Era seduto alla sua scrivania, lo sguardo sulla sua mano destra e in testa il ricordo delle parole che, poco prima, Severus gli aveva rivolto.
Severus :"Beva tutto, circoscriverà la maledizione ad una mano sola, per il momento. Si spargerà Albus!"Albus :"Quanto mi resta?"
Severus :" Forse un anno"
Era vecchio e nella sua vita ne aveva passate davvero tante, non temeva la morte, ma per la prima volta in tutti quegli anni, sapendo che di li a poco la sua vita sarebbe giunta al termine, un' irrefrenabile desiderio si fece largo nella sua mente, voleva rivederlo, un ultima volta.
Sapeva di essere irrazionale, ma pensava anche che, vista la situazione, potesse permetterselo, dopotutto, se avesse dovuto essere completamente sincero con se stesso, avrebbe ammesso ad alta voce di non averlo mai dimenticato.
A quel pensiero la sua mente tirò fuori tutti i ricordi che aveva di lui:
Il loro primo incontro a Godric's Hollow, il loro amore, nato da un semplice discorso tra ragazzi, che dalla vita sognavano qualcosa di più.
I loro sogni, le lettere che si scambiava ogni volta che ne avevano la possibilità, alcune di esse, celavano parole dolci, parole d'amore che nessuno avrebbe mai creduto reali, eppure lo erano per loro.
Ricordava con nostalgia anche la loro prima discussione, nata per un semplice moto di gelosia e ricordava di averlo amato ogni singolo istante della sua vita, anche quando avrebbe dovuto odiarlo.
Lo aveva amato e desiderato al suo fianco anche dopo la morte di Ariana, lo aveva amato quando aveva saputo tutte le crudeltà che stava commettendo in giro per il mondo, lo aveva amato quando il ministero era andato a cercarlo e quando gli avevano chiesto di combatterlo.
Per anni lo aveva visto nello specchio delle brame, al suo fianco, a tendergli la mano come faceva da ragazzo. Aveva desiderato di non doverlo combattere, anche quando lo aveva avuto davanti, quando erano arrivati alla resa dei conti. Ricordava di avergli detto :"Non conta cosa cercherai di fare, non voglio ucciderti Gellert" Ed era vero, non aveva mentito, era già abbastanza doloroso doverlo combattere, sapeva che per loro non c'erano speranze, ma fino a quel giorno, una parte di lui era stata libera di sognare, libera di credere che tutto quello non fosse reale. Con l'arrivo della loro battaglia, era arrivata anche la fine della speranza e quando Gellert era stato ESILIATO a Nurmengard, lui aveva dovuto accettare che non l'avrebbe più rivisto, non perchè non potesse andare a trovarlo, ma perchè sarebbe stato ancora più doloroso vedere l'unica persona che aveva mai amato, in una stanza completamente isolata dal resto del mondo e forse, anche perchè non voleva che altri venissero a conoscenza dei veri sentimenti che avevano condiviso loro due.Adesso però le cose erano cambiate, a lui non rimaneva più molto da vivere e non gli importava se ad un passo dalla fine, tutto il mondo fosse venuto a sapere che, Albus Silente, aveva amato e che tutt'ora amava Gellert Grindelward, uno dei più grandi maghi oscuri che il mondo magico avesse conosciuto.
In quel moto di egoismo, si alzò di scatto dalla sedia, prese una busta dalla sua scrivania e dopo aver mandato un patrono alla professoressa McGranitt, avvertendola che sarebbe uscito per un po', si smaterializzò.
Una volta a Nurmengard, si sottopose a tutti i controlli richiesti dagli Auror e infine arrivò li, ad una porta di distanza da lui, non poteva fare a meno di fissare le scanalature del legno e pensare: Sto facendo la cosa giusta? Forse sono l'unico ad aver pensato a noi per tutti questi anni.Nonostante i suoi pensieri, alla fine cedette all'impulso e al desiderio di rivederlo e aprì la porta.
Gellert era li, dietro ad una parete trasparente di vetro spesso, che lo fissava e poco dopo la sua entrata, sorrise.
Anche se gli anni erano passati, quel sorriso gli faceva ancora effetto.
Si sedette davanti alla parete e Gellert non perse tempo, avvicinandosi a sua volta.
Gellert :"Alla fine sei venuto" Disse sorridendo sinceroAlbus :"Già... mi ci sono voluti diversi anni"
Gellert :"Sono felice di vederti, ti trovo... bene"
Albus :"Non così bene temo."
Gellert passò lo sguardo sulla mano destra di Albus e con occhi tristi disse :"Una maledizione?"
Albus si limitò ad annuire e l'altro chiese ancora :"Quanto tempo?"
Albus :"Molto poco temo"
Gellert :"Quindi è per questo che sei venuto... per dirmi addio un ultima volta." Disse con voce roca
Albus :"Io non ti ho mai detto addio, non sono mai stato pronto a farlo e credo che non lo sarò mai... ma siamo vecchi, in ogni caso la fine sarebbe arrivata prima o poi..."
Gellert :"Perciò mi stai dicendo arrivederci?"
Albus :"Qualcosa del genere... Volevo vederti un ultima volta"
Gellert allungò una mano nella piccola fessura da cui di solito gli passavano il cibo e Albus non esitò a stringergliela.
Gellert :"Vorrei poter tornare indietro, vorrei cambiare ogni cosa e vivere tutta la nostra vita diversamente."
Albus :"Lo vorrei anche io. Suppongo che non fossimo destinati a passare questa vita insieme, ma se mai ce ne fosse un altra, sceglierei te...amerei sempre te." Disse passandogli la busta che, per molto tempo aveva tenuto nella sua scrivania. Lo guardò e disse :" Quando sarò morto, solo allora... voglio che tu la legga."
Gellert :" Hey, non è ancora finita... aspettami dall'altra parte, giuro che qualunque cosa accada, ti troverò e starò con te. Forse non sono riuscito a farlo in vita, ma almeno nella morte, voglio stare con te."Era passato così tanto tempo, eppure si rendeva conto solo in quel momento, che ci sono amori che non passano mai, amori che vanno oltre il tempo e oltre la vita.
Le lacrime scendevano dai loro occhi come mai avevano fatto prima, ma nessuno dei due piangeva lacrime tristi, quelle erano piccole gocce di speranza.La speranza che in un mondo nuovo sarebbero potuti stare insieme e stringendosi ancora le mani, i loro cuori batterono all'unisono, proprio come quando erano ragazzini, ricordando ad entrambi che anche se costretti alla lontananza, non avevano mai smesso di amarsi.
Mi chiedo cosa sarebbe accaduto se non ci fosse stato quel grosso vetro a dividerli, forse si sarebbero amati completamente per un ultima volta prima della fine, forse Albus non gli avrebbe dato quella lettera, forse avrebbe espresso a parole tutto il dolore e l'amore che per anni lo aveva circondato.
Non lo sapremo mai davvero, ma posso dirvi che dopo la dipartita di Albus, Gellert aprì quella busta e leggendo la lettera che conteneva tutto l'amore dell'altro, pianse, rimpiangendo per l'ultima volta le sue scelte di vita e giurando a se stesso, che nella morte, avrebbe trovato il suo amato.A certe scelte non si può tornare indietro, per questo dobbiamo sempre pensare bene alle nostre azioni prima di compierle, alcune di esse potrebbero sacrificare tutto ciò che può renderci felici...
SPAZIO AUTRICE:NON BETATA
Eccomi quaaaaa - 18, sigh, si avvicina la fine, da un lato sono contenta, avrò la possibilità di dare sfogo alla mia creatività in moooolte long e in storie interamente realizzate da me, con personaggi miei, dall'altra sono un po' triste, spero di non perdere nessuno di voi, mi mancheranno i vostri bellissimi commenti di ogni genere e spero di trovarli sulle mie storie future, anche se sono inventate da me. Sarà per questo che oggi mi è uscita una storia un po' sad?
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Attualmente in lista ho 4 storie, quindi avete la possibilità di fare ancora 14 richieste...dopo questa raccolta non accetterò più storie su ordinazione, o almeno non lo farò per un bel po'... in futuro chissà.
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200 flash fic/one shot scelte dalla mia beta
FanfictionUna sfida tra me e Layton la mia beta. Ogni giorno per 200 giorni lei mi dirà 1 parola e 1 coppia di un fandom qualsiasi. E io dovrò scriverci una storia e pubblicarla. Sfida accettata😜 Le ship non dovranno essere necessariamente gay, ma anche: Ete...