È... È pericoloso anche per lei.
Capisco che abbiate legato... Ma... È pericoloso anche per lei-- Non l'ho voluta portare io con me, Camille.- lo interruppe Jack
- So benissimo che sarebbe più al sicuro al MI, e magari con voi lo sarebbe ancora di più.
Ma... Non sono stato io a decidere di portarla con me.
Non avevo nulla contro il suo trasferimento. Anzi, ero favorevole.
Non sono stato io ad oppormi.- continuó.- E... Chi è stato allora?-
- 113.- rispose Jack semplicemente.
- 113...? La ragazzina...?
Quella che dicono essere la più forte?-Jack annuì.
- Come può pensare 113 di poter decidere per Camille?!
Non le dicono nulla, scusa?-- Per prima cosa, 113 non ha obbligato nessuno a fare niente. Ha chiesto a Camille se avesse preferito rimanere all'accampamento o trasferirsi al MI, lasciando che fosse lei a decidere per se stessa. Seconda cosa, se "dicono che è la più forte", di certo c'è un motivo.
Non lo dicono di certo a caso.
113 ha pieno controllo delle sue azioni, sa cosa fare e non fa niente se non è per un motivo preciso.
Sa sempre cosa fare.
Non le dicono niente perché sa sempre cosa fare.- disse, stupendosi del suo tono difensivo nei confronti della ragazzina.Nelle ultime frasi, mentí.
Come poter dire a Brian e Conrad che 113 era nata per salvarli e che era una sorta di Messiah?
Non gli avrebbero mai creduto.Conrad e Brian lo fissarono, in silenzio, stupiti e forse un po' intimoriti dal suo tono "protettivo" e difensivo.
Rimasero in silenzio.
Non lo sapevano, ma non mancava molto all'arrivo al MI, il grandissimo mercato e città segreta gestita dalla Resistenza, fin dai tempi più primitivi della sua esistenza.
- Spazio Cartoomix
Ieri sono stata al Cartoomix di Milano!
Era una roba pazzesca.
Ma non solo quello è stato bello!Perché oltre ad aver comprato roba gotica che trovi solo alle fiere, aver abbracciato un Kaneki che dava abbracci gratis e aver preso un infarto grande quanto una casa per aver comprato una maglietta dei My Chemical Romance (che vi giuro ho piegato come fosse una reliquia e messa nell'armadio come un tesoro nascosto😂😂😂😂), oggi è tornato mio fratello!
L'ho stritolato per bene, non preoccupatevi.😂
Voi ci siete mai stati al Cartoomix?
~Francy
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Soldier 113 [First Arc]
ActionAnno 4000 d.C circa. In seguito ad una guerra nucleare, la California è rimasta l'unica zona del mondo intatta dalle radiazioni. PerfectOne, con capitale NewElement, è l'unico segno di civiltà umana rimasto sulla Terra, governato da una stirpe imper...