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Corse attraverso quella porzione di terra, inseguendo la figura di 156 davanti a lui, che a sua volta seguiva 113.

Corse praticamente accucciato, vedendo anche 156 e 113 correre in quel modo.

Era sicuramente per una questione di sicurezza.

Il vento sembrava essersi alzato, e portava con sé sabbia rossa e terra dal colore vivo e aranciato.

Jack correva, sperando che quel vento, in parte avrebbe potuto aiutarli.

Raggiunse in poco tempo le rovine artificiali.

113 e 156 si acquattarono dietro una di esse, in cemento, dall'aspetto simile ad un muro distrutto.

C'era spazio anche per Jack, quindi pure lui, insieme a 156 e 113, si nascose.

113 si sporse leggermente oltre esso per vedere la situazione del furgone delle Forze Governative.

- Situazione?- chiese 156, ricaricando la sua pistola laser.

- Minimo quindici uomini. Qualcuno di loro è ancora nel furgone. Potrebbero essere eliminati grazie all'esplosione.- disse 113.

- Riesci a capire le armi che hanno?- chiese 156.

Anche Jack si sporse a vedere ciò che accadeva.

Era tutto parzialmente coperto dal vento, ma capibile.

- Fucili. Piccole mitragliatrici.- rispose prontamente 113.

Jack notò quanto il vento si stesse alzando in fretta.

Sperò potesse diventare una cosa a loro favore.

Notò anche quanto 113 vedesse bene, senza il minimo bisogno dei vetrini della maschera.

Si chiese come riuscisse a vedere così bene da così lontano, con addirittura il vento e la sabbia che si alzavano.

Sia 156 che 113 si girarono verso il bus della Resistenza, lontano.

Anche Jack guardò.

Un faro di segnalazione venne sparato in aria.

Era magenta.

Tutto, in un secondo, riportò Jack all'esecuzione.

Uno dei suoi ricordi (per quanti ne avesse) peggiori in assoluto.

Le domande, i dubbi, il terrore, la paura.
Ricordava tutto.

Ricordava le fascette strette ai polsi, il sangue che non circolava nelle mani, gli occhioni di Camille pieni di terrore, le urla di Brian, la faccia sconvolta di Conrad.

Ricordava i colpi di fucile, i corpi di Calvin e Alex che cadevano, i buchi nelle loro fronti, la pala, la fossa scavata nella terra, il Sole, il vento.

Ricordava i fari di segnalazione nel cielo, quell'esplosione di bombe fumogene nella terra, la speranza, il fucile puntato al proprio collo, il sangue che arrivava ai suoi piedi e lo faceva rabbrividire.

Ricordava 113.

La prima volta che la vide.

Soldier 113 [First Arc]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora