You're a shame

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- Dio mio...-

- Pa-Padre...?-

Un sospiro scocciato riempí l'aria.

- Che c'è, Kevin?-

- I... Io.... Volevo sapere c-come... Come stava... Padre...-

- Vuoi sapere come sto?- chiese a mezza voce, con una leggera risata.

- S-Si i-io-

Un forte rumore, di qualcosa che veniva sbattuto con forza sulla nuova scrivania in legno, fece leggermente indietreggiare Kevin, muovendo alcune ciocche di capelli color caffè, spostandosi anche a tratti sul suo viso.

Quello sul tavolo era uno spesso pacco di fogli.
Ogniuno rappresentava delle specie di documenti, con dati anagrafici e informazioni di vario genere, accompagnate da una foto in alto a sinistra dell'interessato, accompagnato a sua volta da una scritta poco rassicurante, fatta a mano, con evidente disinteresse.

"Deceduto" recitava la scritta.

Kevin sapeva cos'era quel pacco.
Erano di dati dei quarantadue uomini morti contro la Resistenza.

Kevin lo fissava, leggermente impaurito e sbigottito dallo scatto improvviso del padre, anche se ormai era abituato alle reazioni del padre.

Una risata gli fece alzare lo sguardo.

- Ma guardati.-

Era suo padre a ridere.

- Ti spaventi per così poco?-

Un'altra risata.

Il padre con forza si alzò dalla poltrona su cui era stato seduto fino a quel momento, fissando il figlio negli occhi.

- SEI REALMENTE COSÌ CODARDO?!-

Kevin distolse lo sguardo.

- E PENSARE CHE IO TI HO DATO IL NOME DI TUO NONNO!-

Kevin chiuse gli occhi, stretti.

- TUO NONNO!
KEVIN COOPER!
COLUI CHE CREÒ QUESTO NUOVO MONDO!
COLUI CHE RIUNÍ TUTTI GLI STATI!
COLUI CHE AVEVA IL CORAGGIO, LA FORZA E L'INTELLIGENZA MIGLIORE DI CHIUNQUE ALTRO!-

Kevin si irrigidì.
Quasi scoppiò a piangere.

- TU!
TU PORTI IL SUO NOME!
E LO STAI DISONORANDO!
DOVRESTI ESSERE FORTE, AUTORITARIO, CORAGGIOSO E PRONTO A TUTTO PER UCCIDERE TUTTI COLORO CHE FANNO PARTE DELLA RESISTENZA E MANDARE AVANTI QUELLO CHE TUO NONNO HA CREATO!
E TUTTO QUELLO CHE SAI FARE È STARE LÌ IMPALATO DICENDOMI DI STARE CALMO?!
SEI UNA VERGOGNA!-

Kevin cercò parole da dire, ma non ne aveva.
Anzi, non c'erano parole che potesse dire.

- SEI UNA VERGOGNA!- ripete il padre.

- A CHI AFFIDERÒ PERFECTONE QUANDO IL MIO TEMPO SARÀ FINITO?!
DI QUESTO PASSO, NON A TE!
SEI UNA VERGOGNA!
ERA MEGLIO AVERE UNA FIGLIA FEMMINA CHE UN CODARDO COME TE!-

Una lacrima, limpida.
Una lacrima, pura.











~Francy

Soldier 113 [First Arc]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora