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- Ad... Ad ogni modo...- continuó quasi balbettando 156, senza staccare gli occhi da 113, con uno sguardo abbastanza strano e particolare.

Quello sguardo era dispiaciuto, di una persona in visibile pena.
Era il palese sguardo di qualcuno che si sentiva in colpa.

156 dopo poco interruppe quel contatto visivo con 113, che tornó a fissare il muro sul quale era proiettata la mappa.

- Con la mappa, abbiamo finito.
Presto vi assegneremo delle abitazioni, che potranno essere sia tende che casupole. Probabilmente non sarete soli, ma condividerete lo spazio con qualcun'altro.
Ora, parleremo del Governo e della Resistenza.
Allora... Voi cosa sapete del Governo, o più che altro, che ne pensate?
Parlate senza paura.-

- Io... Non ne so quasi niente... Ma...
So che a capo di tutto... C'è un solo uomo. Detta le leggi per lo stato e si occupa anche personalmente di alcune faccende interne molto importanti.- disse a mezza voce Brian.

- Giusto.
Colui che detiene il potere è un solo uomo, Marcus Arthur Cooper, meglio conosciuto come il Governatore.-

A sentire quei nomi, Marcus Arthur Cooper e il Governatore, lungo la schiena di Jack corse un profondo brivido.

- Qualcun'altro di voi vuol dire qualcosa?
Non preoccupatevi.
Vi ascoltiamo in tutto ciò che dite.-

Vedendo che nessuno diceva niente, 168 prese parola.

- Sapete dirci in che tipo di condizione politica viviamo?- disse, avanzando di un passo, con fare quasi sgarbato.

- Repubblica Popolare Democratica.- disse Conrad.

Brian stette zitto.
Camille probabilmente non sapeva neanche cos'era la politica.

- Come pensavo...- sospirò 156.

Prese un respiro, come se stesse per ricominciare a parlare, ma prima di poter dire una parola, una voce, in tono basso, la interruppe.

- Dittatura.- disse Jack, quasi tra see e see.

- Come...?- chiese 168.

- Di-Dittatura.- ripetè Jack, abbassando la testa.

113 schioccò la lingua, indicandolo,in modo infantile, come per approvare.

- Giusto. Dittatura.- disse 156.

- Jack, giusto?- chiese 168.
Jack annuì.
- Chi ti ha insegnato che era una dittatura?- continuó.

Jack di trovó spiazzato di fronte a quella domanda.

- Perché?- riuscí a chiedere, balbettando.

- A scuola non insegnano molto dei diversi tipi di Governo.
Chiunque te l'abbia detto potrebbe essere qualcuno che ha a che fare con noi o farebbe meglio ad aver a che fare con noi.
Chi te l'ha detto?
Potrebbe rischiare grosso a NewElement con le sue idee politiche.-

Jack, rimasto immobile fino a lì, fece spallucce, per poi esclamare, in tutta calma, un:
- Nessuno.-

- Nessuno?- chiese nuovamente 168, palesemente poco convinto.

- Nessuno.
E se c'è stato qualcuno, io non posso ricordarlo.-

168 sembrava sul punto di dare di matto, non credendo nella risposta più che sincera di Jack, ma 156 lo trattenne.

- Dev'essere per l'amnesia.- disse.

- Come?- chiese 168, ancora poco convinto ed ora pure stranito.

- Si.
Jack mi ha informato di avere avuto un'amnesia.
Ha perso la memoria e si è ritrovato in ospedale.- spiegò 156.

- Questo era risaputo.
Ma perché mai l'amnesia potrebbe aver contribuito allo sviluppo di un suo ideale?- chiese.

-Per me sta mentendo.- quest'ultima frase la disse sottovoce, avvicinandosi a 156.

- L'eliminazione delle informazioni e degli ideali che inculcano in testa ad ogni bambino di PerfectOne, lo ha aiutato nel rendersi conto della vera situazione del nostro Paese, e della realizzazione di vivere in una vera e propria dittatura.
Ragiona prima di criticare, stupido.- disse.

Da quella parola, da quel lieve insulto, "stupido", Jack dedusse che probabilmente 156 apparteneva ad un rango maggiore nella Resistenza.

Effettivamente, pensò Jack, 113 e 156 sono uscite a combattere contro gli uomini delle Forze Governative, mentre 168 era semplicemente rimasto a coprirle da dentro il bus.

Insieme a questa osservazione, un nuovo dubbio gli si presentò nella mente.

113.

Perché mai 113, palesemente ragazzina, era uscita a combattere con 156?
Ovvio, era la più forte della Resistenza, come gli avevano già detto, ma veramente, come aveva già pensato in precedenza, era portatrice di così tanta esperienza?

Era veramente passata illesa attraverso così tante situazioni, lotte, scontri armati ed esperienze?

113 ormai per Jack era un chiodo fisso.

Più si faceva domande riguardo a quella strana ragazzina con una forza e dei riflessi quasi disumani, e con quella strana personalità infantile, che ora era appoggiata al muro con palese noncuranza, più provava curiosità verso la sua figura.

Curiosità mista a deja vu, sensazione di pace, preoccupazione insieme ad uno strano senso di protezione.




- Spazio Parrucchiereh

Oggi sono andata dal parrucchiere perché i miei capelli in quest'ultimo periodo sono cresciuti più velocemente del normale, e da quasi sopra il collo erano arrivati in due settimane fino alla fine del collo (sarà un'impressione dato che sono corti, ma vabe).
Fatto sta che la parrucchiera mi ha gonfiato così tanto i capelli col phon che ora sembro un clown.
Si.
Tipo It.
Aiuto. 😂

In più, ho un messaggio per Serk90
Ti ringrazio👍🏻
Cercherò di allungare i capitoli, ma non so di quanto, dato che subito partendo col primo capitolo mi sono data dei parametri di lunghezza dei capitoli.
Sono sempre minimo 600 parole (anche se lunghi così sono solo i primi capitoli) con un massimo di 1100.
Solitamente, senza gli spazi scleri (?) sono di una lunghezza di circa 700-800- parole, ma è da un po' che sto cercando di allungarli a 900 parole, anche se mi esce un po' difficile.
Scusa se scrivo in un capitolo (tralaltro dopo più di un giorno che mi hai mandato il messaggio), ma wattpad non mi fa inviare i messaggi.😓




~Francy

Soldier 113 [First Arc]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora