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Svegliati tutti, si misero in viaggio.

125 e 168 in cabina, 156 e 113 con Jack, Conrad, Camille e Brian.

Jack iniziò a pensare.

Nuovamente, dei dubbi iniziarono a palesarsi nella sua mente, insieme a infinite teorie.

Cosa voleva 156?
Perché gli aveva detto che quello che gli stava chiedendo era
"molto importante"?
Tralaltro, per poi contraddirsi da sola dicendo che non lo era?
Era veramente qualcosa di importante?
Era veramente qualcosa di non importante?

Jack strizzò gli occhi per un secondo.

Pensò di star pensando troppo.

156, in fondo, gli aveva detto che arrivati all'Accampamento, gli avrebbe detto tutto, con calma.
E l'avrebbe fatto.
No?

Jack spostò la sua attenzione su 113, quasi involontariamente.
Era seduta accanto a 156, e appena aver smesso di pensare a quest'ultima, e dopo aver smesso di lanciarle sguardi non ricambiati di pochi secondi, tanto per vedere, per pura curiosità, cosa stesse facendo, o qual'era la sua espressione di viso, o se anche lei lo stesse guardando di rimando.

Le immagini della sera prima tornarono vive nella sua mente.

Ricordò di come si fosse sdraiato, e di come tutti si fossero addormentanti, uno dopo l'altro, di come si fosse guardato attorno, di come non avesse visto 113 e di come fosse uscito a cercarla, totalmente cosciente della moltitudine di rischi che gli si potevano palesare davanti.

Ovviamente, ricordò anche
tutto il resto.

Ricordò 113 seduta a terra, con quello strano foglio, mentre guardava le stelle.
Ricordò di come avesse avuto paura di farsi scoprire, ma ricordò anche di quella strana sensazione che aveva provato quando l'aveva vista innalzare il foglio al cielo, e iniziare a parlare a 104.

Jack, improvvisamente, si chiese effettivamente chi fosse 104.

Si massaggiò una tempia.

Gli stava tornando il mal di testa.

Quando era all'ospedale spesso gli veniva il mal di testa.

Quando lo riferiva ai medici, agli infermieri, o alle infermiere, tutti loro non facevano altro che dargli medicinali che a lui sembravano totalmente inutili, dato che non gli facevano quello che probabilmente doveva essere l'effetto sperato.

Il mal di testa gli veniva soprattutto nei primi mesi passati dentro l'ospedale, in cui, non conoscendo nulla né se stesso né del mondo che gli era intorno, semplicemente passava la maggior parte del suo tempo ad accumulare nella sua testa domande, dubbi, risposte, teorie ed ipotesi, in quanto i medici e gli infermieri, dopo le sue domande, davano solamente risposte molto vaghe, a quanto pare non sapendo che gli fosse successo in realtà.

Aveva notato che quel mal di testa gli veniva e mostrava i suoi sintomi man mano che continuava a farsi domande, per poi ritrovarsi a dover smettere, se non voleva che i medici, vedendo il mal di testa non passare, gli somministrassero degli anestetici (tralatro, rigorosamente contro la sua volontá) come sempre gli dicevano che avrebbero fatto, quando gli davano gli strani medicinali inefficaci.

Pensò che smettere di farsi domande fosse la cosa giusta da fare in quel momento, se avesse voluto evitare un mal di testa, ma semplicemente, guardando 113 anche solo per un secondo, le domande in un momento si raggruppavano nella sua mente, diventando una sola, per poi esplodere in mille altre, mischiarsi e continuare così.

104.
Chi era 104?
113 lo conosceva?
Probabilmente si, dato che ne parlava.

Come se fosse una risposta valida, nella sua mente, gli tornò in testa la voce di 156.

"Te lo spiegherò una volta arrivati all'accampamento... Con calma."

Effettivamente, 156 aveva detto più di una volta che, una volta arrivati all'accampamento, avrebbero spiegato loro molte cose.

Jack aveva intuito che avrebbero spiegato loro cose come perché avevano cercato di ucciderli, perché li avessero allontanati dalla città e probabilmente anche qualcosa sul governo, o sui loro ideali, dato che avevano affermato, appena dopo averli salvati, di essere contro di esso.
Forse avrebbero detto loro anche qualcosa su 113.

Pensò però che probabilmente chi fosse 104 non glielo avrebbero spiegato.

Probabilmente, Jack avrebbe dovuto scoprire da solo chi 104 fosse.

Una frenata improvvisa lo fece quasi sobbalzare.

113 e 156 si alzarono in fretta, dirigendosi verso le porte.





- Spazio 113

Oggi ho il disegno di 113.

Avevo fatto anche alcune bozze, ma erano cose da nulla

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Avevo fatto anche alcune bozze, ma erano cose da nulla.
Le avevo fatte solo per fare un migliore sviluppo dei capelli, che io ritengo abbastanza complicati da rappresentare.

... Anche se tecnicamente sono i miei. 😂
Perché si, se ve lo chiedete, io ho i capelli così, solo che spesso li tingo di rosso. 😂
Infatti ogni volta che qualcuno vedeva disegno non mancava mai la domanda: "Ma sei tu?".😂
Che ne pensate?

In più, ho delle notizie.
Per tutta questa settimana, riesco a pubblicare tutti i giorni, come avevo promesso, ma dato che preparare capitoli richiede un po' di tempo, pensavo di regolarizzare una volta per tutte il calendario delle pubblicazioni, anche per agevolarmi un po' con la scrittura del libro.

Le pubblicazioni avverranno una settimana tutti i giorni e una settimana un giorno si e un giorno no.
Ovviamente se avrò problemi con la pubblicazione di un capitolo, tutto sarà riferito il giorno prima, se non addirittura due, quindi tutto dovrebbe essere a posto.




~Francy

Soldier 113 [First Arc]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora