138. Bellamort: Bellatrix/Tom Riddle - Esperienze

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                                                    La vita è una sola e va vissuta fino in fondo.


C'è chi crede che per farlo bisogna fare più ESPERIENZE possibili, che siano positive o negative ha poca importanza.C'è chi è convito che per vivere appieno bisogna fare tutto ciò che è in nostro potere per realizzare i nostri desideri e non mi bisogna mai accontentarsi di ciò che abbiamo.


Tom era il perfetto esempio del primo caso! Voleva viversi la vita e credeva che farlo implicasse ogni genere di esperienza e questo includeva anche quelle più negative, come bere fino a dimenticare chi fosse o provate ogni sorta di sostanza.


Tom non sentiva i limiti, si sentiva invincibile e pronto a tutto ció che avrebbe trovato sulla sua strada. La sua vita di eccessi gli sembrava perfetta, aveva i soldi e l'età dalla sua parte, aveva un bell'aspetto e ogni ragazza ai suoi piedi. Si sentiva Dio


Ma per chi ci crede, il signore è solo uno e per chi non crede, converrete con me che nessun uomo è onnipotente.


Bellatrix era una ragazza ribelle, non accettava che gli venissero imposte delle scelte, voleva realizzare i suoi sogni e ogni volta che raggiungeva un nuovo traguardo, non perdeva tempo a festeggiare e si buttava sul prossimo. In ogni situazione pretendeva di più, che fosse per lavoro o per amore, il suo ricercare di meglio portava a far concludere in fretta ogni rapporto.


Bella sentiva di fare la cosa giusta, aveva la testa sulle spalle, si era sempre alzata presto la mattina per non sprecare neanche un ora della giornata. Desiderava una famiglia, ma cercava l'uomo perfetto.


Cosa posso avere a che fare due persone così diverse l'uno con l'altro? Erano il bianco e il nero della vita...Due colore primari che mischiati formano una novità...


Due colori si mischiano semplicemente scontrandosi l'uno con l'altro, per strada, per lavoro, per una conoscenza, ci sono mille modi perché questo accade.


Ma io ho scelto una sola versione per questo:


Bellatrix era abitudinaria, prendeva sempre lo stesso caffè nello stesso bar, pagava e usciva. Le piaceva passeggiare nel parco con il bicchiere caldo tra le mani.


Quella mattina però, si distrasse e uscendo dal solito bar, si scontró con un ragazzo, rovesciandogli accidentalmente il caffè addosso.


Il ragazzo in questione inizió ad imprecare, lei sentendosi terribilmente in colpa gli chiese scusa e afferrando velocemente un paio di fazzolettini, cercó di ripulire il più possibile il disastro che si allargava sulla maglia del ragazzo


Bella :"Scusa, mi dispiace, sono mortificata. Non era mia intenzione."


Tom :"Lascia perdere dolcezza, peggiori le cose. Impara a guardare dove vai piuttosto."


Bella lo guardó in malo modo e con tono rispose :"Non chiamarmi dolcezza. Ti ho chiesto scusa, certi incidenti possono capitare. Che cafone" disse posando un fazzolettino e andandosene adirata.

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