49. Snarry: Harry/Severus - Pozioni

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Harry odiava POZIONI, la lezione era appena iniziata e lui si era già guadagnato una punizione. Non era colpa sua se gli era accidentalmente caduta della radice di asfodelo in polvere nella pozione e questa era esplosa sul suo professore...Ok forse un pochino era colpa sua.
Il fatto è che nei confronti di Piton aveva sempre avuto sentimenti contrastanti, da ragazzino non credeva che fosse uno dei buoni e lo odiava per la sua crudeltà, poi era cresciuto, era venuto a conoscenza del suo passato e aveva imparato a fidarsi di lui... Lo odiava lo stesso... Ma un po' meno.

Poi aveva iniziato l'occlumanzia e aveva visto per sbaglio i ricordi dell'altro, aveva iniziato ad odiare suo padre, Sirius e un po' anche Remus.

Poi aveva organizzato, alle spalle di tutti, il tradimento verso l'ordine della felice e la finta morte di Silente, con il preside stesso.
Doveva ammetterlo, in quel momento Harry si era sentito tradito...
Alla battaglia, aveva poi visto i ricordi di Piton quando quest'ultimo pensava di morire e aveva capito. Harry aveva compreso che Severus Piton non era cattivo, non era neanche buono, era umano. Tutti abbiamo sia bene che male dentro di noi, facciamo degli errori, alcuni più gravi di altri e a volte riusciamo a farci perdonare per essi.
Con questo pensiero si era diretto alla foresta proibita, aveva estratto la pietra della resurrezione ed era rimasto deluso nello scoprire che Piton non era li... Eppure desiderava vederlo tanto quando gli altri.
Alla fine era andato a morire, aveva chiuso gli occhi prima che il fascio di luce verde lo colpì, ma non era morto.
Quando, legato dai mangiamorte e in lacrime, Hagrid lo aveva riportato a castello, tutto era successo in fretta. Neville aveva fatto un discorso e con coraggio aveva estratto la spada di Grifondoro dal cappello parlante, Silente aveva fatto la sua comparsa con Severus Piton al suo fianco e a gran voce aveva detto :"Ancora una volta Tom, hai sottovalutato il potere dell'amore". A quel punto Harry era sceso dalle braccia di Hagrid e aveva lanciato un incantesimo a nagini, il serpente era scappato ma lui aveva continuato a lottare con Silente e Piton al suo fianco.
Voldemort aveva provato a fuggire ma Harry lo aveva inseguito e aveva lanciato un ultimo incantesimo, la sua scia rossa contro quella verde dell'oscuro. Ricordava di aver sentito dietro di se dei passi e Silente dire :"No Severus... Deve farlo da solo."

La bacchetta di Sambuco voló nelle sue mani e Voldemort cadde inerme di fronte a lui.

Quando si giró vide Silente e Piton, il primo sorridere, il secondo... Diciamo che cercava di non farlo.

In quel momento si era rotto qualcosa in Harry, avrebbe voluto correre verso Piton e abbracciarlo, solo il pensiero che questo avrebbe potuto cruciarlo lo aveva fermato.

Da allora Harry aveva creduto di non vedere più Severus Piton, poi era tornato a scuola per concludere l'ultimo anno e se l'era ritrovato li, a insegnare nuovamente pozioni.
Per quando Harry cercasse di rimanere concentrato, ogni volta che vedeva il mantello di Piton svolazzare in giro, finiva con il fare qualche disastro.
Camminando con i suoi amici in  corridoio era finito letteralmente su Neville, che si era fermato un secondo a salutare un tassorosso.
Ron aveva commentato :"Miseriaccia Harry, ma dove hai la testa?"

Hemione invece si era limitata a guardarlo in modo strano.

Nel parco di Hogwarts, al passaggio di Piton, si era letteralmente scontrato di faccia contro un albero.

E a lezione...  Sappiamo tutti com'è andata.

Harry era stufo di quella situazione, doveva parlare con Piton e risolvere il problema, quella confusione di sentimenti che aveva dentro lo stava uccidendo....letteralmente...

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La sera arrivó presto, mancavano dieci minuti alla sua punizione ma Harry era già li, a bussare alla porta del professore.

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