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Elicottero?

Jack ne aveva sentito parlare.

Era un mezzo di trasporto che si spostava in aria, come un aereoplano, ma molto più piccolo, e con un modo di funzionare del tutto diverso.

Di solito lo usavano gli uomini delle Forze Governative, ma a volte era pure utilizzato dagli uomini d'affari che dovevano raggiungere un dato posto molto in fretta.

Jack aveva sentito che erano molto veloci e incredibilmente costosi (il prezzo si aggirava intorno ai 560 gettoni), nonché utilizzati principalmente perché molto utili negli inseguimenti.

Ed era proprio un inseguimento che Jack sospettava stesse accadendo adesso.

Probabilmente gli uomini delle Forze Governative li stavano seguendo con un elicottero.

Era per quello che serviva il bazooka?
Avevano intenzione di far saltare in aria l'elicottero?

Ora 168 stava mettendo nel bazooka delle specie di barattoli, dalla forma però più simile a degli enormi proiettili grigi, appena presi dalla cabina del bus.

Ne mise dentro tre, ed ognuno aveva un'etichetta, uguale per tutti.
Era un pezzo di carta rettangolare, giallo, con delle scritte nere e in grassetto sopra, non decifrabili da Jack, che era troppo lontano da esse.

Jack capí subito che quelle erano le munizioni del bazooka.

168 si diresse nuovamente nella cabina, per poi estrarre, da uno scomparto sul muro, attaccato anche al soffitto, una scala.

Jack fece una strana faccia.

A che gli poteva servire una scala?

Jack sapeva che se avessero dovuto distruggere l'elicottero 113, 156 e 168 di sicuro avrebbero dovuto uscire all'aperto, perché di certo non era loro intenzione sfasciare il tetto del bus, ma non capiva l'utilità della scala.

Tutto si spiegò quando 168, dopo aver appoggiato con poca cura la scala al muro, chiese a 113 di passagli la "chiave".

113 estrasse la chiave da una sacchetta attaccata come alcune fondine alla sua cintura, per poi lanciarla velocemente e con una traiettoria impeccabile a 168, che le prese al volo.

La chiave era piccola e metallica, di un colore verde acceso, che rifletteva i raggi del Sole

Il ragazzo dai capelli color ciliegia sembrava stesse cercando un punto preciso sul soffito, tastandolo e guardandolo, fino a fermare la mano su un punto presiso.

Fece pressione e si distaccò dal soffitto un'asse di legno, che 168 tolse definitivamente, appoggiandola a terra.

Il soffito pareva quindi avere due strati.

Il secondo, che Jack intravedeva a malapena, non essendo illuminato, pareva comunque essere metallico, probabilmente arrugginito (o colorato forse, ma poco probabilmente con un color rame e un color verde molto forte).

168 impugnò meglio la chiave, preparandosi a usarla per aprire (molto probabilmente) uno sportello o un passaggio per l'esterno.

Improvvisamente, però, un rombo risuonò nell'aria, forte, potente, facendo tremare la terra.
Nello stesso momento, il bus fece una curva improvvisa, secca, netta.

Del fumo grigiastro si vedeva salire da fuori la finestra, accompagnato da un forte odore di bruciato, pungente e molto forte, che quasi dava la nausea.

Il rumore di pale di elicottero si faceva sempre più presente e vicino.

- 125, ACCELERA!
HANNO GIÀ INIZIATO CON I MISSILI!- urlò 156, battendo due pugni veloci contro la porta della cabina, riuchiusasi da sola durante la curva.

Jack si accorse che 113 aveva una mano sulla spalla di Camille, che sembrava alquanto spaventata.

- Cosa sta per succedere?- chiese Conrad, non urlando, ma con tono abbastanza alto da farsi sentire e sovrastare il rumore dell'elicottero.

- Abbatteremo l'elicottero.- disse 168.

Il suo tono era deciso, fermo, ma sembrava anche leggermente timoroso.
168 parlò a voce media, e probabilmente Conrad non lo sentì nemmeno.

Jack pensò che effettivamente 168 non aveva tutti i torti ad avere paura.

Jack in un secondo, involontariamente, aveva calcolato ogni possibile rischio.

168 avrebbe potuto essere ucciso dagli uomini delle Forze Governative prima di riuscire ad utilizzare il bazooka contro di loro.
Forse gli avrebbero sparato un razzo, o lo avrebbero ucciso con un fucile.

Forse 168 sarebbe caduto dal bus.
In tal caso, forse il bus si sarebbe fermato a prenderlo, e sarebbero
tutti morti.

Jack rise tra see e see.
Stava facendo pensieri e deduzioni, oltre che infondate, totalmente pessimiste, ed il pessimismo era l'ultima cosa di cui avevano bisogno ora.

Jack ora doveva calmarsi e fidarsi di 168, perché, d'altronde, era l'unica cosa che potesse fare.

168 aprí lo sportello, ed una luce quasi accecante entrò, investendolo.

Il ragazzo dai capelli color ciliegia socchiuse gli occhi, guardando fuori, afferrando la scala, allungandola, tramite un meccanismo manuale che permise alla prima metà di scivolare sulla seconda.

Appoggiò la scala a quello che era un vero e proprio buco sul tetto del bus, assicurandosi che fosse ben salda tramite, apparentemente, a dei ganci metallici nel secondo livello del soffitto.

168 imbracciò così il fucile, appoggiandolo sulla sua spalla (sembrava pesare parecchio), per poi spingerlo oltre i livelli del soffitto, direttamente nella parte esteriore del bus.

Iniziò a salire le scale, dopo aver intimato tutti i presenti di non seguirlo, e che se avesse avuto bisogno di aiuto, solo 156 e 113 avrebbero dovuto aiutarlo.



- Spazio Condizionatore

Spero come al solito che il capitolo vi sia piaciuto, e volevo informarvi che sto cercando di fare qualche disegno dei personaggi del libro.
Ho rifatto un disegno di 168 e non credo sia uscito male, e sto finendo quello di 113, ma vorrei aspettare a pubblicarli per vedere se riesco a farne di più belli o da diverse prospettive o in diverse posizioni.
Come è andato il rientro a scuola?
Il mio è stato abbastanza tranquillo, a parte per un'interrogazione alla prima ora di lunedì che io ero tipo lì a pregare in sette lingue di non farmi uscire interrogata.😂






~Francy

Soldier 113 [First Arc]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora