131. Sirius/Regulus - Gufo

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"Regulus Black" chiamó la voce della professoressa McGranitt.

Il ragazzo si sedette sullo sgabello e poco dopo, il capello che gli era stato posizionato in testa disse :"Serpeverde"?

"Sirius? Quel ragazzo è un tuo cugino o qualcosa del genere? Ha il tuo stesso cognome" gli chiese James curioso.

Sirius alzò appena lo sguardo e disse :"È mio fratello"

****C'era sempre stata una grande differenza tra Regulus e Sirius, case differenti, amici differenti, persino le loro idee non coincidevano.Nessuno avrebbe detto che fossero parenti, se il loro cognome non fosse stato lo stesso. E probabilmente nessuno avrebbe saputo di loro se allo smistamento non avessero pronunciato il cognome di Regulus.

Eppure qualcosa in comune lo avevano, entrambi mantenevano un gran segreto con tutti.Per quanto Sirius fosse unito ai malandrini, non aveva mai avuto il coraggio di mostrarsi per quello che era davvero. Aveva la fama di essere un donnaiolo ma nella realtà dei fatti, non era mai neanche stato interessato alle ragazze.

L'unico a sapere questo segreto era Regulus, che esattamente come il fratello, non aveva mai provato alcun interesse verso il genere femminile.Tuttavia, questo segreto era spesso fonte di litigi tra i due, in quanto Sirius si mostrava spesso in disaccordo riguardo a chi frequentava il fratello.

Sirius :"Non è il tipo per te."

Regulus continuava a camminare nel corridoio mentre le parole del fratello, non facevano che irritarlo :"Tu che ne sai di chi è per me? Non parliamo mai"

Sirius non seppe rispondere davvero, così disse solo :"Lo so e basta. Sono più grande, ho più esperienza e so chi è una brava persona e chi no."

Regulus si fermó all'improvviso, si giró verso suo fratello e disse :"Tu non sei una brava persona... Non fai che bullizzare Severus e altri ragazzini solo perché ti senti figo. Cerchi di uscire con tutte e le usi, vuoi mostrarti come un vero uomo agli occhi dei tuoi amici, ma sappiamo entrambi che non sei niente di tutto questo. " gli sputó quelle parole dritte in faccia e Sirius non seppe ribattere, in fondo aveva ragione.

Non si erano parlati per mesi, se non per darsi qualche lettera che era arrivata vai GUFO dai loro genitori. Non che prima parlassero molto, ma quel poco era stato spezzato da quella discussione.

Il bello dei fratelli però è che per quanto puoi litigarci, per quanto potete essere diversi o dirvi cattiverie nei momenti di rabbia... Nei momenti difficili, loro saranno li.

O almeno quello era il caso dei fratelli Black.

Regulus quel giorno era stato sorpreso a baciare un tassorosso in una serra e per sua sfortura, a sorprenderlo erano stati proprio i malandrini.

James :"Oh cavolo... Sirius tuo fratello è un frocetto, chi lo avrebbe mai detto. Ora capisco perché non ci parli troppo" rise il grifondoro.

A quelle parole Regulus abbassó lo sguardo e si sentí morire dentro. Una parola, per molte persona era un'innocua parola ma sentirsi chiamare in quel modo, come se essere gay fosse un insulto, lo distrusse. Lui voleva solo essere libero di amare, come chiunque altro.

Sirius :"Chiudi il becco James." disse arrabbiato e piano si avvicinò al fratello, gli alzó il mento e disse :"Hey, ignoralo ok? Non lo pensa davvero, voleva solo essere stronzo."

Regulus annuì, sorpreso di come il fratello si era a vicinato, incurante dei suoi amici, a lui.

James :"Che ti prende Sirius? In momenti come questo saresti il primo a reagire."

Il tassorosso colse l'occasione e mentre i due grifondoro discutevano, lui se la diede a gambe. Regulus provó a fare la stessa cosa ma venne prontamente fermato da suo fratello.

Sirius :" È questo che pensi? Che mio fratello sia innaturale perché gli piacciono i maschi?"

James non sapeva bene come rispondere, il tono di Sirius non era mai stato così serio.

Sirius :"Se pensi che per essere uomini, per essere virili e normali, bisogna essere per forza etero e desiderare ogni donna in circolazione... Allora forse non dovremmo essere amici."

James :"Sirius cosa..."

Sirius non lo lasció finire, di scattó si giró verso suo fratello e prendendolo dal colletto davanti del mantello, lo tiró a se baciandolo. Il bació duró abbastanza da far smettere di respirare Regulus e da lasciare senza parole gli amici di Sirius. Il grifondoro alla fine si staccó e girandosi verso James disse :"Sono frocio come mio fratello, quindi forse non sarò abbastanza uomo per essere tuo amico, ma almeno sarò me stesso e sarò migliore di te."

Per quanto quella situazione potesse sembrare brutta, in realtà per Sirius fù una liberazione. Finalmente aveva smesso di nascondersi, poteva essere felice e vivere ciò che era senza paura, al suo fianco avrebbe sempre avuto Regulus, che sorrise fiero alle parole del fratello.James da parte sua si diede dell'imbecille e si scusó con Regulus e con Sirius per i giorni a venire.Sirius ci mise un po' a perdonarlo, ma alla fine decise di tornare ad essere il compagno di scorribande di James, solo che non era più il bullo che tutti conoscevano.

In fondo Regulus aveva ragione, lui non era mai stato una brava persona. Non aveva accettato ciò che era e questo lo portava a comportarsi male per mostrarsi il più diverso possibile. Il suo atteggiamento feriva molto le altre persone, creava un muro costante tra lui e i suoi amici e non gli aveva mai permesso di avvicinarsi davvero a suo fratello.

Forse Sirius e Regulus non sarebbero mai stati il genere di fratelli che si scambiavano grandi dimostrazioni di affetto, non si sarebbero confidati le rispettive conquiste, ma di certo ci sarebbero stati nel momento del bisogno. Ci sarebbero stati quando uno dei due buttava via la propria via per essere chi non era.

Dopotutto non dovete lasciare che i pregiudizi o la paura di essi, seppellisca ciò che davvero siete. Chi vi vuole davvero bene, vi accetterà così come siete e se non vi accettano... Per quanto inizialmente possa fare male, sappiate che non siete voi a perderci.


SPAZIO AUTRICE:

NON BETATA

Oggi non ero molto ispirata, ma spero comunque che il messaggio vi arrivi. Per questa storia solo una parola voglio che comprendiate a pieno: ACCETTAZIONE.
Accettazione per voi stessi e per gli altri, non sarete mai veramente felici se non siete voi stessi e anche se quelle persone finte, che vedete sempre con il sorriso sulle labbra vi sembrano felici, sappiate che è una mera illusione. La ruota gira per tutti e le cattive azioni non rimangono mai impunite. Arriva per tutti il momento di pentirsi delle azioni compiute o delle cattiverie dette.

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