Click

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- 113.-

Silenzio.
Sono un breve, nuovo, rumore di metallo, quasi a voler trasgredire.

"Click" faceva.

- 113... Ti prego.-

Click.

- Che stai facendo?-

Click.

- Sei lì dentro da tantissimo.-

Click.

- Stai bene, vero?-

Click.

Silenzio.

Nessuna delle due parlò.

Click.
Click.

- 113... Mi sto spaventando.-

Click.

- Apri la porta.-

Click.

- 113, ti prego.-

Click.
Click.
Click.

- Apri questa dannata porta.-

Di nuovo, click.

- 113... Ho detto apri.-

Nulla.

- Ti prego.-

Click.

- Capisco benissimo la situazione.
T-Ti prego... Apri la porta.-

Ma 113 non si voltava per sbloccare la porta. Non voleva.

- 113. Parlami. Sul serio.-

Il suo tono ora era più serio.

- Sfonderò la porta se non mi aprirai.-

Nessuna risposta.
Quel silenzio era un azzardo.
Una sfida.

Click.
Click.

"Vediamo se lo fai veramente" quasi si diceva tra see e see 113.

- Non... Non scherzo.-

Ci fu silenzio, per un po'.

Click.
Click.
Click.

Era questo che diceva il silenzio.
Click.

Due colpi, un po' di dolore ed un rumore fragoroso.
156 aveva abbattuto la porta.

Quasi cacciò un urlo, vedendo 113.

La bambina la guardò, poi, con menefreghismo, si tagliò una nuova ciocca di capelli, utilizzando quelle lucenti forbici argentate.

Click.
Click.
Click.




- Spazio scusate

Non so se martedì riesco a pubblicare. Il preiodo pre-fine della scuola inizia a farsi sentire e i profe hanno fissato verifiche, oltre che andare veloci come fulmini col programma.
Sto cercando e cercherò di fare del mio meglio per le future pubblicazioni, ma il tempo non è molto.
Continuerò, cercando un po' di compensare, a pubblicare altri libri i cui capitoli sono già pronti.





~Francy

Soldier 113 [First Arc]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora