Fu pervaso da una stranissima sensazione.
Spalancò gli occhi, e tutti i suoi muscoli si tesero.
Il poco sonno che aveva era sparito in un attimo.
Stava iniziando ad avere il fiato corto, ed il suo cuore in un attimo aveva preso un ritmo irregolare.Girò e rigirò la testa, tante, molte, troppe, infinite volte, in cerca della sagoma della ragazzina, o di qualcosa di perlomeno riconducibile a lei.
Ma che stava provando, così all'improvviso?
Era forse... Ansia?No.
Era peggio.
Non era tensione.
Non era paura.
Non era terrore.
E non era ansia.Era proprio panico quello che stava provando adesso.
Adesso era seduto, e continuava a guardarsi intorno, senza pace, in cerca di 113, che sembrava essersi volatizzata nella penombra della notte desertica.
Poi, finalmente, notò un dettaglio che per un secondo, per un secondo soltanto, lo fece star meglio.
Le porte del retro del furgone erano aperte.
Non erano del tutto aperte, anzi, quasi non si capiva lo fossero.
Una era probabilmente chiusa, mentre l'altra appoggiata sopra di essa.
La prima cosa che gli venne da fare fu alzarsi e andare a controllare fuori.
Improvvisamente, avrebbe fatto di tutto per trovarla.
Poi pensò.
Valutò i rischi.Se l'avessero scoperto, che gli avrebbero fatto?
Che gli avrebbero detto?
Prima di consegnare loro le coperte li avevano informati che andare fuori da soli era a dir poco pericoloso, non solo per il rischio di trovare degli uomini delle Forze Governative, ma anche per il rischio di imbattersi in animali selvatici, di perdersi e mille altri rischi.E se invece non lo avessero scoperto loro, avrebbe di certo rischiato tutto quello di cui lo avevano avvertito.
Però, un altro pensiero gli si palesò nella mente.
Anche 113 rischiava tutto questo.113 era fuori, da sola, e rischiava non solo di essere trovata dagli uomini delle Forze Governative, ma anche di trovare animali selvatici ostili, di perdersi, di farsi male e non solo.
Jack sapeva che 113 aveva una forza e dei riflessi incredibili, come aveva già dimostrato, e di sicuro non era così stupida da avventurarsi nella Zona Desertica di notte senza sapere neanche dove andare, ma semplicemente, il pensare, il sapere che 113 era lì fuori, da sola, era quello che lo spaventava di più.
Si decise.
Sarebbe andato a cercarla.Si tolse con delicatezza le coperte, per poi alzarsi cercando di fare il più silenzio possibile.
Camminò piano, a passi leggeri, per non farsi sentire, fino alla porta, con il fiato corto.
Passò di fronte a 156 e 168, rallentando e alleggerendo esponenzialmente il passo, pregando che non si svegliassero in quel preciso momento.
Diede anche un'occhiata alla coperta di 113, ancora al suo posto, non affatto per essere invadente, ma solo per cercare qualcosa che potesse spiegargli il perché della sua uscita fuori dal bus, che non si sapeva spiegare.
Aprì piano la porta, con delicatezza.
Non voleva facesse troppo rumore o peggio, cigolasse.Riuscí ad uscire, cercando di scendere con la maggiore grazia possibile dal bus.
Poco dopo, richiuse le porte dietro a se come le aveva trovate prima.

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Soldier 113 [First Arc]
ActionAnno 4000 d.C circa. In seguito ad una guerra nucleare, la California è rimasta l'unica zona del mondo intatta dalle radiazioni. PerfectOne, con capitale NewElement, è l'unico segno di civiltà umana rimasto sulla Terra, governato da una stirpe imper...