195. Remus/Severus - Mappa del malandrino

107 11 3
                                    

Erano passati molti anni dall'ultima volta che aveva messo piede in quella scuola e sedere al tavolo degli insegnanti era stato nuovo ed emozionante per lui, quando alla sua destra si era seduto Severus, senza neanche dare il segno di vederlo, il suo cuore aveva fatto una capriola e lui aveva sgranato leggermente gli occhi nel vederlo.
Era cambiato in quegli anni, ma aveva ancora quell'aria misteriosa che lo circondava e l'aria arcigni, unita a quella sicurezza che un tempo non aveva, lo rendevano ancora più affascinante di un tempo.

Si schiarì la voce per attirare la sua attenzione, ma non avendo ottenuto successo disse :"Severus? Ti trovo bene"

Il pozionista lo guardò appena e disse :"Albus mi aveva avvertito del tuo arrivo, passa dal mio ufficio dopo, discuteremo meglio i dettagli"

Remus annuì, chiedendosi di quali dettagli avrebbero dovuto discutere. Ricordava bene il rapporto che c'era tra loro un tempo, ma adesso gli anni erano passati, loro erano cresciuti e non poteva fare a meno di chiedersi se quel rapporto fosse ancora lo stesso o se fosse cambiato, più ci pensava, più si chiedeva cosa sarebbe stato peggio.

Finita la cena, si ritrovò a bussare allo studio del pozionista, più agitato di ciò che pensava e quando l'uomo aprì facendolo entrare si sentì quasi nudo sotto a quello sguardo, poteva vedere la rabbia nei suoi occhi e questo lo rese un po' triste.

Remus :"Severus"

L'uomo non lo lasciò parlare e disse :"Albus mi ha chiesto di prepararti la pozione antilupo, tuttavia la preparazione è piuttosto lunga, perciò ho bisogno di sapere esattamente la dose che prendi attualmente, così da prepararne a sufficienza per tutto l'anno e qualche dose di scorta in caso di necessità"

Remus :"Severus..."

Severus :"Quando sarà pronta la consegnerò direttamente ad Albus, così potrai ritirarla da lui quando ti è più comodo"

Remus :"Severus ti prego... non ignorarmi"

Severus si blocco appena e senza guardarlo disse :"Non ti sto ignorando Lupin, sono qui per fare esattamente ciò che mi ha chiesto il preside, solo per una tua necessità personale"

Remus sospirò e disse :"Sei ancora arrabbiato con me, lo capisco, non mi aspettavo niente di diverso ma... speravo che potessimo parlarne"

Severus si girò di scatto verso di lui e disse :"Non sono arrabbiato, non ho motivo di provare rabbia verso una persona priva di significato"

Remus fece un sorriso amaro, doveva ammetterlo, pur sapendo di meritarsi quello e altro, quelle parole gli avevano fatto veramente male.

Remus :"Non sei bravo a mentire"

Severus :"Sono stato e sarò nuovamente in futuro una spia per conto dell'ordine, questo fa di me un ottimo bugiardo se devo mentire e adesso non ne ho la necessità" disse duro

Remus :"Me lo merito, lo so. Avrei dovuto ascoltarti, lasciarti spiegare..."

Severus alzò il tono di voce e quasi gli urlò in faccia :"Avresti solo dovuto fidarti di me"

Remus :"Lo so e mi dispiace di non averlo fatto quando dovevo... ma i miei sentimenti per te sono sempre stati sinceri e ancora adesso dopo tutti questi anni sono presenti, Severus non ci riesco, non posso dimenticarti e non voglio farlo."

Severus rise amaramente e disse :"Forse non erano forti come credevi, se è bastato che un tizio qualunque mi desse del mangiamorte per farti allontanare."

Si ricordava bene di quel giorno, era tornato da una missione per l'ordine con James e Sirius e poco dopo un uomo del ministero aveva inveito contro Albus Silente, dicendo che Severus era stato visto tra le file del signore oscuro, con il marchio nero sul braccio e la maschera dei mangiamorte in una mano.
L'uomo aveva accusato Albus di proteggere un mangiamorte, James e Sirius lo avevano trascinato via e all'oscuro di ciò che legava Remus e Severus, avevano iniziato a parlare male del pozionista, commentando ciò che avevano sentito con la frase :"Era ovvio che un giorno sarebbe diventato uno di loro"
Remus si era sentito svuotato da ogni pensiero felice e aveva sentito l'impulso di correre da Severus, di farsi dire che tutto quello era una bugia e quando quella sera lo aveva visto, quando finalmente era tra le sue braccia, il pozionista aveva detto di dovergli parlare di una cosa importante e senza aspettare una parola, Remus gli aveva alzato la manica sinistra della tunica.
Alla vista del marchio nero sulla pelle pallida del serpeverde, il fiato di Remus era venuto meno e le lacrime gli avevano invaso gli occhi.

200 flash fic/one shot scelte dalla mia betaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora