109. Harry/Severus/Draco/Tom/Lucius - Stanza

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In età adolescenziale ognuno di noi scopre l'amore, quello che ci fa piangere, quello che ci fa sorridere, quello che finisce troppo presto e quello che dura più degli altri, abbastanza da lasciarci un peso nel cuore.

Harry non aveva avuto modo di scoprire l'amore come gli altri, troppo impegnato a combattere Voldemort e a cercare di sopravvivere. Tuttavia era incappato in una serie di eventi insoliti che forse...lo avrebbero portato...avanti.

Tutto era successo un giorno di metà dicembre, quell'anno Harry era rimasto a Hogwarts per natale, sotto consiglio del preside, per portare avanti le lezioni di Occlumanzia con Piton. Non era stato facile riprendere quelle lezioni che, tempo addietro, aveva sospeso a causa di uno sfortunatissimo incidente con il calderone in cui il professore teneva i suoi ricordi.

Piton aveva preso delle precauzioni migliori riguardo ai suoi ricordi, chiedendo a Silente il pensatoio per tutta la durata delle lezioni e nascondendolo accuratamente in una stanza chiusa a chiave.

Harry, si era impegnato molto più seriamente nelle lezioni, cercando di liberare la mente, senza far entrare tutte le imprecazione che il professore, spesso, gli lanciava.

Stava tornando al dormitorio dopo una lezione particolarmente intensa, erano ormai le 2.00 passate, quando sentì dei singhiozzi. Non li riconobbe subito e preoccupato si avvio verso il suono, che scoprì presto provenire da un certo biondo di sua conoscenza. 

Harry aveva davvero valutato l'idea di andarsene e per un attimo si era anche girato, convinto sul da farsi... tuttavia non ci riuscì, decise di avvicinarsi e sedersi in silenzio vicino al biondo che ancora non si era accorto della sua presenza. Quando Draco si accorse di lui, si mise subito in guarda e con la voce rotta dal pianto disse :" Che vuoi Potter? che ci fai qui?"

Harry rispose mantenendo lo sguardo fisso davanti a se :" Cosa voglio? Niente. Cosa ci faccio qui? Se intendi in un freddo corridoi alle due del mattino, torno da un estenuante punizione con Piton, se intendi vicino a  te su questi scalini terribilmente scomodi... non lo so. Ti ho sentito piangere e visto che sei uno stronzo volevo andarmene ma... non ci sono riuscito. Comunque non è che volessi parlare, starò solo qui...in silenzio e ti lascerò i tuoi spazi." Si levò i guanti caldi sotto lo sguardo stupito del serpeverde e glieli posò sulle mani.

Draco lo guardò in silenzio per qualche secondo, poi mettendosi i guanti rispose :" Che buon cuore Potty, sembri quasi un tenero e imbarazzante tassorosso in questo momento."

Harry :" Bel modo di ringraziare..."

Draco :"Non avevi detto che saresti stato in silenzio a lasciarmi i miei spazi?"

Harry :"Mmm"

Harry non seppe dire per quanto rimasero li, tutto quello che ricordava e che ad un certo punto Draco disse :"Per cosa combatti Voldemort?"

Harry si stupì della domanda ma rispose con onestà :"Per tutte le persone che amo"

Draco :"Si ma perchè tu? Perchè non lasciare il compito a qualcun altro?"

Harry :" Perchè qualcuno deve farlo, perchè non si ottiene nulla lasciando sempre le cose agli altri. A volte dobbiamo alzarci e fare qualcosa, anche se è rischioso e non ci piace, non serve a niente voltarsi dall'altra parte e aspettare che qualcuno faccia qualcosa... Se facessimo tutti una piccola parte del lavoro, avremmo più successo e meno persone ne soffrirebbero, continuando a girarci diamo tutto il peso a una o poche persone e i sacrifici sono più grandi."

Draco lo guardò sconvolto e abbassò appena la testa, poi disse :"E se... Dovessi decidere tra due componenti importanti della tua famiglia? Se a prescindere dalla tua scelta rischiassi di perdere uno dei due...che faresti?"

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