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Jack lasciò quella strana sensazione che lo attanagliava scivolare via, ignaro della sua natura e non sapendo cosa fosse.

Non credeva di averla mai provata.
Era un qualcosa simile alla rabbia.

156 camminò fino al proiettoe, rimettendo a posto il foglio rappresentante la mappa di NewElement.

- Credo tu possa andare ora.- disse a 197, piano.

- Cosa ne pensano gli altri?- chiese lui, riferendosi alle preoccupazioni di 156 riguardo le coincidenze che stavano accadendo.

- Come me, stanno adottando un approccio scientifico alla cosa. Dobbiamo prima di tutto valutare il fatto che si sia trattato di una coincidenza, ma allo stesso tempo dobbiamo cercare di capire se non lo sia. Insieme al tutto però dobbiamo trovare velocemente un modo per intervenire. Dobbiamo capire perché le Forze Governative avessero mandato più di uno squadrone e attuare una strategia su cosa fare riguardo le Sezioni.-

156 tornò a guardare Jack.

- 113 cosa sa del tutto?- chiese 197, guardando 156 negli occhi.

156 sembrava nervosa.
I suoi occhi erano parzialmente rossi.

Si stava riprendendo dalle poche lacrime di prima.

- Non c'è stato bisogno di dirle nulla. Quella ragazzina è più che intelligente. Ha già di sicuro capito tutto, e starà probabilmente anche pensando ad un modo per migliorare la situazione, se non ne ha già trovato uno.- disse.

Jack sentiva come 156 si fidasse veramente di 113.

In fondo, chi era lei per non farlo?

E soprattutto, chi non si fidava di 113?

113 era il Messiah, no?
113 era la Salvatrice, l'unica salvezza, no?

113 era 113.

Bastava solo quella parola, "113" a far comparire nelle menti di chi la sentiva, non importa da dove, non importa come, un'idea di forza, coraggio, intelligenza, Salvezza.

156 sapeva che quel sentimento non era ricambiato.

Sapeva che 113 si fidava di lei solamente da un puro punto di vista pratico e necessario, in battaglia.

Sapeva che 113 non le avrebbe mai parlato veramente, o almeno, non più.

Ma in fondo, chi era lei per non fidarsi di 113?

- Già.- disse a bassa voce Jack, le braccia incrociate, lo sguardo perso verso il basso e le sopracciglia leggermente corrugate, seguite dalla maschera che sembrava mimare il suo viso.

156 lo fissò per qualche secondo, e solo poco dopo Jack si rese conto di ciò che stesse facendo.

- Sembri perso. Scosso. Preoccupato.- 156 utilizzò le stesse parole che Jack aveva usato poco prima.

- Sto... Sto bene.- rispose prontamente 197.

- Menti. L'ho detto anche io, poco prima.-

Jack tastò erroneamente un suo stesso braccio, in un tentativo di stringere ancora di più l'incrocio delle sue braccia, rendendosi solo in quel momento conto di come i suoi muscoli si fossero ulteriormente sviluppati.

Erano involontariamente tesi, mentre lui, leggermente ricurvo su sé stesso, era teso quanto essi.

- Allora siamo entrambi pessimi a mentire.- accennò ad una risata, guardando 156 con la coda dell'occhio, con i suoi occhi verdi e forti, di quel colore particolare.

Soldier 113 [First Arc]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora