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- Camille... Se io so grande parte di quello che ti è successo...
È perché... Era impossibile che tu, da Soggetto X, fossi sopravvissuta così a lungo.
Ogni volta che un bambino o una bambina nasce a PerfectOne, gli o le si fanno subito dei test per capire se è un Soggetto X oppure no.
Se il bambino o la bambina risultano positivi al test, allora...
Vengono subito uccisi.
L'abbandono, anche se illegale, non succede quasi mai, per merito della pillola della Cecità Mentale e delle leggi che vengono indottrinate agli abitanti, quindi se un genitore o entrambi che non possono prendersi cura del loro bambino o della loro bambina sono costretti a firmare un modulo per cui, nel caso si sviluppino una serie di determinate circostanze, il bambino o la bambina venga affidato allo Stato.
Venendo affidata allo Stato, sei stata mandata in un orfanotrofio.
In molti orfanotrofi non fanno controlli per controllare se al loro interno ci siano Soggetti X, e in tutti, invece, viene somministrata la prima dose di pillola della Cecità Mentale quando, tutti i bambini raggruppati a seconda della loro data di nascita, raggiungono l'età di 10 anni.- 156 cercò di parlare il più chiaro possibile, mentre Camille annuiva energicamente ad ogni frase, squotendo i capelli mossi, lunghi e castani.

- Ma... Il mio papà...
Quindi il mio papà è ancora a NewElement!- disse, ad occhi spalancati.

Si girò verso Jack, e gli tirò la maglietta, non troppo forte da deformarla, ma neanche con poca forza.

- Jack! Jack! Il mio papà è ancora lì!
Ma se è ancora lì...
Come fa a non scappare?
Come può voler rimanere lì?!-

Jack ci pensò.
Effettivamente, come poteva il padre di Camille rimanere ancora a PerfectOne, rendendosene conto?

... Se lui se ne rendeva conto.

- Camille... Camille...- 156 la fermò con le braccia, toccandole le spalle, mentre ancora parlava con Jack.

Camille si fermò.

- Probabilmente...
Tuo papà non è un Soggetto X.-

Camille e Jack la fissarono.

- Essere Soggetto X è ereditario, certo... Ma certe volte salta una generazione.
Probabilmente i tuoi genitori non erano Soggetti X, ma uno di loro discendeva di sicuro da un Soggetto X.
Adesso... Io non so il tuo cognome... Non posso dirti se forse abbiamo avuto a che fare con un tuo parente...-

- Io non ho un cognome.- disse tranquillamente Camille.

- Non hai un cognome?
Non sai il nome di tuo padre?- chiese 156.

Camille scosse la testa.

156 sospirò.

- Come sospettavo.
Negli orfanotrofi non dicono quasi mai ai bambini le loro origini.-

Camille la guardò, un po' triste.

- Quindi non saprò chi è il mio papà?-

- Mi spiace, piccola, ma no.
Forse potremmo trovare qualcosa in qualche archivio, ma solitamente i dati anagrafici dei bambini che vengono affidati allo Stato non contengono i nomi dei genitori.-

Camille abbassò un attimo lo sguardo, per poi rialzarlo.

- Ma...
Forse potrebbe esserci qualche dato con su scritto che qualcuno mi ha chiamata Camille e poi mi ha dato via!-

- Camille, piccolina, le Forze Governative ti hanno portata via appena nata.
Il nome l'hanno scelto loro.
... Succede sempre così.-

Camille si mise più composta sulla sedia, visibilmente leggermente affranta dalle parole che 156 le aveva appena detto.

- Credo... Che noi abbiamo appena concluso il discorso.-

156 fece per alzarsi, ma Jack la fermò.

- Aspetta.- disse, guardandola negli occhi.

156 ancora sembrò paralizzata dai suoi occhi, e si bloccò, per poi risedersi in un secondo, quasi quella leggera supplica nel tono di Jack fosse l'ordine più importante che avesse mai dovuto seguire.

- Perché?- chiese, staccando e interrompendo a forza il contatto visivo con Jack.

- Devo chiederti alcune cose.- disse, con tono secco e diretto, anche perché era l'unico tono che gli era venuto naturale.

156 alzò lo sguardo, forse per il suo tono, forse per qualcos'altro, e lo guardò di nuovo negli occhi.

Stavolta, però, solo per un secondo.

Chiuse gli occhi sotto i vetrini azzurri, abbassando il viso, facendo un leggero sorriso, per poi smorzarlo in un secondo e rialzare il viso verso Camille e Jack, che si stava già facendo domande su quello strano comportamento.

Perché sorrideva?
Perché aveva abbassato la testa e chiuso gli occhi?

- Camille...
Sai la strada per tornare alla tua casupola?-

Camille annuì.

- Allora... Potresti andare, per favore?
Rimani lì, non uscire.
Torneremo tra non molto.-

Camille si alzò, abbracciò stretto Jack e salutó Mauris, per poi uscire.

Ora Jack avrebbe avuto le risposte.






- Spazio The Judge

Oggi con delle mie amiche ci siamo ritrovate non si sa come ad ascoltare vecchie sigle di anime. 😂
É saltato fuori che più o meno tutte abbiamo guardato Yugi Oh da piccole, così io e una mia amica giocando a Uno di squadra abbiamo iniziato a recitare frasi totalmente a caso di Yugi Oh.😂
È stato a dir poco fantastico. 😂

Voi guardavate Yugi Oh?
Vi piaceva o lo odiavate? 😂

Totalmente a caso adesso in testa ho The Judge dei Twenty One Pilots.
A voi piace l'album Blurryface?
Io lo adoro. 😂





~Francy

Soldier 113 [First Arc]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora