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113 ora lo fissava con la testa leggermente inclinata ed un'espressione indecifrabile sul volto.

- Davvero?- chiese.

Il suo tono non lasciava trasparire molto, forse solo una leggera sorpresa.

- Io... Si.-

- Nessuno sceglie mai subito di fare il soldato.- disse.
- Perché?- chiese.

- Perché... Cosa...?- chiese, ma lo sapeva bene.

Andò quasi in panico.
Che le avrebbe detto?
Avrebbe dovuto dirle la verità?

Come?
In che modo?

Avrebbe fatto la figura del pazzo.

- Perché hai deciso di fare il soldato?
Così? Subito?- continuó lei, forse ignara del panico di Jack.

Una figura minuta però interruppe la loro conversazione.

- Jack farà il soldato?- chiese la voce acuta e timida di Camille, che, spettinata, era appena tornata nella tenda.

Guardava 113, ma poi, notando Jack, corse ad abbracciarlo.

Jack si accucciò per rispondere all'abbraccio, ringraziandola mentalmente per quello che aveva involontariamente fatto.

- Volevo abbracciarti anche prima, ma dormivi.- disse.

Effettivamente, Jack aveva stranamente dormito meglio a terra che su un letto.

Fece per dire qualcosa, ma Camille lo zittì subito.

- Farai il soldato?- chiese, guardandolo negli occhi.

- I-Io... Camille...-

Come poterglielo dire?

"Oh sai Camille ho deciso di fare il soldato e rischiare la vita, invece di condurre una vita serena e tranquilla e scegliere la cosa più logica, il tutto per un motivo che non ho nemmeno io chiaro" non era di certo la cosa giusta.

Come avrebbe potuto dirle che sarebbe rimasto all'accampamento, che non avrebbe più avuto un nome, ma bensì un numero, e che forse non l'avrebbe più rivista?

Avrebbe anche dovuto spiegarle che sarebbe andata al MI, invece di rimanere all'accampamento.

Come dirlo?

Pensò che forse il modo più semplice per dirglielo fosse dirlo tutto d'um fiato, in modo diretto.

- Camille... Io...
Si. Io farò il soldato.-

Camille fece un sorriso enorme.

- Rimarrai con me quindi!- disse lei.

Probabilmente non sapeva ancora di dover essere trasferita al MI.

- Camille... Tu...- sospirò.

Vedeva già Camille smorzare il sorriso, diventare triste.
Forse avrebbe pianto.

- Camille...
Tu verrai mandata al MI.
Lo... Lo fanno con tutti i bambini.-

La reazione fu alquanto confusionaria per Jack.

La bambina continuò a sorridere, per poi correre da 113, aggrappandosi con entrambe le braccia alla sua vita, in punta di piedi.

- Non hai parlato con 113?
Lei dice che posso rimanere.- disse, mentre la ragazzina aveva iniziato, con strano affetto che Jack non era abituato a vederle dare, ad accarezzarle i capelli, marroni e pieni di boccoli.

Soldier 113 [First Arc]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora