156 guardò Camille uscire, salutandola con la mano e un sorriso rassicurante.
Smorzò il sorriso, troncandolo appena rincontrò gli occhi di Jack, con i gomiti appoggiati al tavolo e le braccia conserte.
- Bene. Ti ascolto.- disse.
Jack decise di chiedere prima la domanda che gli sembrava avere meno rilevanza, anche se tutte, essendo domande, data la loro risposta potevano avere tutte molta rilevanza.
- Lui.- disse, sottovoce, indicandolo con gli occhi, ancora composto.
- Mauris?- chiese lei.
- Perché non lo chiami con un nome im codice?-
- Chi ti dice che non ne abbia uno?-
Improvvisamente, 156 cambiò tono.
Sembrava più fredda, diretta, sfacciata, quasi volesse metterlo alla prova.
Si mise anche lei con le braccia conserte sul tavolo, guardandolo con un certo, strano, sguardo di sfida, come se fossero due vecchi amici, in confidenza.
- Che fai, cambi atteggiamento?- chiese Jack, stupendosi delle sue stesse parole, sfacciate, dette in modo diretto a qualcuno che non conosceva neanche bene.
- Se è vero che quell'uomo potrebbe avere un nome in codice, perché allora lo chiami per nome?
Non dire "per confidenza".
Se siete così tanto in confidenza da chiamarvi per nome, primo, perché lui ti ha chiamata "156", secondo, perché vi siete dati del "lei"?- chiese.156 ora aveva un mezzo sorriso, scaltro, in faccia.
- 168 aveva ragione.
Sei sveglio.- abbassò lo sguardo, come se stesse pensando, poi abbozzò, con la sua bocca sottile corrugata in un piccolo sorriso esteso solo su una guancia, una risata.Perché continuava a sorridere e ridere a vuoto?
- Vedi... Jack.
Noi vi abbiamo dato una scelta.
Essere soldati, o no.
A chi sceglie di diventare soldato viene affidato un nome in codice con cui può essere riconosciuto soltanto dagli altri soldati.
Coloro che non possono o non vogliono essere soldati...
Jack, ti ricordi il MI, lo ZeroM?-- Si.- Jack annuì.
- Chi non vuole fare il soldato viene mandato lì, oppure viene tenuto all'Accampamento, come Mauris, non per combattere.
Coloro che sono allo ZeroM svolgono mansioni come il controllo delle scorte dello ZeroM, la gestione di alcune bancarelle, negozietti, scambi, oppure svolgono mansioni che riguardano il lavoro che svolgevano a NewElement.
Medici, meccanici, infermieri, insegnanti... Sono sempre ben accetti.-- Insegnanti?-
- Insegnanti.
Non volevo dirtelo così...- ora sembrava dispiaciuta, abbassò lo sguardo - Ma...- rialzò lo sguardo - I bambini vengono mandati allo ZeroM.-- Tutti...?-
- ... Tutti.-
- Quindi... Anche... A-Anche Camille?-
Balbettò.
Si sentiva male per lei.
Sarebbe stata trasferita.Sarebbe stata più al sicuro, ma non conosceva nessuno.
E se qualcuno le avesse fatto del male?
E se non avesse avuto amici?
E se si fosse sentita sola?- Jack, è per la sua sicurezza.
L'accampamento è un posto sicuro, ma mai quanto il MI.
Il MI è protetto e sicuro molto più di questo posto.
Ci sono persone pronte ad accoglierla, curarla, insegnarle e prendersene cura.-- E non glielo avete nemmeno detto!-
Non voleva che Camille si facesse false speranze di rimanere con lui.
Sembrava essersi affezionata, nonostante si conoscessero da poco più di due giorni.
Lo aveva pure abbracciato.Avrebbe dovuto saperlo il prima possibile.
Era stata strappata da tutto quello che conosceva, al suo luogo di appartenenza, ai suoi genitori e ai suoi amici, e il tutto stava per riaccadere.Come si sarebbe potuta sentire se la nuova realtà che stava imparando a conoscere le venisse tolta, stravolta e sostituita, come già le era successo non solo venendo portata via, ma pure vedendo i suoi amici non ragionare più?
- Non glielo abbiamo ancora detto...
Perché...
Non volevamo che si sentisse senza un luogo.
Non volevamo che non si sentisse al sicuro.
Non volevamo farla sentire una sorta di... Viandante.
Capendo di non avere un luogo, di non avere ancora appartenenza, potrebbe perdere l'equilibrio.
Capisci che intendo, vero?
Se glielo dicessimo adesso, le crollerebbe tutto addosso.
Forse proverebbe ad opporsi.
Invece...
Dicendoglielo non molto prima...-- ... Se ne farebbe una ragione?- Jack completò la frase, con tono sfacciato, acido.
156 deglutì, forse percependo l'aciditá e la rabbia negli occhi del ragazzo.
- Ma senti quel che stai dicendo?- non si preoccupò del suo tono sfacciato, rabbioso, bruciante e acido.
- Quella bambina si sta già affezionando a me, a te.
Toglierle la terra da sotto i piedi un momento prima della partenza non è un atto di benevolenza nei suoi confronti, è solo tremendo.
Ha già pure memorizzato la strada per tornare alla nostra casupola.
Non vedi che si sta già abituando a questa realtà?
Ha già perso la certezza di una realtà una volta, non...
Non voglio che la perda di nuovo.-Quel "non voglio" fu detto con un tono quasi supplichevole, in pena.
156 spalancò gli occhi.
Era per quello che aveva detto Jack?
O per qualcos'altro?- Spazio Roba strana
E boh.
Per confermare la mia regola secondo la quale quando tutto va bene bisogna iniziare a preoccuparsi, ieri è stata una bella giornata.
È andato tutto stranamente bene, abbiamo pure mangiato la pizza e il gelato, e abbiamo anche visto un film.
Poi all'una di notte, mia nonna chiama mia mamma.
Mia prozia è caduta dal letto e si è sfracellata un femore.
Uao.
I miei sono partiti verso casa loro e poi sono andati con l'ambulanza all'ospedale, mentre io, mio fratello e il nostro cane siamo rimasti a casa.Inutile dire che non ho dormito.
Ho letto buona metà del volume 3 di Fullmetal Alchemist, riordinato le spille, scritto un po' del mio diario, fatto un disegno, scritto un po' di questo libro e scritto tre quarti del testo di una canzone oltre che al ritmo (e ho avuto una mezza idea sul riff).Per completare il tutto, i miei sono tornati alle cinque di mattina e io ho fatto un sogno senza senso.
Correvo per strada con i miei libri di scuola, fuori dalla mia scuola delle medie, mentre dall'altra parte della strada c'era mia mamma con il baule della macchina aperto che aspettava che io ci mettessi tutti i libri.
C'era un traffico pazzesco e le macchine passano a tutta velocità tamponandosi, ovviamente nel momento in cui io devo passare.
Alla fine passo e metto i miei libri, ma mi accorgo di averne lasciati alcuni a terra in mezzo alla strada correndo sulle strisce.
Lí inizio a fare lo slalom tra le macchine per raccogliere i libri, poi appena li metto nel baule si mette a diluviare.Il resto non lo ricordo bene.
Credo fosse qualcosa che centrava con io che trovavo in centro città un criceto e lo tenevo con me, lo scoppiare di un'apocalisse zombie e io che scappavo con il criceto e una mia amica in camera mia, costruendo una casa al criceto (che si scopriva essere una femmina😂) mentre tutti gli altri erano in una zona sicura...Ok, si.
Tutto questo non ha senso. 😂
Non ha minimamente senso. 😂~Francy
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Soldier 113 [First Arc]
ActionAnno 4000 d.C circa. In seguito ad una guerra nucleare, la California è rimasta l'unica zona del mondo intatta dalle radiazioni. PerfectOne, con capitale NewElement, è l'unico segno di civiltà umana rimasto sulla Terra, governato da una stirpe imper...