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Quanti giorni erano passati da quando si erano scoperte le cicatrici?
Quasi cinque, ormai.

Jack aveva smesso di pensarci?
Ovvio che no.

Come poteva?

Cosa voleva dire che la ferita da cui erano nate le cicatrici era stata originata dall'energia della luce?

Ci pensava praticamente sempre, anche se, dopo non aver trovato nessuna informazione utile nel libro che parlava dell'energia della luce, questa fissazione gli stava passando.

Il libro parlava solo di come l'energia della luce era ricavata dai minerali, delle miniere di PerfectOne e di come veniva usata per creare i proiettili delle pistole laser della Resistenza.

Il libro parlava di cose interessanti, strane e incredibili, certo, ma non era quello di cui Jack necessitava al momento.

Era rimasto deluso dal libro, anche se in fondo, da esso non si aspettava nulla.

Per tutto il resto del giorno libero che 113 gli aveva lasciato, Jack era semplicemente rimasto sul letto della sua "abitazione" temporanea, leggendo il libro, sperando di trovare qualcosa di utile. Ogni tanto si perdeva.

Rimaneva lì, a fissare le parole prive di valore del libro, o a guardare il muro, il soffitto, il pavimento, il vuoto.

Questa situazione non gli piaceva.

Pure mentre si allenava pensava a quelle cose.

E 113 lo notava.

113 notava con i suoi occhi vorticosi di come Jack, nonostante il puro impegno che metteva nelle sue azioni, fissasse il vuoto mentre tirava pugni.

O di come il suo sguardo fosse inspiegabilmente privo di energia, quasi vuoto, mentre buttava a terra i manichini.

Aveva pure iniziato ad allenarsi più seriamente, secondo il programma, facendo addominali e flessioni, esercitandosi con le mosse di contro-autodifesa, nelle quali, ora, 113, stava più che attenta a non fargli male per sbaglio.

Gli rimaneva ancora un mistero come mai quel giorno 113 gli avesse fatto male. Non chiedeva nulla, però.

Non voleva sembrare invadente.

Brian non aveva detto nulla, come promesso.

Era rimasto per un giorno intero piuttosto sconcertato dalla notizia, ma poi si era calmato.

Jack era una brava persona.
Si fidava di lui.

Non poteva di certo essere un Pentito.

Le cose sembravano essere tornate come prima.

- Dai. Ancora cinquanta.-

Jack tirò un pugno più forte degli altri, dandosi la carica per i prossimi.

Solo ora si rendeva conto di quanto fosse abbastanza scomodo il suo ciuffo corvino sull'occhio.

Non era di certo comodo, contando che parzialmente gli copriva la vista.

Non era comunque quello il problema maggiore, anzi, non era neanche considerabile un problema, ormai.

Aveva quel ciuffo dal primo giorno di risveglio dal coma. Ormai si era abituato a vederci con esso.

Il problema maggiore era il caldo.

Quel ciuffo gli faceva caldo.

Non era ad ogni modo un problema vitale, quindi non ci pensava troppo e andava avanti.

- Fai una pausa adesso. Ti lascio un minuto. È da un'ora e mezza che ti alleni.- la voce di 113 lo fermò.

Jack annuì.

Soldier 113 [First Arc]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora