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Jack aprí di colpo gli occhi.

Sentì la parete ferrea e fredda del furgone sulla schiena, subito chiedendosi cosa gli era successo.

La donna dalla maschera verde acqua con i bordi neri lo teneva per le spalle.

Doveva essere probabilmente stata lei a rimetterlo seduto e a spingerlo contro la parete.

Jack si chiese cosa fosse appena successo.

Qualcosa era stato nella sua testa.
Ma non capiva cosa.

Una... Conversazione?

Non comprendeva né il senso né il contesto in cui quella conversazione si poteva collocare.

Poco dopo, poi, fu il vuoto.

Se l'era dimenticata.

Di colpo, così, all'improvviso.

Semplicemente, gli uscì dalla testa.

Fu come se non fosse mai accaduta, ma lui...
Lui lo sapeva che c'era stata.

Sapeva di aver avuto una conversazione, delle frasi, delle parole in testa.
Ma di colpo non le ricordava più.

- É INCOSCENTE!- urlò la donna, con la testa girata rispetto a lui.

Si rigirò, e la sua espressione, nel vederlo cosciente, mutò in pura sorpresa.

Fece una faccia un po' spaesata, ma Jack comprendeva il suo stupore.

Neanche lui sapeva che fosse appena successo.

- Ti senti bene?- chiese lei.

Lui annuì, anche se poco convinto.

- Nausea...?- chiese lei.

Jack annuì.

- Ti gira la testa?-

Anche lì, Jack annuì.

Subito dopo la donna dalla maschera verde acqua con i bordi neri urlò, portandosi la mano destra al viso come per amplificare il suono, che non sarebbe servito alcun soccorso per
"il ragazzo con il ciuffo nero sull'occhio", che si era già ripreso.

- Dev'essere stato un colpo di calore.- disse lei, con una faccia che lasciava intravedere che palesemente stesse cercando una spiegazione.

Vedendo la faccia poco convinta e leggermente spaventata di Jack, fece un mezzo sorriso.

- Non è niente di grave.- disse, per rassicurarlo.

- Aspetta. Ti porto dell'acqua.- disse, alzandosi in piedi, da inginocchiata com'era, per poi dirigersi verso la "cabina" del guidatore, accessibile da una porta, dall'aria poco resistente.

Jack si concentrò sul furgone.

Era molto colorato, non solo per le pareti interne dipinte di molti colori, ma anche per i vari fogli di carta colorati, rappresentanti scritte, disegni sia astratti che concreti, appesi alle pareti (quasi a ricoprirle completamente), a cui Jack non sapeva che nome dare, e per i vari "graffiti"
(anche questi illegali in tutto PerfectOne) rappresentanti strane scritte colorate.

In quanto agli strani fogli, non sembravano essere né dipinti, disegni.
Non erano nemmeno lettere.

Jack non sapeva cosa fossero.

Entro poco, la donna dalla maschera verde acqua con i bordi neri tornò, con una bottiglietta d'acqua in mano.

Non era piena del tutto.
Aveva dentro solo circa un quarto di quanto liquido avesse potuto contenere.

La donna gliela porse, e Jack la prese, ringraziandola, iniziando a bere.

Quando ebbe finito di bere, la donna prese la bottiglietta vuota.

- Ne vuoi altra?- chiese, con un mezzo sorriso.

Jack disse a bassa voce un
"No, grazie."

Lei rispose con un "Prego", concludendo la frase, prima di andarsene, dicendogli che se aveva sete poteva dirlo tranquillamente, perché dopo un colpo di calore era vitale tenersi idratati.

Ma Jack non aveva sete.

Non sapeva bene cosa fosse un colpo di calore, ma era più che convinto che quello che aveva appena avuto non fosse per niente un colpo di calore.

Anche se effettivamente non se lo ricordava.

Ora era più confuso di prima.
Molto più confuso di prima.

Decise di convincersi che quello che aveva avuto era un colpo di calore, senza pensarci troppo.

Appoggió la testa alla parete del furgone, sistemandosi meglio sulle panche di questo furgone, che, avendo del tessuto, erano molto più comode.

Notò intorno a lui, tutti gli altri.

Brian aveva la testa bassa e guardava le sue mani.

Conrad guardava gli strani disegni sulle pareti, come Camille.

Cercò di avvicinarsi a loro per parlare, anche se non era sicuro fosse la cosa migliore da fare.

Però, poi, il ragazzo dai capelli color ciliegia e la maschera verde fluo entrò dalle porte sul retro, da cui erano entrati tutti, portando con se una delle casse nere e gli zaini e le cose che Jack, Camille, Brian e Conrad avevano con loro.

Posò la cassa nera sopra l'altra (che Jack non aveva notato), a terra, e lì vicino gli zaini.

Poco dopo, la donna con la maschera verde acqua con i bordi neri e il ragazzo dai capelli ciliegia chiusero le porte.

Jack pensò che questo furgone era molto diverso da quello degli uomini delle Forze Governative.

Questo, nonostante avesse le porte chiuse, grazie alle finestre era luminoso, e non tetro e buio come quello delle Forze Governative.

Jack li vide mettersi davanti alla porta che li separava dalla cabina del guidatore.

Iniziarono a parlare.



- SpazioNonLoSo

Siamo in periodo Natalizio, vero?
Giusto.
E sapete di che ho voglia?
Halloween.😂
Ieri ho fatto un disegno di Jack di The Nightmare Before Christmas.
Non so.
Ho voglia di Halloween.
Così.
A caso.😂










~Francy

Soldier 113 [First Arc]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora