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- Riposati.-

Jack si sedette a terra, sudato e un po' affaticato.

113 iniziò a muovere un po' di oggetti, sistemandoli e mettendoli un po' in ordine.

Jack a quel punto si chiese perché.

Si stava allenando da solo due ore.

113 gli aveva fatto fare a giro una sorta di "ripasso" di tutto ciò che aveva imparato fino a quel punto (pugni, calci, tecniche di autodifesa e di risposta all'autodifesa), ma pensava semplicemente che fosse un cambio di programma.

Pensava che avrebbe continuato con quel giro per tutte le otto ore.

Ma ora 113 gli aveva detto di fermarsi in un punto in cui non gli aveva mai lasciato pause, e per di più, stava riordinando alcuni oggetti e attrezzi, cosa che non aveva mai fatto prima.

- Bevi qualcosa.- gli disse, e gli lanciò con poca finezza una bottiglietta d'acqua, che cadde vicino a lui.

- Grazie.- disse lui, aprendola e bevendone un po'.

Non si parlarono per qualche minuto.

C'era quasi del tutto silenzio, escludendo i rumori metallici degli oggetti spostati, dei tappetoni che venivano trascinati e dei manichini da crash test che sembrava quasi non avessero intenzione di spostarsi da dove si trovavano.

- Preparati a prendere su le tue cose.- la voce di 113 ruppe il silenzio.

- Va bene.- rispose Jack.

Perché doveva tirare su le cose?

Forse dovevano cambiare postazione.

Jack non disse nulla, prendendo su le sue cose, tutte dentro la sacca.

- Vuoi una mano? Posso... Posso aiutarti se vuoi.- chiese, vedendo 113 spostare le cose.

- No grazie.- rispose lei.

- Perché... Insomma... Perché devo raccogliere le mie cose?- chiese, dopo vari e vari minuti di silenzio.

Era ancora seduto a terra.

Non gli era stato difficile raccogliere la sua sacca. Era poco distante.

- Cambi postazione.- disse 113.

Buttò a terra il tappetone che stava trascinando.

- Andrai al poligono di tiro.- disse, prendendo la sua pistola laser da una fondina.

- Impari ad usare questi gioiellini.- agitò la pistola in aria.

Jack fu quasi felice.

Avrebbe imparato ad usare le pistole e le pistole laser.

Non sapeva spiegarsi molto la sua iniziale euforia, ma gli piaceva di più l'idea di apprendere ad usare ed usare pistole e armi di precisione che tecniche di combattimento.

Trovava entrambi i settori interessanti, ma l'idea delle pistole e delle armi da fuoco, senza motivo, gli piaceva di più.

Se però c'era una cosa che gli interessava di più ancora, in campo di armi, erano le armi da taglio.

Sia armi da fuoco che da taglio gli davano un'idea diversa.

Gli piaceva l'idea che per utilizzarle non servisse solamente mira e riflessi, ma pure una certa concentrazione e attenzione.

Gli davano entrambe un'idea diversa dalle tecniche di combattimento, che gli sembravano più feroci, più istintive, ruvide, veloci.

Improvvisamente si chiese perché stesse pensando qualcosa del genere.

Soldier 113 [First Arc]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora