139. Stony: Tony Stark/Steve Rogers - Magnete

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Quando si era svegliato in quella stanza, per Steve era stato difficile accettare che tutto ciò che conosceva, tutto ciò che amava se ne era andato.
Era stato ancora più difficile doversi integrare in quello che per lui era un mondo nuovo, come un eroe.

Sapeva di aver perso tutti e tutto, ma sentiva di aver perso anche se stesso e per un lungo tempo, anche se non lo diede a vedere, si chiese se quello era davvero il posto dove doveva stare.

Quando aveva iniziato a combattere con gli avengers, quando aveva conosciuto ognuno di loro, era molto insicuro di quella scelta, ma la battaglia era l'unica cosa che lo distraeva da ciò che gli era accaduto. Gli Avengers erano nati apposta per proteggere il mondo e lui non sapeva fare altro che servire l'America.

Sebbene andasse d'accordo con tutti li dentro, c'era qualcosa in Tony che li faceva sempre finire in punto di guerra. Era come se ci fosse un MAGNETE che li attirava l'uno all'altro, ma non riuscivano a capire il perchè e reagivano dandosi addosso a vicenda.
Era iniziata così tra loro, una battuta susseguita da altre sempre più arroganti, spesso offensive, ma alla fine facevano sempre pace in un modo o nell'altro.

Poi però, arrivavano i momenti di solitudine e Steve ricordava tutto ciò che aveva perso e non poteva fare a meno di pensare che tutti li dentro avessero qualcosa per cui lottare. Lui per cosa lottava? Non poteva fare a meno di chiederselo.
In quei momenti, gli tornava in mente anche una frase che, in un momento di rabbia, Tony gli aveva buttata addosso :"Mio padre diceva che eri un eroe. Per me sei solo un vecchietto scongelato con il cervello di un bambino."

In fondo aveva ragione, era nato molti anni prima di loro e dimostrava la loro età, ma che esperienze aveva fatto nella sua vita? Non aveva mai avuto una relazione, aveva avuto un migliore amico un tempo ma ora neanche lui era più li. Non era il tipo da feste e di certo non attirava sguardi per il suo aspetto, non in positivo almeno. Avrebbe potuto farlo dopo, quando aveva ottenuto il fisico scolpito, ma non ne aveva avuto il tempo e probabilmente non lo avrebbe fatto comunque perchè non era da lui.

Non si può dire che con il passare del tempo i due smisero di discutere, ma quelli che erano intorno a loro potevano giurare che fosse nata una certa tensione, che con la rabbia non aveva nulla a che fare.

Tony si mostrava il solito donnaiolo di sempre, solo più interessato alla battaglia per salvare il mondo di quanto non lo era un tempo e Steve era il solito che se ne fregava delle attenzioni femminili che gli venivano rivolte, troppo occupato a pensare al bene dell'America.
Tuttavia forse c'era un motivo più preciso sul perchè nessuno dei due aveva una vera relazione...

Mentre tutti lo avevano già capito, i due interessati erano ancora confusi da ciò che li calamitava l'uno verso l'altro e sul perchè quando erano ad un passo di distanza sentivano i loro corpi scossi da brividi.

Spesso la natura di un sentimento viene fuori quando rischiamo di perdere la persona a cui esso è rivolto.

Fù così anche per loro...
Durante l'ennesima battaglia per salvare il mondo, una scheggia di metallo colpì Steve in pieno petto. Mentre lui disteso su un letto lottava tra la vita e la morte, Tony comprese che non avrebbe mai e poi mai potuto vivere senza di lui.

Tony :"Ti prego...non puoi andartene, non adesso. Ho bisogno di te... Noi...Noi abbiamo bisogno di te. Gli Avengers, il mondo...Il tuo posto è qua, con tutti noi"

Steve si risvegliò tre giorni dopo, il petto ancora ferito e dolorante, ma vivo e fuori pericolo. Tony era al suo fianco, la testa appoggiata sul letto, la mano nella sua e gli occhi chiusi in un sonno carico di incubi.
Si mosse appena cercando di non svegliare l'uomo, ma Tony si svegliò comunque e tirandosi sull'attenti, come se non si fosse neanche accorto di essersi addormentato, lo guardò.

Tony :"Oddio, sei sveglio. Stai bene? Ti fa male da qualche parte? Chiamo il medico"

Steve :"Cosa? No.. no... Tony sto bene. "Disse prendendogli una mano "Che cos' è accaduto?"

Tony :"Sei stato ferito, sei quasi morto. Per fortuna i medici sono riuscita a salvarti."

Steve annui e si guardò leggermente intorno e disse :"Ho sperato, per un istante, di morire davvero. "

Tony lo fissò sconvolto :"Steve"

Steve :"Ho pensato che se fossi morto li avrei rivisti tutti... Non riesco mai a capire che ci faccio qui."

Tony :"Sei un Avengers, come me. Salvi il mondo."

Steve :"Non so dov'è il mio vero posto, non so più per cosa combatto. Per un attimo ho desiderato davvero di sparire."

Tony :"Il tuo posto è qui, combatti perchè qualcuno deve farlo, qualcuno deve aiutare chi non è in quado di difendersi. Combatti perchè sei forte e generoso e il tuo posto è qui."

Steve :"Con gli Avengers?" Chiese demoralizzato

Tony :"Con me" Non seppe neanche come gli uscirono quelle due parole. Ma era la verità e quando aveva creduto di perdere per sempre Steve, finalmente aveva accettato quella tensione che era tra loro e gli aveva dato più nomi. 
Più di uno si, perchè non era solo tensione sessuale, era molto di più. Era amore, era stress, desiderio fisico e mentale... Era tuto il suo corpo, compreso di mente e cuore che si spingevano verso l'altro.

Steve :"Con te?" Chiese sorpreso.

Tony :"Capisco che è difficile. O meglio no non lo capisco ma... Se dovessi svegliarmi fra decenni e vivere senza ognuno di voi... sarebbe terribile. Non so come andrei avanti. Ma sono qui, e ci sei anche tu... forse dovremmo partire da questo"

Steve :"Suona come una pessima dichiarazione" Ridacchiò.

Tony :"Oh vai al diavolo... tu non avresti saputo fare di meglio."

Steve :"Io non ho mai avuto una donna e non sono diretto come te, ti avrei detto che provo dei sentimenti per te che non corrispondono all'amicizia."

Tony :"Tu non sei una donna. Non conta con quante donne sono stato perchè tu non sei come loro, sei molto meglio. Perciò, anche per me è una cosa nuova. E provo dei sentimenti per te che non corrispondono all'amicizia" Disse.

Scoppiarono a ridere entrambi,  Tony si risedette, le loro mani si strinsero e lasciarono il silenzio fare da sfondo a quelle mille parole non detta, a quei sentimenti appena scoperti che però già li rendevano più pieni.
C'era tempo per le parole, in quel momento, volevano solo stare insieme.


SPAZIO AUTRICE:

NON BETATA

E' molto semplice xD Ma c'è una frase che ho incluso sulla morte e i sentimenti che voglio spiegarvi...

Ho scritto che spesso ci accorgiamo di provare qualcosa solo quando rischiamo di perdere l'altra persona... non si riferisce solo alla morte, ma agli avvenimenti della vita in generale. Questo è per dirvi di non dare mai niente per scontato, di non aver paura del rifiuto o della felicità, se vi buttate nelle cose, forse esse andranno male ma potrebbero anche andare bene. Perciò non rinunciate prima ancora di provarci.

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