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Jack in un secondo si ritrovò a camminare a passo spedito verso il soppalco metallico, seguendo 156, al suo fianco.

La sua espressione non sembrava più preoccupata o in alcun modo timorosa.

Forse lo era, ma solo in un modo velato e appena accennato.
Era decisamente più calma ora.

Jack ne fu tranquillizzato, anche per il fatto che ora tutto il rumore si era arrestato.

Si trovavano nell'aria solo borbottii, sospiri, parole sussurrate ed incredule.

Tornado?

Jack lo sentì sussurrare tra la folla.
Si chiese perché utilizzassero quel nomignolo.

Era riferito a 113?
Jack ne era quasi certo, ma non se capiva il motivo.

Fece per toccare la spalla a 156, volendo chiederle qualcosa riguardo quello strano nome, ma oramai erano arrivati alla scala sinistra per salire sulla piattaforma.

Jack salendo vide con la coda dell'occhio 113 salutare con un cenno di rispetto la figura, ancora in controluce, della persona sulla piattaforma che aveva parlato prima.

Salirono sulla piattaforma, e Jack non seppe proprio cosa fare.

156 notò il suo sguardo perso e disorientato, e gli si avvicinò in un secondo.

- Fai ciò che facciamo noi.- gli sussurrò in un orecchio.

Avrebbe voluto anche aggiungere che sapeva l'avrebbe fatto lo stesso, e che quelle parole erano solo per tranquillizzarlo.

Aveva visto quello sguardo più di una volta, in più occasioni, in più posti, in più momenti.

Forse anche troppi.

Aveva visto così tante volte quello sguardo verde su un viso che non era il suo, che ormai era capace di comprendere quali azioni sarebbero state più adeguate.

Si schierarono tutti l'uno accanto all'altro, davanti alle scrivanie.

Jack poteva osservare benissimo le facce dei presenti, illuminate dagli schermi del loro computer, ma si rese presto conto che loro non vedevano altro che la sua figura in controluce.

Ne fu quasi sollevato.

Con la coda dell'occhio osservò 156, ora alla aua sinistra.

Aveva 168 alla sua destra.

Sempre meglio che essere vicino a Jacques.
Pensò, totalmente involontariamente.

Sarebbe stato realmente meglio?
In quel contesto, certo.

Non aveva modo di conversare con 168, e facendo finta di non vederlo se la sarebbe cavata benone, ma poteva far finta di non avere Jacques accanto?

Non ce l'avrebbe fatta, probabilmente, ed avendolo così vicino, avrebbe resistito alla tentazione di tirargli un pugno in faccia, totalmente senza motivo?

Perché aveva una così forte voglia di colpirlo, di atterrarlo, di picchiarlo, quando si trovavano vicini?

Non aveva risposta.

Tutti gli schierati, in quel momento, rizzarono la schiena, e Jack li seguí.

Seguí la mano destra poggiata sul cuore, che Jack mise contemporaneamente agli altri, nonostante non sapesse neanche di doverla fare.

Gli venne naturale.

Jack finalmente scorse 113.

Era davanti a loro.
Gli dava la schiena.

Soldier 113 [First Arc]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora