125. Goku/Vegeta - Sfere

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Quando Vegeta era arrivato sulla terra, aveva pensato di conquistare il pianeta, al fine di ricreare un posto adatto ad una nuova popolazione di guerrieri. Tuttavia, la vita è piena di imprevisti e questo vale anche per il principe dei Sayan, che combatté contro Goku, usando tutta la forza che aveva in corpo. Sebbene Vegeta fosse forte, Goku lo era molto di più e questo portò il principe dei Sayan a perdere il duello.

Sul punto di perdere anche la sua vita, Goku decide però di risparmiarlo e di lasciarlo partire verso nuovi pianeti. Ciò che nessuno dei due sapeva, era che si sarebbero rincontrati su un pianeta di nome Namecc, mentre entrambi viaggiavano alla ricerca delle SFERE del drago.

Vegeta è stata cresciuto come il più forte dei Sayan e il suo orgoglio lo porta a cercare un nuovo scontro con Goku, per definire chi dei due sia il più forte. Vegeta viene nuovamente sconfitto da Goku e sebbene tra loro si crei una sorta di alleanza, il principe dei Sayan si sente in costante competizione con l'altro.

Ed 'è proprio durante una delle loro tante sfida per il potere, che le cose tra i due cambiarono per sempre...

Erano tutti ospiti a casa di Bulma, aspettando la riattivazione delle sfere del drago di Namecc, Vegeta si stava allenando in una sala realizzata apposta per lui, quando Goku lo raggiunse.

Goku :"Potremmo allenarci insieme" propose 

Vegeta rispose con il suo solito tono orgoglioso :"Non ho bisogno di allenarmi con te." 

Sebbene Goku fosse sempre stato molto calmo, Vegeta faceva scatenare in lui una certa rabbia. Era l'unico appartenente al suo pianeta di nascita, avrebbero potuto essere amici, ma il principe dei Sayan era più interessato alla competizione.

Goku :"Perchè devi sempre comportarti così? Non ti senti... l'unico diverso nel mondo?"

Vegeta lo guardò stranito e disse :"Io sono un principe, sono sempre stato diverso e non me ne dispiaccio."

Goku :"Beh... io mi sento fuori posto a volte. Qui sono tutti uguali, vengono dallo stesso posto e non hanno dubbi sulla loro vita o su dove sia la loro casa... io... sono più simile a te"

Vegeta gli rispose con rabbia :"Tu non sei come me" e lo attaccò.

Il loro scontro fù breve, Vegeta era riuscito a bloccare Goku contro un muro e a quel punto, sentì dentro di se quella sensazione di diversità di cui l'altro aveva parlato. Guardando meglio Goku, si rese conto che loro erano davvero simili, in fondo erano entrambi Sayan anche se cresciuti in luoghi diversi. 

Non seppe dire perchè, ma la voglia di combattere, la voglia di prendere il sopravvento di Goku, fù presto sostituita dalla voglia di essere più vicino a lui. Così Vegeta si sporse istintivamente su Goku e lo baciò.

Quello che avvenne tra loro, fù un rapporto misto tra passione e sfida, dopotutto anche in situazioni più intime erano pur sempre Sayan. Tuttavia, ancora nudi e ansanti Vegeta, con voce stranamente clama chiese :"Perchè hai risparmiato la mia vita? Non lo hai fatto con tuo fratello e neanche con Nappa, perchè con me si?"

Goku :"Non lo so... Sentivo che era la cosa giusta."

Vegeta annuì e prese a rivestirsi, senza prestare troppe attenzioni all'altro, che a sua volta si rivestì.

Vegeta :"Devo allenarmi... Da solo."

Goku lo guardò quasi triste e disse :"Vuoi ancora dimostrare di essere più forte di me? Vuoi ancora batterti? Non possiamo essere..."

Vegeta :"Amici? Io non vado a letto con i miei amici."

Goku :"Ma..."

Vegeta :"Siamo già qualcosa... Credo... di avere bisogno di tempo per capire cosa. Di certo non siamo amici e io diventerò più forte di te, su questo puoi scommetterci."

Goku sorrise, rassicurato dalla risposta dell'altro, anche se costantemente piena di orgoglio. Infondo quello era Vegeta il principe dei Sayan, non sarebbe mai cambiato troppo e alui andava bene così.

SPAZIO AUTRICE:

NON BETATA

Devo dire che non mi è piaciuto scrivere questa ship... Non so perchè, mi piace Dragonball e anche se vedo benissimo Vegeta con Bulma, ci sta che il bad boy di turno alla fine sia un ragazzo gay in fase di accettazione. Un cliché che non sta mai male. Tuttavia non è il mio genere di fanfiction... 

Spero comunque che vi sia piaciuta e ci tengo a spiegare che, anche se non ci sono frasi profonde o significati, un significato nascosto c'è eccome... E' difficile spiegarlo in una storia, perchè credo che l'unico modo per dirlo, sia questo: Sul web ci sono molti discorsi sulla diversità, una persona che ha due genitori stranieri, anche se nata in Italia non è italiana. Altri dicono che è italiana ma che non deve rinnegare la sua cultura...

Io dico che non importa davvero se è o meno italiano, perchè prima di tutto dovremmo capire che è un essere umano, che non esistono quelle cavolate del: prima gli italiani. Dovremmo capire quanto può essere difficile crescere e vivere in un paese che se da un lato senti tuo, dall'altro lo senti estraneo, perchè ci sono delle differenze, magari fisiche, che posso far sentire a disagio. La mentalità ristretta del genere umano non aiuta certo ad ambientarsi o a vivere facilmente in un determinato luogo.

Conosco molte persone adottate, che sono cresciute se non nate qua in Italia, da famiglie italiane, fin da piccoli. Eppure si sentono diverse... Non per una questione di colore di pelle o di culture... ma perchè dentro di se sanno che i loro genitori non erano italiani e allo steso tempo, chi li ha cresciuti e amati lo sono. Perciò molti ragazzi sentono un disagio interiore secondo me bruttissimo, non riuscendo a pieno ad ambientarsi nonostante siano nati qua, ma sentendo a loro volta straniere le persone che provengono dal lor paese culturale o natale. Per me questo è il vero problema, pensare che una persona non riesca a sentirsi bene dove vive, perchè altri non riescono ad accettarlo, perchè altri devono decidere per lui se è o meno italiano. E' davvero importante? Non può essere semplicemente il vostro amico? vicino di casa? il vostro datore di lavoro o un vostro collega? Non può essere semplicemente una persona, proprio come lo siete voi? 

Detto questo, come sempre, se avete richieste di ship commentate qua --->

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